Regalo di Natale 2008. A Marco Casamonti
di Paolo G.L. Ferrara
- 17/12/2008
Anche quest'anno, come tradizione, antiTHeSi scrive un "Regalo di Natale". Vi per una differenza: quest'anno il regalo vorrei riceverlo.
Lo sappiamo tutti anche se nessuno -quantomeno sul web- ne parla: Marco Casamonti stato arrestato ma, come giusto che sia, oggi come oggi egli non n colpevole e n innocente.
Agli arresti domiciliari, Marco Casamonti, prima che la giustizia faccia il proprio corso, non deve essere condannato. Da nessuno.
Comunque sia, il dovuto rispetto alla persona inquisita sino a sua comprovata colpevolezza non impone che del suo arresto non se ne debba parlare, come invece sembra succedere: lo si deve fare per capire ci che sta dietro una carriera fulminea, sia professionale che universitaria, e un altrettanto fulmineo coinvolgimento giudiziario.
Lo si deve fare poich, da alcuni anni, Casamonti rappresenta per molti il nuovo che avanza, sia dal punto di vista squisitamente architettonico che da quello della editoria. Vero: per molti ma non per tutti, ma quei molti sono davvero molti e, spesso, esclusivamente abbagliati dalle apparenze.
Apparenze che -in particolare modo agli studenti e ai giovanissimi laureati- fanno sembrare assolutamente geniale, intraprendente e davvero moderna nel modo di saper stare al mondo, la generazione dei trentenni a cavallo del XX e XXI secolo, e soprattutto chi ha avuto pi visibilit negli anni 2000-2005, durante i quali i geni sono spuntati come i funghi.
Diciamolo: in quel periodo sono stati sfornati progetti su progetti, tutti quanti ammantati di un aura di sacralit culturale troppo spesso fuori luogo, se non del tutto inesistente.
In sintesi, il nuovo sangue italiano (cos come tutti lo chiamano, per primo un portale web) scorreva nei circuiti/sistemi culturali e progettuali a ridare linfa vitale allItalia e rigenerarne cos le forze e la genialit.
Pur ritenendo il 90% di molti di loro un vero e proprio bluff, sia culturale che progettuale, non vi nulla di personale con alcuno dei progettisti che nuovo sangue si ritengono e, soprattutto, con quelli che il nuovo sangue lo sono per davvero (10%).
Il problema forte che emerge dalla vicenda Casamonti che sono le arterie del circuito/sistema ad essere oramai sclerotiche, e non potrebbe essere diversamente: il clientelismo politico, con laccondiscendenza di quei progettisti assolutamente interessati, ha -nel tempo- depositato tante di quelle porcherie sulle pareti arteriose che non ha alcuna importanza se in esse scorra o meno sangue nuovo poich, comunque sia, questo arriva in certi punti talmente ostruiti da non potere pi scorrere.
La cosa pi grave quando anche il nuovo sangue, pur consapevole di scorrere in un sistema/circuito sclerotico, vi si adegua e instaura rapporti di connivenza con le placche sclerotiche, pur ben sapendo che, prima o poi, una placca ostruttiva la incontrer e il circuito si bloccher.
Tutto ci lo ha fatto Casamonti ma certamente non lunico. Per Casamonti non doveva farlo! Larchitettura fatto etico e chi ha in mano il potere editoriale (Casamonti dirige Area e altre riviste) e didattico ( professore ordinario) non pu lanciare messaggi con i quali si rende legittimo il pilotare gli appalti attraverso la spartizione con altri colleghi secondo il teorema del a buon rendere, teorema avallato da chi delegato a gestire la cosa pubblica.
Il fatto ulteriormente grave allorquando Casamonti si piega alla venerazione verso Ligresti: Quello che mi interessa portare a casa il risultato, riuscire ad avere la concessione edilizia e darle i permessi... questo il mio obiettivo, gliel'ho promesso... ho stima di lei... lei una persona di cui anche io mi sono un po' innamorato, perch una persona di grande carisma, un grande imprenditore... io voglio portare a casa questo risultato... e come vede anche oggi che il 2 maggio non sono a fare il ponte... sono in studio.
Vero, sin da quando lo ascoltai alla Triennale di Milano (e ne scrissi su antiTheSi il 15. aprile. 2002), avevo perplessit sull'idea che Casamonti potesse rappresentare il nuovo, quantomeno dal punto di vista della modestia che un uomo di cultura deve avere. Oggi potrei dire che stata proprio la mancanza di modestia e di umilt a portare Casamonti dentro questo guaio, ma il fatto che egli stesso si sia reso disponibile ad ammettere le proprie responsabilit , forse, un passo importante per dare il giusto messaggio a tutti, ovvero la differenza che passa tra limmodestia e la paranoia. Dalla prima si pu certamente uscire, ed anche a testa alta; nella seconda, invece, si resta intrappolati.
Casamonti ammette i fatti (cos come, per altro, i suoi avvocati) ma li ascrive allinterno di un ...contesto di interessi culturali pi che economici, poich lobiettivo era ...creare opere ben fatte e senza che nessuno potesse stravolgerle.
E qui il nocciolo: Casamonti deve ammettere di avere sbagliato a 360, senza scuse, soprattutto se queste si tenta di valorizzarle attraverso l'uso del pretesto/fine culturale. No, non va bene, anzi: tale pretesto/fine aggrava il tutto poich offende tutti i progettisti in quanto, stando cos le cose, parrebbe che solo lui o altri come lui sono in grado di fare belle opere e, dunque, avere il diritto di andare contro la legge.
Molti lettori crederanno che io stia esultando e godendo della vicenda, ma non cos: piuttosto, ne ho grande dispiacere perch credo che Casamonti possa essere una potenzialit del panorama italiano e dare il proprio contributo a ripulire le arterie dalle porcherie da cui sono intasate. Avere la possibilit di dirigere riviste internazionali, dinsegnare in universit, di fare grandi progetti occasione da non dovere gettare nella spazzatura solo per mancanza di modestia e umilt. Casamonti pu ancora farcela: pu cogliere loccasione di essere davvero eticamente moderno trasformando la crisi in valore, capendo appieno che larchitettura bella nel momento in cui onesta. Poi, se allonest si aggiunge anche la capacit ideativa che vada a migliorare le nostre citt, il paesaggio e il mondo in genere, ben venga.
Detto ci, dare credito all uomo Casamonti fondamentale, e va fatto poich lunico modo in cui possiamo essergli vicino in questo suo particolare e doloroso momento. Qualsiasi altro atteggiamento, sia esso denigratorio, compassionevole, da leccaculo, sarebbe aleatorio e falso.
In bocca a lupo, Marco: da questa brutta storia hai loccasione per dare lesempio a tutti, soprattutto a chi, tanto quanto te (se non di pi...), sa di sagliare ma continua a farlo, magari pensando di essere "intoccabile" o pi furbo degli altri; a chi, ancora peggio, pensa che i cretini siano quelli che non attuano scambi di favore con la politica e con i colleghi e quelli che, facendolo, si fanno beccare.
Questa volta, con gli auguri sinceri di antiTheSi e della mia bimba, aspetto io il Regalo di Natale. Da te, per tutti.
E so che lo riceveremo.
(Paolo G.L. Ferrara
- 17/12/2008)
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Commento 6572 di Leandro Janni del 18/12/2008
Nella mia complicata -ma credo coerente- vita da cittadino, architetto o ambientalista, ho sempre pensato che PROCESSO, CONTENUTO e REGOLA non possano essere disgiunti, separati.
Insomma: il fine NON giustifica il mezzo. I migliori auguri -comunque- a Marco Casamonti. E all'ITALIA.
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Commento 6573 di giuseppe caruso del 18/12/2008
L'indagato, d'accordo coi suoi legali, ammette i fatti, i fatti sono ignobili. Perch mai dovremmo essergli vicini?
Gli stiano vicino coloro che si sono resi -a vario livello- complici, per interesse, soggezione o quant'altro.
Io resto agli antipodi nell'intendere la professione e la vita: la mia solidariet va a chi i torti li ha subiti e non arrecati.
Con l'augurio che queste indagini non rimangano un fatto isolato.
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18/12/2008 - Paolo GL Ferrara risponde a giuseppe caruso
Gentile Caruso, la Sua attenta lettura del mio articolo Le avr chiarito da che parte mi schiero rispetto certe cose, e la storia di antiTHeSi lo dimostra ampiamente. Ma c' un "per", che strettamente legato alla fiducia che dobbiamo avere non solo nella Giustizia ma anche, e soprattutto, in chi, consapevole di avere sbagliato, si renda persona migliore. Infatti, "certe cose" esistono perch sono le persone a crearle e, dunque, se le persone cambiano ecco che anche "certe cose" cambieranno.
Chi sbaglia deve assolutamente pagare, ci mancherebbe, ma dopo avere pagato che facciamo?...lo mandiamo all'Isola dei Famosi per riciclarlo? Suvvia, cerchiamo di essere persone di intelligenza riflessiva e non aggressiva: non difendo Casamonti, n lo giustifico, ma ci non toglie che non mi possa augurare che, capendo i propri errori, egli possa fare capire a molti altri che vivono la professione all'opposto di come la vive Lei che non vale la pena finire in galera e rovinarsi perch si vuole sempre di pi.
Non amo Casamonti, ma non ha senso combattere l' "uomo": si combattone le idee e queste, si sa, l' uomo pu cambiarle.
Commento 6574 di renzo marrucci del 18/12/2008
DEGLI AUGURI DI NATALE NE ABBIAMO BISOGNO TUTTI !
Ci sono storie e storie e quella dell'architetto Casamonti ancor tutta da capire negli sviluppi delle indagini che la magistratura, credo, porter avanti, spero, nel modo pi serio possibile e certamente gli auguri di Natale gli vanno fatti e anche quelli di uscirne con il minor danno possibile e non mi riferisco a quello economico poich seppure giovane il Casamonti non dovr chiedere prestiti per difedersi o almeno me lo auguro per Lui. Conosco invece, e la cosa grave, chi stato tirato dentro in cose inesistenti o quasi e ha dovuto dar fondo ai suoi modesti risparmi per difendersi e vivere mentre si difendeva... La giustizia italiana sar da rivedere? Vedo che in molti pensano di si! Noi la vorremmo pi umana ed equilibrata e competente se possibile, seria certamente ma che sia una giustizia aderente alla realt il pi possibile.... Ma lasciamo andare queste romanticherie... Che bella cosa lavorare in Toscana appoggiati, bene appoggiati si capisce... Non dir da chi e lo si pu capire... Ma che bellezza lavorare... Comunque bello lavorare e fa bene al cuore e all'anima! Sarebbe da sperare anche questo! Pi giustizia e pi civilt nella distribuzione del lavoro... Ma non mi prendete per ingenuo se formulo un sincero saluto... un sincero augurio di Buon Natale che faccio di cuore agli architetti che amano questo mestiere al di l dei pregi che alcuni ne ricavano... e non solo a loro... Con la speranza dura a morire che fare l'architetto possa diventare pi bello di quello che oggi e non peggiore!... Perch le cose possono anche peggiorare.... Mi bisbiglia qualcuno accanto... In buona sostanza io il regalo di Natale non lo aspetto! E' gi un regalo quello che batte in petto...
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Commento 6575 di Franco Porto del 18/12/2008
Sono molto colpito dell'arresto di Marco Casamonti.
Sar stata fatale la sua doppia visione del fare architettura. Sono convinto che si muoveva nella consapevolezza di dover finanziare quanto di bello voleva poi realizzare. I successi fanno parte della sua ostinazione a svettare.
Lo ricordo a Genova per 7x70 con i Grandi dell'Architettura mondiale, un'organizzazione perfetta. L'ho invitato a Catania qualche anno fa e la sua generosit a "darsi" al pubblico lo ha stremato per le cinque ore di "professionale" conferenza.
Credo che di questi progetti non ci avrebbe mai parlato, sono da incasellare nella sezione "altro". Per su questi che si inciampa.
Ha ragione Paolo che bisogna parlarne, anche perch ne sentiremo parlare spesso dal momento che l'architetto partecipa sempre di pi a competizioni come questa in cui le imprese hanno molta pi esperienza.
Una caduta ci pu stare. Sono sicuro che Marco si assumer tutte le sue responsabilit.
Agli studenti va raccontata anche questa parte della storia......
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Commento 6576 di emanuele piccardo del 18/12/2008
caro paolo,
bravo come sempre sei lucido, puntuale e pungente.
Abitare ha aperto una discussione sul suo sito da una mail di Stefano Mirti, io sto scrivendo un articolo sul personaggio Casamonti che verr pubblicato sia su Liberazione che Archphoto. Apprezzo il tuo scritto tranne la possibilit di redenzione del Prof. Casamonti (sospeso dalla docenza e dallo stipendio), un personaggio che ho contrastato nel mio piccolo dal 2002, scaltro e intrallazzone nel formare quel capolavoro dell'Aid'a (Agenzia italiana di architettura). Una associazione culturale che ha l'obiettivo di costruire una vera lobby di cui fanno parte docenti, progettisti, presidi. Casamonti l'esempio di una pessima pratica in voga tra gli architetti, i quali dovrebbero ritornare a fare architettura con l'etica assumendosi una responsabilit sociale ogni volta che progettano o che si scelgono il committente. Perch vergognoso leggere le intercettazioni di Casamonti dove afferma la sua stima per Ligresti.
Un abbraccio
Emanuele
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18/12/2008 - Paolo GL Ferrara risponde a emanuele piccardo
Caro Emanuele, brevemente, ti racconto un fatto di mafia.
Nel marzo 1973, tale Leonardo Vitale, dopo essere stato arrestato nel 1972 e, successivamente, rimesso in libert, si present alla Questura di Palermo per denunciare Riina, Provenzano e Ciancimino. Non fu creduto, o meglio: per le note compromissioni politiche mafiose, non si poteva ammettere tale verit. Fu rinchiuso in un manicomio criminale. Ne usc anni dopo e fu subito ammazzato. Vitale era stato un killer, un uomo che, arrestato, era poi tornato in totale libert. Ma si pent e cerc di contribuire allo sradicamento dei corleonesi.
Detto ci, vengo al dunque: chiunque pu cambiare, persino un mafiso/killer, e chiunque pu dare il personale contributo per combattere il malaffare.
Credo fermamente nell'onest e combatto per essa, da sempre. Marted scorso ho fatto una lezione/dibattito in facolt sulla questione etica dell'architettura (le colpe e le responabilit degli architetti) e specificatamente sul "caso Gibellina Nuova". Ieri mi stato consigliato da qualcuno che "dire certe cose pericoloso per la tua carriera universitaria". Ho risposto: "la carriera la facciano gli altri".
Tutto ci non mi ha per mai portato ad avere l'assoluta certezza che chi ha sbagliato non possa cambiare. Sar difficile che Casamonti possa cambiare? Non so esattamente il perch, ma credo che lo far.
Piuttosto, dove sono tutti quelli che lo osannavano? Pensa un p: se Casamonti diverr un uomo diverso, che faranno costoro? dovranno trovarsi un altro sedere da leccare! Minchia che risate che mi far!
Un caro abbraccio
Commento 6577 di Renzo Marrucci del 19/12/2008
Milano dette in testa a tutti, buoni e cattivi, facendo una sorta di tamburello mediatico con magistrati e nomi sbandierati su pagine di giornali con tanta incompetenza mediatica trascinata da un facile illusorio furor che definire religioso mi par troppo per l'esagitazione di quegli anni... Quello che fatto fatto ma facciamone tesoro caro signor Piccardo, (mi permetta) se non sicuro di quello che scriver ci pensi. E' facile farsi prendere dal furore se specialmente si ha nel cuore qualche amarezza... a far del male in pi se si pu evitare meglio... Non solo questione di deontologia ma di qualit umana e la Toscana, si s, un ducato il cui colore noto e se non hai una certa tessera non la spunti proprio...
speriamo che migliori anche se ci credo poco...Bisogna ricordare che il malcostume un dato ambientale e culturale e se non una attenuante tuttavia una grave condizione che un giovane trova gi di fronte a s e se vuole andare avanti... La via non larga caro amico te ne sarai accorto anche te... E se vivi in questo paese non fai un passo e non fai un decimo che politico non voglia... Ricordati che viviamo in un mondo cos e... Quindi, stai attento nel tuo scrivere...
Grazie
Tuo Renzo Marrucci
Tutti i commenti di Renzo Marrucci
Commento 6578 di Christofer Giusti del 20/12/2008
Caro Ferrara, rieccomi dopo lungo tempo.
E penoso constatare come Marco Casamonti sia stato abile nella persuasione. Egli per ha plagiato e esaltato soprattutto se stesso, al punto di credere di essere legittimato a farsi le regole su misura, in nome dellunica architettura possibile: la sua.
Tutti coloro che lo hanno appoggiato o ne hanno esaltato il ruolo, hanno finto e fingono di essere compartecipi, emotivamente o intellettualmente coinvolti, solo per il loro sporco tornaconto.
Che gran amici, che gran intellettuali, che gran amministratori o imprenditori, che gran vigliacchi!
Si faccia dunque un bel repulisti, ma di tutte queste brave persone in vista o non in vista, siano esse Casamonti..o non Casamonti!
eh, dio buono! (citazione della conversazione intercettata tra Marco Casamonti e Pietro Carlo Pellegrini).
Un altro piccolo e... ingenuo contributo alla sua grandezza:
con tutto il rispetto per lannosa dedizione, la sincera passione, i meriti intellettuali, il talento vero o presunto, ossia, detto per inciso, per tutte queste cose che posso dire di condividere con il Casamonti, anche se io non ho riviste su cui sbandierarle e non sono professore, cito solo un episodio a testimonianza dei metodi del nostro:
concorso Anas 2005 per la rinaturalizzazione di un tratto autostradale e nuovo museo archeologico. Concorso internazionale in due fasi, con preselezone in prima fase di tre candidati finalisti in forma anonima.
Una bella e insperata chance per pi giovani e meno giovani studi, uniti in associazione temporanea, e capeggiati da una societ di ingegneria.
Felicissimi per il gradimento della commissione che li aveva selezionati, nel bel mezzo dell appassionato ed entusiastico approntamento della seconda fase, arriva al capogruppo una telefonata del Casamonti, gi in rapporti con lui per altri lavori:
Lascia perdere, cosa mia.disse il Casamonti
Cos fu, Casamonti vinse!
Ritenete che ci sia molta differenza tra questa e le vicende per cui Inquisito o stato arrestato? che forse il suo probabile annoso adoperamento, foriero alla fine di questo concorso, legittimano il tutto, sia pure in nome di una sua presunta superiorit intellettuale o della superiorita tutta da dimostrare del suo progetto proposto per il concorso?
Ma stato selezionato e ha vinto per il suo progetto o ha vinto perch Casamonti?
Tutti i commenti di Christofer Giusti
20/12/2008 - Paolo GL Ferrara risponde a Christofer Giusti
Caro Giusti, non conosco la vicenda "Anas" e il Suo commento riporta una denuncia molto pesante. Detto ci, mi chiedo come mai il capogruppo di cui parla non abbia denunciato Casamonti. Vede, credo fermamente in ci che diceva Leonardo Sciascia, ovvero che "il coraggio una dote intera; a met falso eroismo". Il suddetto capogruppo, avendo accettato la cosa (certamente squallida e illegale), avrebbe dovuto agire e non lamentarsi. Non lo ha fatto poich gi in rapporti con Casamonti, dunque ne condivideva il sistema. E, presumibilmente, gli stava bene che Casamonti avesse il potere in gestione. Cordialit e buone feste.
Commento 6579 di christofer giusti del 20/12/2008
Caro Ferrara,
sono pienamente d'accordo con quanto hai detto!
il coraggio non per tutti, non a caso Sciascia ne scriveva.
Per non si arrivi a dire adesso che il Casamonti ha lasciato la retta via perch nessuno lo ha correttamente indirizzato.
Cos si giustificano anche Mussolini e Hitler!
diciamo pure che quel "capogruppo" fa parte di quei colleghi/amici vigliacchi che hanno usato il Casamonti per i loro interessi.
Il fatto per rimane.
Tutti i commenti di christofer giusti
Commento 6580 di Renzo Marrucci del 21/12/2008
L'arroganza l'arroganza... Quello che , e quello che appare...
La riflessione per essere seria dovrebbe svolgersi, a mio giudizio, su che cosa ha determinato il contesto sociale che ha consentito questo tipo di andamento che evidentemente va bene a molti...Troppi e non solo politici ed uomini di cultura. Come e che cosa ha corrotto l'ambiente e l'esercizio del potere amministrativo e politico e quindi sociale? Credo che in un paese serio la riflessione dovrebbe essere di questo tipo.... Salvo poi scagliarsi idividualmente o colletivamente contro questo o quel personaggio. Cio, quest'ultimo atteggiamento pu essere utile allo sfogo individuale e personale di chi su quel particolare tragitto ha subito l'arroganza e il malcostume ma poi non lascia traccia edificante e costruttiva nella coscienza morale di chi legge e di chi opera. La giustizia che compiti ha nel nostro paese? Si in grado di svolgere il tema serenamente, senza le false trite tiritere di facciata?
Le istituzioni a cosa servono? L'esercizio di un potere serve solo a gratificare chi ne detiene in quel momento la funzione? E' sufficiente il controllo esercitato sull'operato delle istituzioni? Chi pu comprendere la ralt delle cose come effettivamente accadono salvo casi eclatanti? Chi esprime le valutazioni su competenze specifiche? La politica delle idee che poi trasuda dalle istituzioni come permea l'ambiente sociale? La linea di comportamento sottaciuta e poi quella che contorce di fatto il sistema sociale e il sistema che qu dove noi si vive e non sulla TV e su cui raramente e in modo precario si interviene e semmai sulla spinta di qualche motivo o fumus anche questo politico?
Come possibile costruire una societ o sperare che una ricerca architettonica ritrovi le condizioni di riprendere in questa societ se poi per avere quello che ti spetta devi ricorrere a vie contorte, umilianti e svuotanti estenuanti sull'interesse di cui non immagini lo scopo... Quale il livello della societ se non hai o trovi vie traverse... non vivi? Oppure accumuli frustrazioni e rinunce che la stessa cosa ? E come entri nella societ con normali aspettative di vita e di speranza? A chi fa l'architetto oggi senza avere aspettative protezionistiche o carriere politiche da intraprendere al riparo di veri e propri interessi di potere come troppo spesso accade... Quale futuro gli ritagli ? Io credo che occorra riflettere con seriet e capisco che possa costare una certa fatica... Eppure penso che molti leggerano queste righe scritte cos... Indigeste comunque...
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Commento 6586 di Maurizio de caro del 23/12/2008
di che modello parli,Caro Paolo della fast-architecture che macina,stravolge e trasforma ogni ricordo di deontologia professionale?
ti riferisci forse alle cattedre come merce di scambio,ai cartelli si studi.
ai rapporti spregiudicati con la pi spericolata delle imprenditorie?
volevi forse parlare delle riviste usate per pubblicare i lavori di quelli "che possono servire".
mi pare che pi che una persona in disgrazia(non ricordo molti architetti arrestati) si debba parlare della massima espressione di un metodo che esclude la reale libert espressiva e l'uguaglianza dell'accesso alle grandi commesse.
mi dispiace Paolo ma il costruttore fa il suo mestiere ma l'architetto che lo irretisce,lo intriga(non mi riferisco al solo inquisiti ma a tanti altri),costruisce un universo parellelo,esclusivo.
Pensa per esempio a quanti svendono la nostra professione accettando incarichi al massimo ribasso. Il regalo di Natale vivere in un paese culturalmente esente da ipocrisie o idoltrie, che consideri la ricerca progettuale un valore non solo di moda e il valore della legalit operativa una prassi irrinunciabile.l
'architettura pu scegliere o meno l'estetica ma non pu rinunciare all'etica,questo dovrebbero saperlo(oltre agli inquisiti cui va la mia solidariet umana) anche Babbo Natale.
Auguri
Maurizio De Caro /Maurizio de Caro Architect&Planners.;
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Commento 6587 di giovanni damiani del 23/12/2008
Scusate l'intrusione, voi direte che dovere di cronaca e che occasione di dibattito, francamente mi pare un certo sciacallaggio con tanto di giudizio morale appiccicato dietro.
Gli auguri di natale personalmente li faccio con altro spirito e con altre dediche.
Visto poi che una persona in questo paese sacrosantemente innocente fino a che non dichiarato colpevole non vedo perch dover parlare dell'innocente Marco Casamonti.
auguri sinceri a tutti
giovanni damiani
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23/12/2008 - Paolo GL Ferrara risponde a giovanni damiani
Se c' una cosa che non ho mai fatto in vita mia lo sciacallaggio. Damiani, rileggi bene quello che ho scritto. Comunque sia, non avendo leccato il culo a nessuno durante i 45 anni della mia vita, potrei anche permettermi di fare la morale sull'onest.
Commento 6588 di christofer giusti del 23/12/2008
Mi arrivata la notizia del pubblicato articolo su Casamonti..dalla mailing list di antithesi.
Bho, io l'ho gi letto ho gi mandato fior di commenti su di esso.
I tra le righe, il non detto, le allusioni, mi trovano forse lento di comprendonio.
Io ho un amico che, fatte le superiori (un istituto commrerciale) trov un'occasione di lavoro assai allettante, ma anche di gran responsabilit, si trattava della direzione di un'agenzia di assicurazioni.
Si mostr abile, nonostante la giovane et era bravo, sapeva fare, aveva la dote innata, l'agenzia andava assai bene...era un enfant prodije.....!
Bene, questo mio amico era un ragazzo che aveva come punto d'arrivo far soldi, sempre stato questo il suo pallino, farli e farli in fretta,ma non farli per accumularli da tignoso, farli per mostrare di averli, per fare lo splendido.
Era, ed immagino che sia tutt'ora, un generoso e uno spaccone.
Si mont la testa, cominci a spendere i soldi dei premi, in cene, auto, vestiti, ricevimenti, fidando nel fatto di poter ripianare i buchi.
Fu la rovina.
fu denunciato,e alla fine, fu perseguito per truffa, per essersi appropriato, spendendoli, di non so quanti milioni.
Da allora sparito, per noi di qui che continuiamo la nostra vita egli non esiste pi.
Eppure lui era bravo nel suo lavoro, davvero, anche per fare l'assicuratore il talento conta, ma nessuno, ripeto nessuno gli ha pi dato una seconda chance, nessuno gli ha proposto di nuovo un posto di assicuratore in virt di tale talento e bravura, fidando nella sua redenzione.
E' dovuto emigrare!
Casamonti ha esagerato, ha approfittato della sua posizione di vantaggio e privilegio, ha pestato i piedi, snobbato e prevaricato troppe persone e ha favorito quelli che potevano favorirlo o quelli che gli leccavano il culo nel modo giusto o pi allettante.
Lo ha fatto sapendo bene quel che faceva, non era un bambino!
Non il solo, questo sicuro; fanno pi schifo i reconditi, altra grande verit. Si arrivi anche a quelli, si faccia tabula rasa.
l'umilt la virt dei fessi, e Casamonti fesso non si riteneva davvero, visti i suoi modi sprezzanti, diunque che potenziale c' in lui?.
tu vuoi scindere la parte cattiva dal potenziale buono...
ma qual' questo buon potenziale?
per conto mio la sua architettura poteva piacere solo ai suoi intontiti e suonati e arroganti studenti, quelli che accettano di lavorare in uno dei suoi studi per 400 euro al mese, in condizione di estremo arrivismo e cruda competizione, perch questo il prezzo per fare l'architetto, per avere i canali giusti, per l'onore di poter scrivere sul proprio curriculum: "lavorato presso lo studio Archea".
La sua vuota architettura si presta solo a rappresentare persone come Ligresti, che cercano una grancassa per rappresentare la loro marcia magnificenza, ma che in cambio non danno nulla.
E non mi sembra che casamonti si sia messo in alcun modo in polemica con tal mecenate, nemmeno in meniera sottile come fecero: il Michelangelo, l Borromini, il Guarini.....egli anzi dice che ne un p innamorato.
Tutti i commenti di christofer giusti
Commento 6589 di carlo alberto del 23/12/2008
Immagino , cari amici, che avrete letto con una certa cura le intercettazioni telefoniche. Me co...........mplimeto!! direbbe Gigi projetti.
Dico, avete letto? bene e attentamente?
Tu fai la cosa qui, dopo ti sistemo di la, lo stadio qui, il parco, Pietro fai la gara, e chiama al cellulare (con tale sicurezza) tutti, da Alfonso Femia alla segaligna Segantini (che sta progettando la cittadella della Giustizia a venezia.... capito, magari il posto giusto) e poi un geometra di Merate che ex assessore all'ufficio tecnico e che ha venduto l'area della Ticosa, in cui consulente di archea.
Poi se fai quello magari poi il prossimo, quando io sono in giuria ti piazzo, e se magari il concorso complicato e non sono sicuro organizziamo una banda (con metrogramma, 5+1 ( l'uno che non mi torna... magari ligresti) ,ma se devo vincere quelli che partecipano devono togliersi di mezzo, e se devo prendere un premio (a Venezia io c'ero) organizzo una festa a casa mia sul canal grande con Folin, dal Co e la giuria al gran completo.
Poi facci la torre delle arti e piazzo un edificio uguale a quello di Tirana, e se fossi il finanziatore mi farei scontare la parcella della met, almeno. Poi faccio la cantina e la pubblico, prima della costruzione, ventisette volte, vado al convegno ,invito gli amici ..........
BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
A TANZI HANNO DATO 10 ANNI, E GLI STUDENTI DI ARCHITETTURA, CHE ADESSO HANNO CAPITO COME VANNO LE COSE, DALLA VERGOGNA DOVREBBERO OCCUPARE L'UNIVERSITA' PER QUESTO E NON CONTRO LA GELMINI.
L'ARCHITETTURA L'HA UCCISA IL MARCO NAZIONALE ALTRO CHE BALLE. E' COME VINCERE IL TOUR DROGANDOSI, FARE I CENTO METRI CON L'EPO E VINCERE LE OLIMPIADI.
MA PERCHA' PARLATE DELL'ARCHITETTURA???? QUESTA NON C'ENTRA .
DELL'UOMO POI...OGNUNO PENSI QUEL CHE VUOLE.
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Commento 6592 di christofer giusti del 24/12/2008
"MA PERCHA' PARLATE DELL'ARCHITETTURA???? QUESTA NON C'ENTRA .DELL'UOMO POI...OGNUNO PENSI QUEL CHE VUOLE"
Il fatto che secondo il mio modesto parere tale sua architettura l'espressione dell'appartenenza a tale vizioso sistema, non potrebbe essere altrimenti. Essa arrogante e invadente, piuttosto che ipocritamente moralizzante.
Laddove si arrivi ad essa, l'archittettura, accettando come giusto prezzo l'imbroglio, la prevaricazione, la presunzione, assecondando poteri occulti e illeciti per la propria autoaffermazione, essa non potr che essere criicabile alla pari dell'uomo che l'ha prodotta.
La chiave di tutto l'umilt, l'annoso lavoro e la costante dedizione, solo acquisita tale dote, una volta che uno ben corazzato culturalmente e moralmente, probabilmente anche con l'et, pu arrischiarsi ad accettare di lavorare (con atteggiamento critico) con personcine del calibro del Ligresti alias Finanziaria Sai, alias Pirelli etc.
Diverso l'andarsele a cercare fidando nel "giro giusto".
Tutti i commenti di christofer giusti
Commento 6593 di alfredo romeo del 24/12/2008
Santa a maronna !
marco, ma nessuno dei tuoi amici e colleghi t'ha mai suggerito, in confidenza, di non parlare mai di certe cose per telefono?
quella zoccola...ma l'ABC!
ora con la tua "capa fresca" ci vai di mezzo non solo tu ma tutta la compagnia.di suonatori!
San Gennaro, aiutaci tu!
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Commento 6594 di emanuele piccardo del 24/12/2008
Giovanni Damiani ha perso una buona occasione per stare zitto, qui non si fa sciacallaggio, semmai lui si deve vergognare delle sue parole scritte nel post di Abitare che, abilmente, ha tolto dalla home del sito. Solo facendo "cerca" si risalgono ai post. Archpoto, la rivista che dirigo, rifletter sul tema Architettura e Potere con una serie di interventi. Il primo intervento di due giornalisti, autori del libro-inchiesta "Il partito del cemento" sugli intrecci affari-politica-architetti in Liguria.
vi regalo un link sulla questione Casamonti a Genova
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/genova/2008/12/23/1101968742590-appalti-teleguidati-gare-beffa.shtml
Buon Natale e Onesto 2009 a tutti!
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Commento 6596 di RENZO MARRUCCI del 24/12/2008
PROFESSIONE CON IL MAL DI STOMACO...
L'argomento molto interessante...Spingendo con seriet e con calma, senza lasciarsi prendere da astiosi fumi come alcuni fanno...Il botto e via... Forse meglio enucleare con serenit gli argomenti per capire la societ malata e le istituzioni che generano il virus... Cio di una Italia che soffre il male che va dall'andazzo torvo al moralmente perverso. Interessante questa linea emergente secondo la quale chi corrotto a destra corrotto e basta mentre invece chi corrotto a sinistra possiede una sorta di aureola come di chi fosse in controtendenza...Una interes sante versione angelicata del corrotto su cui la mano della giustizia sarebbe gi posata e in qualche modo sgravata. Cio esisterebbe una corruzione baciata e una sgradevole e sfigata. Sento alcuni commenti in TV sul sindaco di Pescara e sul caso Casamonti e anche altri...In italia ci si diverte cos... Si ride si ride quando invece c' da piangere lacrime amare... Grillo infatti da quel gran paracadute che ci marcia sopra e una miniera di spunti arrivano alla sua professione... Nulla da eccepire anzi una buona apertura verso uno dei mestieri da indicare ai giovani... Architetti di poesia e di amore, innamorati del rude e aspro costruttore.
..In Italia si ride per un semidose di inconscenza storica e la comicit scaturisce dalla normale amministrazione alle pietre angolari... Ma in questo contesto oggi gli architetti soffrono e non godono dal mal di stomaco e... le ulcere aumentano come la depressione oppure sono comprese nel mestiere?
Che ci vuoi fare? Non ho ancora visto un pronto soccorso per Architetti nei sintomi iniziali... Ognuno si cura per s...Ma consigliabile avere un buon rapporto con il medico...Dovrebbero gi spiegarlo sin dai primi anni di Universit e gli Ordini dovrebbero almeno curare dei buoni e seri rapporti con case di cura pi che con le banche...
ben attrezzate... Buon Natale...
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Commento 6597 di carlo alberto del 24/12/2008
Cristian Giusti dice bene. C'e' poco da aggiungere.
Se fossi un magistrato farei per un salto da
AIDA - (associazione italiana devastazione architettura ....certo non nelle forme ma nei modo...i lobbisti)
IPOSTUDIO
M. SAITO Piazzale Michelangelo
5+1 Femia (fai angramma) e peluffo - Savona
ART DESIGN di genova ( una socia preside facolt l'altra la figlia di pericu ex sindaco - insieme lavorano al parco Brombini.....concorso vinto ........ Gabrielli era presidente)
PIETRO C. PELLEGRINI che accetta di fare la gara con il trucco
C+S ( cappai e segantini )
adesso mi fermo ma questa merda viene fuori dall'universit italiana . Caspita la cultura di sinistra e gli imprenditori di destra......
Una volta diceva la fiaba.
Adesso che la politica ha bisogno di fondi tutto questo sistema dei masterplan luccicanti a che cosa pensiamo servano ??????????'
Mazzette , mazzate , mazziati.........
Io vado a portare un dono alle suore della scuola di mio figlio e gli auguri li faccio a chi ne ha bisogno...........
Ciao
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Commento 6599 di christofer giusti del 25/12/2008
Caro Paolo Ferrara,
mi arrivata la cartolina d'auguri della redazione di antithesi.
Non so se siano personalizzate o se siano uguali per tutti, fatto sta che Paul Klee il "degenerato" che preferisco sin dai tempi dei primi anni del liceo, al punto che, a sedici anni, scovai nella incustodita biblioteca il gi allora introvabile suo "teoria della forma e della figurazione".edito da feltrinelli.
Per la verita riuscii a trovare (e, ammetto i miei modesti illeciti, sgraffignare) solo il primo volume, le lezioni, il secondo: la storia naturale infinita, non ho mai avuto l'avventura n di sfogliarlo, n di leggerlo.
Ben inteso, Paolo, non ho la presunzione di aver capito Klee, ma certamente tale libro mi ha aperto la porta ad un universo parallelo e alla comprensione delle sue regole.
Ti ringraio molto, ancora auguri a te e famiglia.
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Commento 6602 di pino archini del 26/12/2008
Ma davvero pensate che andranno avanti? Mah. Io ci credo poco. Se interrogano quelli coinvolti il cerchio si allargherebbe molto. Daltra parte il 5+ dice lo abbiamo fatto altre volte; dovrebbe dirle le altre volte o no? con chi, dove; e quelli che stavano nel giro stretto, i prescelti da Marco quelli che una volta peruno. E quelli che lo sceglievano? Se ci fosse un Consiglio nazionale degli architetti - sob - dovrebbe prendersi a cuore la cosa e costituirsi parte civile contro i truffatori del progetto, altro che archistar delle nostre scarpe. Cos questi fanno danno a tutti i professionisti per bene. Dovreste stamparlo nella copertina delle riviste di architettura- voi che potete se potete - in una tempesta di stelle dorate - formato dwg- quella frase di MarcoLigresti prendimi sono tuo. Ma cosa volete che accada in questo disperato paese di gabbati e rassegnati. Le riviste proporranno i migliori divani alla moda come se niente fosse.
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Commento 6603 di gino cinici del 26/12/2008
captatio benevolentiae
orizzonte Ligresti
cos pensava di battere Zaha
e andare sopra Renzo
tra 10 anni noi scurdarielli
lui nell' Olimpo
gli inventano il premio Antinori
anzi il premio Parmalat dell'architettura
noi fuori da tutto
lui veni vidi
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Commento 6604 di sandro crivelli del 27/12/2008
concorso anas?
concorso venezia magazzini frigoriferi. Venezia 2000
Sera prima della premiazione della giuria. Selezionati in 10.
Lui (Marchetto) si presenta con un gruppo. Lui fa il piacione e il piazzista. Progetto decoroso ben disegnato, da altri come sempre. Buono per la 20esima posizione. Che fa Lui?
Organizza una cena a casa sua sul canal grande con invitati i giurati in testa ai quali la vestale di Marino. Folin
Risultato terzo premio. Prima di lui ovviamente ben van berkel e Miralles.............
Capito, studenti di architettura, come si fa marketing. Mica andando a scuola e facendo l'onesto lavoro. No, devi corrompere, aggraziarti, circuire....
Qua non si tratta di passione o qualit ma di come si depista, e si uccidono le regole, minime del reale confronto.
Questa generazione di ciarlatani , agence d'architecture, bon ton, recerche patiente che fine far? e i giornali dell'architettura che pensano di questo corrotto meccanismo, in cui il progetto bel che venduto e superpubblicato ancor prima di aver applicato le figure di belle donne in photoshop..................????
terra bruciata, da cui ci risolleveremo con lentezza e grazia, ma l'architettura e la vera passione, la consistenza e la corenza avranno alla fine il loro peso!!!!!!!!!!!!!!
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Commento 6607 di paola marchetta del 27/12/2008
Che brutte storie! Professori di sinistra e imprenditori di destra danno ordini agli assessori che ordinano al tecnico a contratto.
Dovrebbero indagare sugli intrecci tra cattedre universitarie e professione, e tecnici a contratto nella PA.- ma su questo andranno cauti perch cascherrebbe tutto. Il sistema si regge cos.
I poveri architetti a contratto nei comuni, prendono ordini e se non ubbidiscono li cacciano via come quella di Terranuova.
Il settantapercento di concorsi e gare di architettura pilotato, prima di tangentopoli si prendevano tutto con incarichi diretti - ora si devono sporcare le mani, fare la regia delle conbinazioni. Le gare al ribasso si fa l'accordo, le gare con commissari basta mettere quelli giusti...
Mai visto un sorteggio?
Tra qualche anno Marco sar il Cusani dell'architettura a spiegarci come si faceva. Con le riviste che si comprano se servono, giocattoli che i babbi ricchi danno ai figli archi per farsi forza. Un aiutino che non guasta.
Ma nel frattempo altri avranno preso il suo posto in un Paese di imbroglioni. Le archistar di seconda fila che rastrellano si possono sputtanare, basta guardare bene le opere che sono una vergogna, mentre la critica se ne sta zitta. Ci sono dipartimenti universitari estensioni di studi professionali, facile da vedere a occhio nudo, senza intercettare. S ha ragione chi ha detto che questi architetti sono come le azioni Parmalat. Grillo aveva avvisato.
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Commento 6608 di Renzo Marrucci del 28/12/2008
E' bene che gli architetti comprendano una volta tanto e abbiano il coraggio di dire, pensare, parlare, scrivere un po del disgusto che si prova...Tenerselo dentro fare il gioco di chi marcia a piene mani e riempie lo studio di giovani adepti in cerca del riparo che non c' in questa societ se non e nelle forme in cui la politica ha sopraffatto l'iniziativa sociale e vendola irretita ha trasferito la fiducia nelle istituzioni ma solo perch detentrici del potere di far girare le cose ed i permessi che sono funzianali alle opere e ai finanaziamenti, quello il giro per tenere il controllo dello stato sociale e per impedire alla societ di crescere secondo istruzione e senso morale. Una volta deviato il senso o ti movi da quella porta o sei tagliato fuori o devi vivere di nicchia cosa che consentita ai soli fortunati ormai rari anche quelli. Al riparo di una tessera o similli...esercito di qualcuno e quando il qualcuno esagera per stapotere ed impunit in troppi tremano e in troppi perdono e si rinchiu
dono... Architetti aiutate la societ a migliorare, prendetevi la responsa
bilit che legata alla vostra libert e alla vostra moralit... Alla bellezza del mestiere... In questo mestiere bello vivere se lo si ama e si genera felicit e non amarezza, non necessario il potere per essere felici e allora Aiutate l'architettura italiana a sfangare dalla inutilit dei pesci cani che muovono la bocca sugli incarichi pi grassi e grossi con la scusa di fare bene soltanto loro...che coraggio! Che spudoratezza!
A tanta tracotanza si allinea la presunzione e la sicurezza di presumere!
E quel che pi delude vedere che questi atteggiamenti trovano in parte conferma proprio nei sindaci e nei promotori economici a farci capire da quale effetto sia e venga drogata la ruota della societ...E da quale informazione estesa a dismisura...
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Commento 6609 di Giuseppe Artusi del 28/12/2008
Da "il Giornale"
....Riguardo alla gara di Terranuova Bracciolini il 3 settembre Casamonti insiste con la Montefusco perch sia affidato lincarico a un amico (fammi un regalone Iole). Il 5 Casamonti chiama la Montefusco e le ricorda i nominativi dei 5 studi professionali che devono essere invitati alla gara. Poi chiama larchitetto Alonso Fema: La gara la dovrebbe vincere Pietro (Pellegrini, ndr) perch poi la facciamo assieme ma io non posso vincerla perch in questo comune ho fatto troppi lavori. Linterlocutore assicura che fornir lofferta di appoggio. Anche la collega Alessandra Segantini d il suo assenso. Casamonti: Mi chiami io ti dico la cifra da mettere dentro cos la mettete un po pi alta e Pietro vince.E si rende disponibile a ricambiare il favore: Se hai bisogno della stessa cosa in altri comuni conta su di noi. Casamonti a Pellegrini il15 settembre: Metti novantacinque e gli altri fanno zero ribasso. E il 3 ottobre Pellegrini con un sms lo informa che la gara stata vinta e lui risponde: Ci mancherebbe che non vincevi; ci si divide il lavoro. Secondo i pm Casamonti risulta un formidabile e instancabile organizzatore di trame atte a pilotare gli esiti di gare di aggiudicazioni di appalti di enti pubblici saltando da una pubblica amministrazione allaltra con assoluta dimestichezza e una trasversalitche lo rende assai insidioso . Il 16 ottobre emerge che Casamonti parlando con un collega si interessa a un appalto della Provincia di Firenze relativo a lavori da realizzarsi nella zona di Montelupo Fiorentino, intende informarsi se si tratti di gara libera e quindi suscettibile di turbativa: C unimpresa che comanda il Consorzio Etruria... faccio un po di sondaggi siccome ci lavoro con questi qui per capire se la gara gi assegnata o viceversa una gara libera; va bene...il presidente della Provincia lo conosco ci andr a parlare per dire se ha senso fare sta roba.
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Commento 6610 di christofer giusti del 28/12/2008
Il sito Italia nostra onlus Firenze
pubblicava due dettagliati articoli sulla vicenda del casamonti con relativi commenti dei lettori.
http://italianostrafirenze.splinder.com/post/19309226/Arrestato+Marco+Casamonti,+l'a
Il sito non pi accessibile
Spero che non tocchi analoga sorte a questo sito.
Marrucci ha ragione, nessuno dice niente (o comunque assai pochi hanno il coraggio di fare schiette denunzie), nonostante l'inequivocabilit delle intercettazioni, il "metodo" Casamonti, in grande o in piccolo, ancora un modello da persguire, proteggere con l'omert e in nome dello scambio di favore.
Che dici Paolo, cambier mai qualcosa?
Tutti i commenti di christofer giusti
Commento 6611 di carlo tagli del 29/12/2008
Che tristezza mi fa questa vicenda sapete una cosa? Io conosco il colpevole, si perche tutti lhanno gia messo alla forca il povero Marcoma per me, nonostante levidenza, rimarra sempre innocente e piuttosto vittima di un sistema e di un vortice che lo ha completamente deviato e soprattutto imbrogliato non giustifico lillegalita ma talvolta in Italia lillegalita e mascherata da legalita, soprattutto se approvata dagli uffici governativi e amministrativi...
Non nascondo la testa sotto la sabbia e riconosco lesistenza di un sistema che non nasce certo con Marco Casamonti! In Italia, si sa, da certi sistemi non si scappa, non ci scappa nessuno, anche i giornalisti per ottenere incarichi leccano il culo a qualche politico di destra o di sinistra e in piu sputtanano le persone, puramente per far notizia e far apparire il proprio nome; sbandierando intercettazioni telefoniche che dovrebbero rimanere in mano alle autorita' e servire a risolvere casi giudiziari e non a soddisfare la sete di questi ipocriti italiani che tanto sono capaci a puntare il dito, ma che tanto alla prima occasione cadono nel sistema pure loro, dal dentista che non fa mai una ricevuta fiscale, al muratore che si fa assumere in nero, dal postino che lascia il posto di lavoro per andare a fare la spesa, al dipendente netturbino che si porta a casa la carta igienica e i sacchetti della spazzatura dal posto di lavoro This is our beloved country ma come ho fatto bene a lasciarlo!
E quello che piu mi fa rabbia e che la persona presa come bersaglio e una persona che davvero vive per larchitettura e il suo lavoro, uno che non ha mai guardato ai soldi, ma solo alla creazione di belle opere, si, proprio come ha detto lui! Ha lavorato a numerosi progetti senza prendere un soldoCio che di bello si e costruito a Firenze negli ultimi anni ha il suo nome sopra
Quello che in tutta questa storia e disonesto e il dire che Marco Casamonti ha creato un sistema, mentre la verita e che ci si e solo dovuto immergere dentro e sporcarsi le mani per poter lavorare e mi dispiace davvero per lui perche non se lo merita proprio! Marco e, al contrario di chi lo descrive come una persona che ha peccato di presunzione, una persona estremamente modesta, per nulla arrogante, nonostante le sue qualifiche e posizione; e direi piuttosto che ha peccato di ingenuita e il suo amore per l'architettura lo ha letteralmente fregato! Per chi Marco lo conosce davvero questa storia fa male e fa male leggere che lo si paragoni a un mafioso
Ma che schifo che fate voi giornalisti ma non sara mica Marco Casamonti ad aver creato questo sistema vecchio come lItalia, no? E pensate che la sua redenzione possa servire a salvare lItalia? Ma come siete ingnui o, forse dovrei ribadire, ipocriti e falsi!
Ma perche non andate a intervistare lintoccabile Ligresti e gli altri architetti che di favori, non ne hanno solo fatti, ma anche ricevuti! Per non parlare degli amministratori e politici coinvolti, non credo proprio che Marco Casamonti avesse questo incredibile potere, di cui si parla, su tutti, altrimenti bisognerebbe davvero complimentarsi con lui per riuscire a gestire 5 studi, la carriera di professore universitario, 2 riviste, una famiglia e in piu questo sistema massonico!
Tutti i commenti di carlo tagli
29/12/2008 - Paolo GL Ferrara risponde a carlo tagli
E' vero: la vicenda realmente triste. E' certamente lodevole che Lei voglia difendere Casamonti, soprattutto perch in questi momenti gli amici si dileguano, ma l' "essere vittima" significa esserlo inconsapevolmente. Casamonti era assolutamente consenziente e sapeva ci che faceva. Di pi: proprio perch, come Lei dice, Casamonti "viveva per l'architettura" avrebbe dovuto assolutamente lottare per l'etica che ingrediente fondamentale del nostro lavoro! Da certi sistemi non si scappa? No, caro amico, si scappa eccome! e lo si fa lottando e denunciando come fa antiTHeSi da sempre, anche parlandoproprio di Ligresti (legga l'articolo "Miserere Ligresti"). Concludo. S, penso che la redenzione di Casamonti possa innescare un processo di nuovo corso e la mia fiducia dovrebbe solo farle piacere poich basata sull' "uomo" Casamonti, ovvero l'amante dell'architettura e della bellezza etica ed estetica per cui si deve lottare. Mi importa poco se le faccio "schifo": a me interessa solo dare sempre e comunque una seconda possibilit a tutti. Cordialit
Commento 6612 di paolo marcuccio del 29/12/2008
Caro Tagli, credo di conoscerti e la tua difesa di Marco mi mette tanta tristezza. Io sono tra quelli ( ma siamo migliaia) che con il metodo Casamonti stato tagliato fuori dalle gare pilotate-- sai cosa vuol dire turbativa d'asta ? Ti interessa questo dettaglio o cosa credi che non sia un reato grave e reiterato ? Eppure anche io ho tanto amore per l'architettura.... Ma dai! Ingenuit? Ma non hai idea di quanto faccia schifo questo modo alle persone per bene. Un vero schifo. Perch questa mafia- m a f i a ! Vedrai se andranno avanti cosa verr fuori. Se andranno avanti, se quelli del Cons Naz faranno ci che devono. Lascia perdere e pensa ai tanti colleghi onesti che si sono illusi di fare concorsi e gare che il maestro truccava.
Insomma una vergogna - e lui rischia di essere il Parmalat dell'architettura.
Complimentarsi con lui ? Davvero pensi cos ? Per riuscire a gestire "5 studi, la carriera di professore universitario (ndr- ci va 3 volte all'anno ), 2 riviste, una famiglia e in piu questo sistema massonico " ci vuole qualcosa che facile capire... non abilit caro Tagli, non solo abilit. Anche se abile Marco di sicuro.
Tutti i commenti di paolo marcuccio
Commento 6613 di christofer giusti del 29/12/2008
....."Che tristezza mi fa questa vicenda sapete una cosa? Io conosco il colpevole, si perche tutti lhanno gia messo alla forca il povero Marcoma per me, nonostante levidenza, rimarra sempre innocente e piuttosto vittima di un sistema e di un vortice che lo ha completamente deviato e soprattutto imbrogliato non giustifico lillegalita ma talvolta in Italia lillegalita e mascherata da legalita, soprattutto se approvata dagli uffici governativi e amministrativi"...
STENTO A CREDERE CHE MARCO CASAMONTI ABBIA POTUTO REALMENTE E INGENUAMENTE CONFONDERE ILLEGALE CON LEGALE, PIUTTOSTO DIREI CHE QUESTA ERA UNA COMODA SCUSA PER LA SUA COSCIENZA.
da certi sistemi non si scappa, non ci scappa nessuno.
PER ORA IO SI! CERTO NON SONO LA ZAHA HADID ITALIANA, ANZI TUTT'ALTRO, MA ANCHE QUANDO DOVESSI ESSERE COSTRETTO A SPORCARMI LE MANI PER LAVORARE, PER MANTENERE IL MIO UNICO STUDIO E MANTENERE LA MIA FAMIGLIOLA, NE SAREI PERFETTAMENTE CONSAPEVOLE E NON GIUSTIFICHEREI IN ALCUN MODO LA COSA NEMMENO IN NOME DELLA GIUSTA ARCHITETTURA (ANCHE PERCHE' IL PRESUMERE DI FARLA NON E' CERTO DIMOSTRAZIONE D'UMILTA')
"Cio che di bello si e costruito a Firenze negli ultimi anni ha il suo nome sopra"
MI CONSENTIRA' DI ESPRIMERE LE MIE RISERVE SU QUESTO,
CHI LO DICE CHE SONO BELLE OPERE? FORSE LE SUE RIVISTE?MAGARI QUALCUN'ALTRO LE AVREBBE FATTE ANCHE PIU' BELLE, O MAGARI DIVERSE, SE SOLO AVVESSE POTUTO CONTARE SU COMPETIZIONI E GIUDIZI EQUI E COSTRUTTIVI.
VEDE, CERTAMENTE CASAMONTI ERA PRIVILEGIATO NELL'ACCESSO, ANCHE ALL'ILLEGALITA', E DI QUESTA LUI HA VOLUTO CONSAPEVOLMENTE SERVIRSI, ANZICHE' DENUNZIARLA COME AVREBBE POTUTO CON MAGGIOR EFFICACIA..
......"Marco e, al contrario di chi lo descrive come una persona che ha peccato di presunzione, una persona estremamente modesta, per nulla arrogante, nonostante le sue qualifiche e posizione";
MI SPIACE,MA CI SONO MOLTI COMMENTI E TESTIMONIANZE A CONFUTAZIONE, IN OGNI CASO RI-CITO IL CONCORSO ANAS 2005:
....nel bel mezzo dell appassionato ed entusiastico approntamento della seconda fase, arriva al capogruppo una telefonata del Casamonti, gi in rapporti con lui per altri lavori:
Lascia perdere, cosa mia.disse il Casamonti
Cos fu, Casamonti vinse!
DAVVERO UNA BELLA PROVA D'UMILTA', DI SPORTIVITA' E SOPRATTUTTO DI INGENUITA', A RIPROVA DELLA SUA INCONSAPEVOLEZZA.
......"E pensate che la sua redenzione possa servire a salvare lItalia? Ma come siete ingnui o, forse dovrei ribadire, ipocriti e falsi!"
BENE, ALLORA SI VDA AVANTI COSI,
SIG.TAGLI, LA STORIA CI INSEGNA CHE CHI SI ESPONE, CHI VUOL PRIMEGGIARE A QUALSIASI COSTO, (E MI PARE CHE SIA QUESTO IL CASO) GODE DEGLI ONORI IN CASO DI RIUSCITA, MA SI DEVE FAR CARICO ANCHE DEGLI ONERI, TRA QUESTI, ASSAI SPESSO, QUELLI DEL FARE DA CAPRO ESPIATORIO
NON CREDO CHE NICCHIARE SU QUESTO RENDA IL CASAMONTI MENO IPOCRITA RISPETTO ALLA MEDIA ITALIANA.
..."Ma perche non andate a intervistare lintoccabile Ligresti e gli altri architetti che di favori, non ne hanno solo fatti, ma anche ricevuti! Per non parlare degli amministratori e politici coinvolti"......
PIU' CHE GIUSTO, SI FACCIA UN BEL REPULISTI!
CERTI AMMINISTRATORI HANNO PERO' LAMENTATO IL FATTO D'ESERE SOTTO RICATTO DEI POLITICI E DEI PROGETTISTI.........
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Commento 6614 di renzo marrucci del 29/12/2008
La speranzaC n poca ma Resiste
Io non conosco la persona e non entro nel merito della persona. Assisto al fenomeno e mi auguro profondamente che ci sia giustizia sapendo che la giustizia in QUESTI TEMPI in Italia un p in declino e comunque spesso relativa a pesi e contrappesi, al loro valore politico e questo lo si deduce da dichiarazioni di politici e studiosi, di amici e conoscenti e non possibile, purtroppo, fare finta di niente. Augurando che ci sia giustizia ma temendo che ce ne sia poca... Non si pu esimerci dal fare alcune considerazioni che riconosco non essere purtroppo piacevoli. Il sistema all'interno del quale un architetto si viene a trovare oggi, nello sviluppo del suo lavoro delle sue relazioni ecc Deve essere valutato nelle sue peculiarit per essere inquadrato nella specificit del suo impegno. Ci per valutare e capire le motivazioni e le responsabilit personali. Se il lavoro o la funzione svolta una funzione derivata, appoggiata, consentita e anzi aiutata e ritenta conveniente ad un certo sistema identificato Allora le responsabilit saranno ripartibili, immagino, tra chi appoggiava e sosteneva e consentiva e magari tuttora
Nel caso emerso, di cui si scrive, e per il periodo che viviamo, da credere che un architetto non possa avere molta capacit di dialogo con amministrazioni e imprese ecc... ecc... senza avere appoggi chiari e identificati anche politicamente. Il dato ambientale delle Amministrazioni in Toscana non facilmente penetrabile senza una chiara identificazione politica che funziona da sponsor o da angelo custode che dir si voglia. Allora solo dopo avere bene compreso si potr anche dire con entusiamo che l'architetto si sacrificato al dato ambientale in funzione delle sue meravigliose idee e ha fatto del bene e fatto fare del bene a tanti... Se cos fosse mi si aprirebbe il cuore e il cavaliere azzurro o rosso che sia verr celebrato dal sottoscritto anche se per ora no! Carlo Tagli avr pazienza le cose vanno cos in Italia. Rimane da comprendere se chi non ha avuto del bene abbia avuto del male...Questo deve essere valutato per capire se invece una specie di trust esisteva oppure no! Speriamo effettivamente non esista...e non spetta a noi giudicarlo e soprattutto a me! Anche se, come dice, il mio ortolano malignamente, gli odori arrivano, purtroppo, sotto il naso. Io che mi son presentato in alcune giunte in Toscana ho ricevuto sorrisi e complimenti ma se
Ma se qualcuno ha i mezzi e li usa per aiutare e per fare ordine, per sperare che con un p di pulizia si realizzi un ambito pi vivibile e aperto, pi compatibile dove sia possibile fare un' architettura migliore senza che questo sia una sorta di alibi ...Io mi sento personalmente pronto a capire e senza pregiudizio leggerei con serio interesse. Credo ci sia qualche altro "ingenuo" che la pensi come me. Anche se in Toscana notorio che, per la maggior parte, i cavalieri devono essere ancora tutti"rossi"... Se no! Il cavallo non glielo danno!
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Commento 6615 di gino cinici del 29/12/2008
Che paura questi commenti che gustificano il maestro. Ma come che fanno finta di non capire. Io- abito in prov. di Arezzo - potevo fare un'offerta a Terranuova, potevo essere io invitato, e potevo vincere, anzi avrei vinto perch questi schifosi hanno fatto il max ribasso 2%. Vi rendete conto che miserabili- miserabili ! Io facevo il 15%. E vincevo. No, non bastava vincere onestamente, ecco la truffa ai danni della comunit, fanno un ribasso che non esiste il 2%. Caro Tagli- vergogna. Ma chi sei? Ma quanto ammiri il maestro imbroglione- innamorato del Ligresti? Perch lo ammiri?
Per favore mandiamo il link di questo bel dibattito a Sirica presidente architetti e chiediamo cosa vuole fare mentre si va avanti con le indagini. Aspettare il terzo grado? Dieci anni? Mentre i maetri archistar fanno gli imbrogli?
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Commento 6616 di carlo tagli del 29/12/2008
Si come no adesso gli architetti minacciano gli amministratori, ma su quale pianeta vivete?
Ma non e' che il sistema parte proprio da questi ultimi e dai politici? Che potere puo' avere un semplice progettista su questi?
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Commento 6617 di paola marchetta del 29/12/2008
Guarda Tagli che sei tu che vivi in uno strano pianeta. Ma davvero non ti ripugna quello che accaduto? Non arrossisci a rileggerti? Io non so se Marco sar condannato. E me ne importa poco. Bastano le sue telefonate per capire che il suo sistema uno schifo doppio. Un arraffare tutto che espelle le persone oneste. Solo chi nel suo giro di privilegiati pu farcela. Docenti che non insegnano, direttori di riviste comprate dalla famiglia, rapporti con imprese di pregiudicati, funzionari ricattati, politici felloni. Questa una rete da cosanostra. Cos tutto sotto controllo e l'archittettura anche e di pi. Le cose belle che ha fatto Marco a Firenze....e se fosse una competizione libera? Guarda il concorso ultimo a Fi. Lo vince Pietro - sempre Pietro il prestanome - e guarda chi perde.
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Commento 6618 di Giuseppe artusi del 29/12/2008
Marco Casamonti, alfonso Femia, Pietro Carlo Pellegrini, Maria Alessandra Segantini.
Si cominci con il radiare a vita questi!
e via via di seguito tutti gli altri, tutti gli imbroglioni e i conniventi.
Tanto hanno gi colto a piene mani il coglibile, si sono gi garantiti una bella pensione, e che fior fiore di opportunit, che cimenti!
Ora lascino le briciole agli altri, magari anche a lei sig. Tagli, che tanto con sta recessione e con la scusa di questo scandalo di concorsi e gare in italia non sentiremo pi parlare, le faranno di sottobanco, col bene placito del nostro premier.
Banana republic.
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Commento 6619 di carlo tagli del 30/12/2008
Non lavoro in Italia da almeno 10 anni e ne sono molto felice, osservando come vanno le cose li; chi ha detto di conoscermi su questo blog, non credo proprio mi conosca in realt, dato che non ho il piacere di conoscere voi... Comunque, all'estero (almeno dove ho lavorato io) non c'e' architettura corrotta, c'e' solo architettura bella o brutta... e soprattutto c'e' un rapporto professionale tra tutte le parti coinvolte, amministratori, architetti e imprese!
Non approvo alcun tipo di illegalita' ma sinceramente non me la sento di giudicare e di condannare nessuno, prima di una giuria, come fanno tutti. Le cose non sono mai bianche o nere, ci sono sfumature che purtroppo non tutti riescono a cogliere...
Buon lavoro... ora che Marco Casamonti e' fuori gioco sembra che ci sara' lavoro per tutti, vedremo che bell'architettura farete VOI!
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30/12/2008 - Paolo gl ferrara risponde a carlo tagli
Le auguro di lavorare sempre nell'onestà. Per quanto riguarda la Sua attesa di vedere chi sarà in grado di fare "bella architettura" dopo Casamonti, desidero solo ricordarle che in Italia di grandi architetti ce ne sono sempre stati e sempre ce ne saranno.
Cordialità
Commento 6620 di sandro crivelli del 30/12/2008
Delle due l'una: esistono gli ordini? esiste un codice deontologico (evidentemente per i fessi)? si!
Casamonti, Femia, Pellegrini, Segantini, (e chiss quanti altri) lo hanno palesemente e assai gravemente disatteso? si!
Bene, soluzione: o si radiano i suddetti, assieme ai molti probabili altri che qualcuno, si spera, vorr rivelare, o si elimininano una volta per tutte gli ordini professionali! evidentemente anch'essi conniventii parassiti
Sig. Sirica, attendiamo Sue.
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Commento 6621 di pino archini del 30/12/2008
Caro Tagli - ho provato a digitare il suo cognome su Internet e vengono fuori i tagli alle spese - roba italiana, qundi chiss. L, cio qui - attento: con l'accento sulla i, in Italia- ci sono molti altri imbroglioni e tolto uno si fatto poco- la bonifica potr avvenire se la societ si ribeller a questo puzzo di fogna. I nuovi collettori sono i tecnici, sindaci e assessori non firmano- state attenti.
Ci sono questi che pensano di essere impunibili- trottole del progetto.
Cacciamoli via rapidamente e speriamo che non siano molti a truccare i concorsi. In Toscana Emilia Lombardia Liguria tutto sotto controllo della cupola mafiosa.
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Commento 6624 di piera marconi del 30/12/2008
Ora che Casamonti si messo fuori ( poveretto) non ci illudiamo - resta un bel gruppo di imbroglioni in attivit. Pensa al giro largo- caro Tagli- un numero notevole di manovratori che hanno sedi fortini nelle universit italiane -in accordo con gli ordini. Commissioni decise a tavolino - come gli arbitri di Moggi. Il Cna manda i commissari in Piemonte in Puglia in Sardegna secondo richieste dei presidenti degli ordini locali. E' un paese allo sbando, ci serve un Saviano che faccia la denuncia pubblica.
Il 70% degli incarichi sono controllati dal 10% dei professionisti. Come per la ricchezza in questo mondo archispazzatura.
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Commento 6628 di Renzo Marrucci del 30/12/2008
Gentile signor Tagli, le ho risposto come si risponde a chi ragiona e ora, leggendo il suo ultimo commento mi accorgo che lei ha finto di ragionare e mi perdoni... Lei un paladino di Casamonti e questo non la rende in condizioni di difenderlo bene anzi... Del resto l' architettura del Casamonti una normale architettura da rivistoteca, uso un mio vecchio termine ancora nuovissimo... Una montatura in fatto di qualit stata fatta dalle riviste che hanno alimentato una certa immagine (oggi cos fan tutte purtroppo) e anche se funziona verso chi non ha, e qui mi scuso, particolare senso critico... Vi poi da dire, diciamola tutta, che la linea editoriale da lui diretta rimane stretta alla tradizione del gioco del mercato editoriale... E non porta nulla di particolarmente interessante come linea di ricerca... Ad esser buoni. Questo devo ribadirlo : una normale linea editoriale e nulla di pi per cui si possa in termini di contenuto e di ricerca soffrirne la mancanza. Con i miei cordiali auguri
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Commento 6629 di christofer giusti del 30/12/2008
Dibattito vivace e interessante, ma devo dire che a scoprire le carte c' molta ma molta reticenza.
Assai poche rivelazioni, assai poche indiscrezioni, assai pochi appigli.
Ma si vuol cambiare o no?
vogliamo cercare di uscire da questa fogna o no?
se di moralit c' bisogno, ae moralit ed equit che si vuole, queste hanno certamente una via privilegiata di esprimersi proprio attraverso l'architettura!
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Commento 6633 di sandro crivelli del 30/12/2008
,,,"Le cose non sono mai bianche o nere, ci sono sfumature che purtroppo non tutti riescono a cogliere"...
Signor Tagli, immagino che lei sia uno di quei "privilegiati" in grado di coglierle tali sfumature.
In genere tale sensibilit si acuisce nei disonesti, quando cercano ansiosamente di pacificare la propria tormentosa coscienza.
Generalmente ci riescono, a patto che vi sia "tacito assenso" e ignavia.
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Commento 6638 di christofer giusti del 31/12/2008
Bene,
al signor Marucci un grazie per la sua molto italiana "ambiguit"!
ma cos' lei un moderatore? o per caso uno che vorrebbe, si, ma poi forse, per, meglio stare con un piede di qua e l'altro di l?
meglio "dissociarsi", cambiare "luogo" di conversazione.
Benissimo, non avevo alcun dubbio!
a parer mio il, sapere, il conoscere e soprattutto il cambiare, passa proprio attraverso la citazione di fatti, luoghi, circostanze e, per i pi arditi persone.
Ognuno faccia secondo il prorio coraggio (totale o parziale, Sciascia o non Sciascia) secondo la propra coscienza.
Se ci non si far, qui o altrove, mi parebbe ben esaurita la conversazione sul come e perch, non cambiera un bel niente, sig Marucci, .
al signor De caro, il quale dice che certe cose vanno combattute ad armi pari, da dentro il "sistema", vale a dire diventando star, bh che dire, tocca soccombere, di nuovo, ad uno che "finge" di non aver capito, per continuare, male che vada, a curare bene il proprio ricco tornaconto
Qui, nuovamente, si giustifica la "non etica" (vale a dire il "forzoso" dover diventare star ) in nome dell'etica.
Complimenti, a guardare il suo palmares mi pare che le riesca alquanto naturale, sia fare la starletta che esprimere la non cultura.
Mi auguro che non incappi in itercettazioni, anche se, visto anche l'attivismo in certa parte politica (suo o di un suo omonimo), queste dureranno ancora assai poco.
Non conosco il suo pensiero, ma mi pare di poter dire che lei appartiene a quelli dotati della personalit arrogante e arrivista, che "vivono il loro tempo", che cavalcano l'onda.
E al diavolo gli ideali, gli dia gi di luxury houses (un titolo indicativo del contenuto)!
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Commento 6640 di ganni cinici del 31/12/2008
facciamo un nuovo accordo- telefona a Pietro e a Femia, tu chiama Iole, dai il numero max ribasso 1% che se non ci prendono per fessi, poi incontra Stefano, digli che mettano in giuria Alessandra e che dicano a quello che non partecipi perch intanto roba mia. La preside la mettiamo dentro, con due spiccioli ce la caviamo che intanto non rompe, sai che non chiede di pi di quello..., Franz lasciamolo fermo un giro ma teniamolo buono con due promesse, un servizio su Area e al concorso per ricercatore ok per la pivella mora tutto pepe. Pietro vince la gara a Firenze e batte Adolfo - ah ah che smacco- in cambio ci fa il progetto e se ne sta zitto per un po'. A Salvatore mon amour ci penso io. Manda una mail che prenotino all'Enoteca P. ci andiamo con il Rettore per quel concorso ci pensiamo il mese prossimo. Parla con il vecchio Paolo che vanitoso e ci scrive una cosa sul prossimo numero. Che schifo quella cosa di Zaha, troppo asimmetrica, sta esagerando. Meglio le cose di Max ma lui no! Con lui non trattiamo antipatico, la moglie poi. Ora se mi chiamano a Firenze si vede di fargli uno scherzo, noi siamo i nipoti di Michelucci, noi ( e anche di Filippo Br. che se fosse tra noi lo avrei conivolto in quella cosa a Massa, lui che lo sapeva fare contro il Ghiberti). Telefona a W. e chiedi un incontro per l'amore del bello, perch noi siamo per il bello. Metti a posto le cose su Internet che se cliccano non deve uscire altro che il mio curriculum e zero riferimenti alle brutture. Babbo mi compra una nuova rivista e il vinaio del Chianti sponsorizza. Se ci fanno le commissioni a estrazione siamo fregati, telefona a Roma all'Ordine nazionale che non ci caschino.
Aumentate di 30 eu al mese lo stipendio ai ragazzi.
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Commento 6642 di Renzo marrucci del 31/12/2008
Bravo Signor Sgiusti ... Complimenti ! Mi sembra che lei abbia capito quasi tutto ... Ma pu perfezionare se vuole... Oppure... Se non diventa archistar pu sempre diventare sindaco da qualche parte e chiamarne una... Se proprio ci tiene... Le auguro un Felice 2009
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Commento 6647 di renzo marrucci del 01/01/2009
Il coraggio una forma della ragione
Se il commento di Ganni Cinici proprio un commento, allora la cosa si definisce da sola a mio parere... Ma se fosse un virgolettato ripreso da una telefonata intercettata allora sarebbe interessante.
Sempre per il fatto che non conoscendo la fonte non posso esprimermi con certezza... ovvio. Mi parrebbe di aggiungere vuoto su vuoto e non mi piace neanche declamare astio... Rancore ecc... Mi pare proprio povera cosa...
Bello sarebbe se ragionare sulle cose portasse a capire le cose e quelle che vanno e quelle che non vanno... Il gioco al massacro chi lo vuol fare lo faccia... Non posso farci niente io...Ma credo fermamente che la ragione pu pi della frustrazione anche legittima che questa societ elargisce a piene mani con un sistema politico vecchio e a quanto pare anche piuttosto rancido. Vedremo in Toscana cosa accadr ma siccome sono nato in Toscana so e capisco e intuisco quello che accadr ma lascio ad altri libero pensiero e, comunque, con rispetto, anche se mancando la fiducia nella giustizia italiana non possono certo farsela da soli e peggio che mai dalle pagine di giornale o dalle pagine on line. Credo che cose peggio di queste siano gi state fatte e con abbondanza e che continuino tranquillamente a essere fatte. Da quello che capisco basta leggere attentamente lo strapotere manifestato e il sussiego accettante e confacente dei colleghi e la rete dei collaboratori dellprofessore architetto implicato in questa tristissima vicenda fiorentina per essere coscienti del marcio nel sistema culturale sociale e politico.
Mi ferisce profondamente il fatto, anche solo teorico, che possano ritenersi "nipoti di Michelucci"... Questo significa che non si in grado neanche di leggere il valore dell'architettura e in questo una certa vasta complicit si verificata ....Solo ora ve ne accorgete? Ora che il sistema stato momentaneamente fermato? Se accade come accaduto a Milano c' da piangere e nulla di pi Egr. Sig. Giusti Cristofer ... Se lei i piedi sa dove tenerli sar che allora dovr imparare a muoverli? Risponda con la sua testa e lasci stare i piedi degli altri... Ma dove vive? Lei tira qualche sassata da dietro il masso? Faccia pure... ma cerchi di capire anche di pi il perch e anche lannientamento della cultura architettura, altrimenti pu con la sua rabbia solo sfogarsi ma essere anche poco credibile.
Il potere degli incarichi assoggetta critici e personaggi compiacenti ma soprattutto i giovani che con questa disoccupazione non sanno che pesci prendereLei dove era quando Casamonti operava? Io che non sono un professore a stipendio ne un architetto di potere ero impegnato a vivere di duro pane amico caro... E in toscana ci vado quando posso. Casamonti per me non era nessuno fino a quando non ho letto su antithesi... Solo allora ho fatto come potevo il punto sulla situazione e nulla di pi possibile poteva essere per come conosco io la Toscana, rimasta ferma e dura, incrostata senza sviluppo delle sua potenzialit. Io che sono sempre stato impegnato a scrivere su Volterra ed il territorio Toscano trascurato come nessuno pu credere n pensare... Volterra la mia citt di nascita governata dalla sinistra a morire invece che a rinascere ! Conoscete Volterra ed il suo territorio?
E' unoffesa al genere umano spogliare questa citt antichissima cos come stato fatto sino ad oggi solo per interesse di arido avido potere politico...La sinistra con la cultura? Di quale sinistraparlate? quella di Casamonti? Ma cerrrrto! Caro Cristoferr lei si che ha capito... Facendo con passione questo mestiere lo vivo... ma non avendo un gruppo o un esercito di studenti che mi riportano, scopro da solo... le cosePi o meno come quelli per cui la legge ritiene di potersi dimenticare insieme agli Ordini in Italia anche e certamente! Lei capir come mi interessa che cambino le cose e cessi lo strapotere parziale e inibente delle istituzioni e cambino in fretta ma... La mia grande amarezza proprio questa... Dopo gli sfoghi un po balzani come il suo sentirmi dare dellipocritaAbbia pazienza ! Manca ogni volont e capacita di costruire allora si st con la passione come una importante condizione dell'animo che ti aiuta comunque a vivere perch fiducia nel valore, in quello in cui credi e che ti sostiene e comunque sia... tua!
A lei il rancore e la presunzione di dareA me quello con cui vivo Ma questo scritto lo devo soprattutto a chi legge su questo luogo
Renzo Marrucci
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Commento 6649 di mara camarci del 02/01/2009
http://abitare.it/highlights/unemail-da-stefano-mirti/
Il nostro amico Stefano ha deciso di interrompere questo bel dibattito su Abitare ? Io non riesco a intevenire per dirgli che non sono solo fatti delicati ma molto inquietanti ( lui minimizza un po' prima della interruzione delle comunicazioni). Peccato, si potrebbe convincere. Provateci voi e fatemi sapere se ci riuscite. Spero che non sia adirato e riapra il forum.
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Commento 6650 di ganni cinici del 02/01/2009
per Renzo
Ganni Cinici un architeto che ha deciso di fare il comico ed un pessimo dilettante - pessimo- di satira.
Si capisce lontano un miglio il suo fraseggio da dilettante. Poi la realt ssai peggio della caricatura ( e qui l'impotenza dei satirici - come certo sa).
Per se non ha capito eccomi: mi sono inventato una telefonata molto verosimile se crede. Nessuna condanna oltre i fatti.
Ma quale gioco al massacro ? Parlano i fatti appunto, bastano le ammissioni degli intercettati, parole dure inequivocabili che rimandano ad azioni protratte che hanno massacrato - eccolo il massacro- da dieci anni i malcapitati architetti in fila- tantissimi ingenui - dediti a fare domande e gare per un tozzo di lavoro. Una associazione di architetti potenti si era strutturata per fargli le permacchie a questi scemi. Inquietante. E lei con slancio ecumenico si indigna per la pochezza della satira? Per chi un po' arrabbiato per queste brutte storie.
Le sassate da dietro il muro? Ma vorr riconoscere che assai poco qualche sasso a fronte del danno ricevuto. Hanno bruciato per un decennio architetti 50 40 30enni, sfruttando la loro posizione di privilegio di tutelati da un sistema corrotto.
Nessuno vuole fare giustizia da s. E sappiamo pure che nessuno far giustizia. Ci lasci almeno commentare nel modo pi sguaiato queste schifezze. Neppure questo?
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Commento 6652 di christofer giusti del 02/01/2009
Signor Marrucci,
lei ama scriversi addosso!
lavoro duro? ma si parli piuttosto di lavoro, lavoro e basta, gia tanto!
si distingua piuttosto il lavoro etico dal non etico, il lecito dall'illecito, ma non si faccia ancora retaorica con il "duro lavoro"!
ma se l'immagini, crede lei che Casamonti non debba lavorare duramente per mantenere le fila di tutto st ambaradan che a messo su?
Scusi ma lei fa (o vorrebbe fare)opere pubbliche? se si dovr pure partecipare a gare o concorsi...o no? bhe, mi pare questo il busillis.
E lasci stare il suo mal celato senso di inferorit verso l'architettura "digitale"...sig. Marrucci., si legga piuttosto il pdf sull'articolo "il caso Casamonti" e vedr, ad un certo punto nel testo, che il Sig. Biagi, con la complicit di Savi e Casamonti, faceva illecite pressioni sulla provincia di Firenze affinch la stessa, trasferisse i propri uffici in area Castello e, a tal scopo, acquistasse i terreni al valore di mercato.
Come dire, la necesit, la domanda, (di un opera pubblica e quindi di una gara) creata ad arte dal politico Biagi con i progettisti complici pronti a spartirsi le parcelle e il Ligresti pronto anch'esso a incassare.
E gli altri, i fessi, partecipano, sempre meno speranzosi e sempre meno motivati, chissa come mai.
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Commento 6657 di renzo marrucci del 02/01/2009
Io non intendevo frenare lo sfogo, forse se si legge con animo pi sereno forse... lo si comprende meglio... Volevo far osservare sulle cause di questo fenomeno del degrado della societ italiana attraverso il caso Casamonti e sempre che lo vogliano mettere in luce per quello che molti si apettano, e mi aspetto! Ma che sar difficile perch in gioco ci sono interessi politici non indifferenti. Ricordate la Dr.ssa Forleo? ecc... Per come le cose sono andate e quali i fatti e il male fatto non solo agli architetti ma a tutti gli altri. Un architetto questo lo deve capire profondamente al dila del lavoro perduto...Lo scrivo e lo ripeto ma quale spirito ecumenico... Ognuno parla e scrive dalla sua esperienza e l'impazienza sempre una ragione assai piccola. Cari Cristoforo e Cinici, fate un p come vi pare ma se non capite chi vi ha preso per i fondelli siete punto e a capo a sfogarvi ma poi ricomincia da qualche altra parte il gioco... Se Casamonti si scoperchiato con il suo fare pontificale... ci sono quelli pi furbi e pi in alto di lui e non son pochi... Immagino, evidentemente, ma potreste immaginarlo voi se vivete a Firenze... Allora?Come si formata e come si degradata la rete e la cultura della rete, l'ambiente, il clima politico ecc... in Toscana? In quale modo vi potreste difendere e aspirare a fare i concorsi e lavorare come giustamente dite e come giusto che sia? Altro che "ecumenico" sar questione di dolcezza delle parole? Oppure sar proprio un sogno quello di dare pi consistenza al vostro senso critico e non prendervela a male soprattutto!
Posso dirlo? : scagliarsi su ci che si muove come fanno i cacciatori di oggi nella frenesia di sparare pallini o parole non neanche da dilettanti. Sia detto in amicizia naturalmente e senza offesa alcuna.
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Commento 6658 di sandro crivelli del 02/01/2009
da un commento
su:
http://www.splinder.com/myblog/
comment/list/19309226, commento n27
........ma ripeto molti noi potrebbero certificare situazioni simili in altrettante "culle della cultura", per intenderci non parliamo di comuni commissariati per mafia. ma della toscana, civile, onesta e laboriosa. qualcuno pu parlare della gara per lo stadio di siena, del concorso di idee per la piazza di arezzo.......
Su: http://www.comune.siena.it/main.asp?id=3710, l'esito della gara per l'affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva dello stadio di Siena. Affidatari i vincitori del concorso di progettazione.
Parebbe tutto ok, o no?
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Commento 6709 di Paolo Bettini del 08/01/2009
Ho spedito a tutti i colleghi della facolt di architettura di Pescara (dove insegno) e anche messo in homepage del mio sito (www.unich.it/progettistisidiventa) quanto segue:
A fine anno uno dei giovani ( nato nel 1965) architetti italiani pi in vista incappato, ahi lui, nelle maglie della giustizia. Si tratta di Marco Casamonti, professore ordinario a Genova, direttore di "Area", condirettore (con Portoghesi) di "Materia", titolare di ben cinque studi di architettura "Archea Associati" (http://www.archea.it/) a Firenze, Genova, Milano, Roma e Pechino, con oltre un centinaio di dipendenti. E' stato arrestato (vedi l'ordinanza di carcerazione del 10 dicembre (http://circolopasolini.splinder.com/post/19420344/E+mancano+sette+anni+...) ricca d'inequivocabili intercettazioni telefoniche) per una vicenda di gare truccate (da lui), che fornisce un istruttivo squarcio sulle modalit mafiose in cui si svolge gran parte della professione di architetto in Italia. Consiglio caldamente di visitare almeno il sito di antithesi (http://www.antithesi.info/testi/testo_2.asp?ID=557) con i relativi commenti dei lettori. Inoltre sarebbe oltremodo opportuno che sul caso Casamonti ogni Facolt di architettura italiana, l'In-arch, la PARC (se ancora esiste), gli Ordini professionali, ecc. organizzassero, che so, un convegno, un dibattito, una giornata di studio, magari una festa..., invitando perch no lo stesso Casamonti. Ma naturalmente non si far nulla: tutti zitti e mosca (modo di dire che pare venga da "non si sente volare una mosca").
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Commento 6715 di g.Rava del 08/01/2009
Signor Crivelli, quello che lei cita uno dei pochissimi concorsi in cui risulta premiato un progetto creativo e brillante, per di pi realizzato da giovani architetti.
Quale altra miglior fiaba divenuta realt si vorrebbe?
si potrebbe dire che:per far avvenire certi miracoli sarebbe necessario l'allineamento di tutti gli astri, ma si vogliono vedere per forza delledietrologie?
se proprio uno non avesse tempo (il tempo com' noto denaro, da dover guadagnare secondo opportunit), gli astri bisognerebbe allinearli di forza, per conto proprio...
bisognerebbe supporre di avere una commissione, s competente, ma debitamente di parte;
bisognerebbe supporre che vi fosse qualcuno attivo e assai a suo agio dietro le quinte, assai influente in quel determinato contesto, qualcuno che orientasse la gi di parte commissione e quegli altri enti locali potenzialmente determinanti (comune, sovrintendenza,....), verso prefissati candidati;
bisognerebbe supporre che quei bravi candidati progettisti soddisfacessero a pieno quell'assai esigente qualcuno, disposto, solo a tale condizione, a far loro da garante presso i suddetti enti e verso la commissione;
bisognerebbe supporre che quel qualcuno potesse contare su di un amico super partes in commissione.
Si potrebbe, insomma, osare dire che vi sia stata, anche qui, manipolazione, atta a favorire, anche qui, l'imposizione di un genio in erba?
Conclude giustamente Lazier:
..Ottenere commissioni barando, quindi, oltraggio al bene collettivo pi che alla giustizia privata.
una colpa grave, denunciare e condannare la quale giustifica ampiamente le risorse che una societ civile deve destinare al lavoro di chi ha il compito di giudicare cosa vale realizzare e cosa no.
Perch il giudizio sia efficace occorre nondimeno che i critici siano sinceri, onesti e preparati e che la competizione propedeutica alla realizzazione delle opere sia corretta e regolare.....
Ad altri la risposta, sig Crivelli.
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Commento 6720 di cino espi del 09/01/2009
ma perch non pensiamo che le commissioni siano formate da mebri estratti da rose di candidati ? se le commssioni saranno designate direttamente e con poche rotazioni non c' partita.
Occorre poi impedire il giochetto tra archistar una voltaperuno- insomma smettiamo di farci prendere in giro.
Guardate che anche la riforma dei concorsi univ tocca questo aspetto- con l'estraz dei commiss si tenta di impedire gli accordi.
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Commento 7480 di giovannella berni del 27/09/2009
Scopro in ritardo questa storia, ma con molto piacere.
Volevo sottolineare, per chi non fiorentino, che trattasi di un architetto molto malvoluto, esplicitamente perch scarsissimo in nuovo e in architettura, ma dotato di largo portafoglio per comprare un certo tipo di territorio, che evidentemente piace a chi compra e fa esistere quel terriorio. Della sua cattedra, non so, non ho notizie ed esperienze,
diciamo che nell'ambiente fiorentino a sud di Milano, direi che le dicerie dei colleghi sono che fino a qualche anno fa i grossi studi campavano in questo modo. Penso che occorrerebbe insistere nel realizzare modalit di trasparenza di concorsi e appalti, ma il problema inquietante che ancora non si capisce quanto il problema di base sia ancora rappresentato da giurie e commissioni che decidono per un vecchio nuovo, dovuto al fatto che sono scarsamente dotate di persone veramente abilitate al giudizio.....
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Commento 7781 di Luca Ugolini del 10/02/2010
Concordo che la principale "tragedia" qui narrata sia la valenza -affatto-etica con cui attualmente viene trattata l'architettura e chi la pratica.
E, poi, di quale architettura stiamo parlando? Di quella modaiola - e per ci "moderna" - reallizzata scimmiottando realt e contesti che poco hanno a che fare con le vere emergenze che abbiamo qui in Italia?
Il dubbio mi assale: quanti riropongono clich puramente formali e quanti invece s'interrogano su le questioni di metodo che poi hanno generato quelle opere?
Spesso cos si elude una delle principali problematiche della nostra attuale condizione: chi che ci protegge dalla mala-architettura, oggi?
....perch, oramai, la fanno quasi solo i nuovi palazzinari: ovvero i veri committenti dei professionisti ....ma chi difende pi gli interessi dell'utente finale (privato o pubblico che sia)?
Le riviste possono essere un bello specchietto per le allodole....soprattutto in un contesto abbastanza povero come quello accademico in Italia....anche qui lo scambio reciproco di favori...immagino ad alto contenuto scientifico!...imperversa.
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Commento 7782 di Yuri spalletti del 10/02/2010
Beh aspettiamo che l'inchiesta si concluda e poi che gli Ordini facciano il proprio dovere
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Commento 7783 di marco ferri del 11/02/2010
Gli Ordini devono fare il loro dovere si, e anche la magistratura. Ma spesso non c' bisogno di una sentenza o di un richiamo disciplinare per capire con chi si ha a che fare. E nel caso particolare leggedno le intercettazioni si delinea una figura chiara netta, che non ha bisogno a mio parere di "interpretazioni" e di quesiti aprendo dibattiti sul nulla. Le persone cos si chiamano in un unico modo.
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Commento 7786 di christofer giusti del 11/02/2010
La volpe perde il pelo ma non il vizio:
di questi ultimi giorni la notizia del presunto reato di corruzione commesso da bertolaso e vari altri, tra tenici e imprenditori, e desunta da varie e amene intercettazioni telefoniche coinvolgenti vari "traffici", di varia "natura" ( in una il Bertolaso pare volersi assicurare una "ripassata" con una gentildonzella di suo gradimento, in cambio dei suoi "favori")
Ma, la volpe in questione il nostro collega e "amico" (non per gli invidiosi o gli esclusi si intnde) Casamonti , il quale, di nuovo, forte del regime che dal 2008 in qua si reistallato, si fatto disinvoltamente intercettare in amena conversazione di malaffare col Bertolaso.
Il tema pare fossero gli appalti milionari alla Maddalena.........
Ma il pelo sarebbe bene coltivarselo nello stomaco, di modo da essere avezzi ai conati di vomito e perdere cos la capacit di distinguere il bene dal male......
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Commento 7787 di giannino cusano del 13/02/2010
Gli Ordini? Ma se l ha sede la Cupola , cosa ci si aspetta che facciano? Che sconfessino i propri affiliati tradendo s stessi? Sia chiaro: quando dico "affiliati" non mi rifersico indiscriminatamente a chi iscritto; dico solo che la Cupola ha il suo nocciolo infetto in una polpa viva che ne viene pian piano fagocitata. Gli Ordini vanno abrogati dal basso: con la scure, se necessario. Ma la vedo difficile. Il livello di corruzione e di degrado civile del paese ormai al di l di ogni immaginabile soglia. Il che significa che siamo pronti ad accettare supinamente qualsiasi avventura cieca e illusoriamente salvifica.
G.C:
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Commento 7788 di Renzo marrucci del 13/02/2010
Pensierino per Giannino...
Mentre il nostro Janni s'accalora contro il ponte che gli farebbe tanto bene alla salute ma...
cosa successo Giannino ? Ma sei proprio convinto anche te della loffia e archiloffia, arc(h)imatura e un p rafferma statica incrostata condizione dello stato degli ordini italiani e mi riferisco... a quelli degli architetti italiani che gli altri non li conosco ... In questa realt pavida ma che dico pavida... madornale! o se preferisci archipavida... occorrerebbe una disperata mossa in avanti e non indietro... a impantanarsi... come invece accade ! O forse non neanche possibile pensarla una mossa nella pietrificata essenza raggiunta ch si sbriciola tutto e allora... sal
viamo l'oracolo della sopravvivenza ???
Lo stagno fermo, macera e bolle e poi ribolle chiss in quali miasmi
si profonder o meglio si sprofonder... ma gi i nasi han perso sensi
bilit... siam diventati lentamente resistenti e la pelle s'indurisce come le papille... saranno i giovani a soffrire e a piangere amare conclusioni ma comunque interessante constatare che la gara tra gli architetti italiani, dall'una e l'altra parte, trionfa nella perseveranza del picco nulla...
Sar un pensiero d'ottimismo ?
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Commento 7789 di giannino cusano del 13/02/2010
Renzo, sono convinto da tempo che gli Ordini vadano abrogati. La vedo dura, ma ne sono convinto. Il resto di quelllo che hai scritto, bench vi colga come un flash, un barlume di vita, francamente non l'ho compreso nemmeno affidandomi ai lati pi captanti del mio pur pullulante inconscio :)
Ciao
G
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Commento 7790 di pietro pagliardini del 13/02/2010
Caro Cusano, io sono totalmente d'accordo con lei sugli Ordini.
Per, per natura, non riesco a leggere la storia (e neanche tanto la cronaca) sotto il profilo della corruzione, anche perch alla lunga pu portare verso strade pericolose.
Io vedo gli Ordini come espressione di una societ corporativa al cui vertice c' uno Stato invadente e pervasivo che soffoca, o almeno non incoraggia, ogni iniziativa proveniente dalla societ civile (termine abusato ma ci siamo capiti).
Molto Stato, molta corruzione. E gli ordini fanno parte di questo Stato (di cose).
Tacito diceva: Corruptissima respublica plurimae leges, cio uno Stato molto corrotto produce molte leggi.
Attualissima considerazione, ma vale anche al contrario: molte leggi (cio molto Stato,) creano corruzione. Lei, da radicale, sono certo che sar d'accordo con me e non apparterr a coloro che vogliono cambiare la debole natura umana.
Saluti
Pietro
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Commento 7793 di giannino cusano del 14/02/2010
Caro Pagliardini, certo che sono d'accordo. Il problema non "cambiare la natura umana": il punto conoscerla e tenerne conto attraverso poche leggi e chiare. Soprattutto, facendole rispettare: ognuno di noi onesto fino a quando non si comporta disonestamente e il platonismo per cui gli onesti devono governare non ha senso, dal mio punto di vista. Ha senso prevenire il pi possibile le occasioni di poteri non controllabili, dunque corruttibili.
Nemmeno io leggo la storia sotto il profilo della corruzione, ma le Corporazioni (e gli Ordini ne sono parte) sono poteri incontrollabili e incontrollati. Quando si formano le terne tra le quali scegliere poi chi deve andare in commissioni edilizie per pilotare appalti in cambio di incarichi, il diritto che va in crisi: non tutto cos, sia chiaro. Ma i punti caldi sono stati gestiti spesso in modo fraudolento. Lei provi a suggerire il sorteggio, e poi mi dica se viene adottato. Era cos persino per gli scrutatori elettorali. E allora: questi Ordini prenderanno provvedimenti? Si, se conviene loro dissociarsi da chi delinque, isolarlo per proteggere il sistema.
Denunciare la corruzione non moralismo pericoloso: indispensabile per capire le storture del paese. E purtroppo dai tempi di Bonomi e di Federconsorzi, per fare un solo esempio, le cose sono andate cos. Regole sbagliate fatte ad uso e consumo di un sistema corporativo che inevitabilmente si corormpe e corrompe. Queste cose le scrisse e denunci puntualmente uno dei miei maestri, Ernesto Rossi, che dopo il confino a Ventotene con Altiero Spinelli ed Eugenio Colorni, anche dopo il fascismo continu a fare entra ed esci in galera per averle denunciate. Tanto da scrivere un corposo e interessantissimo "Elogio della galera" edito da Laterza. Non leggere la storia sotto il profilo della corruzione: ma se il sistema tarato su questo uno che fa? Non lo dice?
Poche leggi e chiare: ma intanto, pi si invoca questo slogan sacrosanto, pi nei fatti si va nella direzione contraria. C' da chiedersi "come mai?", no?
Quando gli rimproveravano di essere pessimista, Leonardo Sciascia rispondeva "Non sono io pessimista: la realt, che pessima!" Chi riformer questo paese nei pochi punti caldi in cui ne ha bisogno, se pi quanto pi si parla di riforme tanto pi nei fatti si fanno controriforme?
La saluto
G.C:
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Commento 7795 di Renzo marrucci del 14/02/2010
Fossero solo molte leggi... Le molte leggi derivano, si motivano nelle precedenti leggi, per cambiare o per nascondere o per permettere o per
impedire... Un uso leggero e intenso per muovere le cose ai fini dei fini che la societ presenta rispetto ai gruppi di potere... Cio chi st al comando cerca di muovere secondo il senso che si muove, cio interes
si che se coincidono con la necessit un bel caso...
Quindi molte leggi ma leggi parziali e sbagliate... Il serpentone dove comincia? Da quando hanno capito che chi al governo il tempo non gli basta, cio mobile e cambia quello che pu e che gli conviene...
In questo contesto difficile muoversi, pensare... ed anche difficile vivere da quello che vedo in giro e capisco io ... Non voglio fare il pessimista ma anche l'ottimismo a vuoto mi stufa e da qualche volta fastidio...
Se la societ diventa sempre di pi un pastrocchio come fa a sviluppare la citt secondo criteri umani e sociali? Se il bene da raggiungere deviato nella sua concezione semplice e naturale quale lospirito con il quale unarchitettooggi esercita il suo mestiere ? Ogni mestiere un valore ed tale fin tanto che il valore ideale rimane... Lo stagno cio l'ambito sociale della cultura bolle e ribolle su se stessa ... come le leggi che attraversano iter incredibili per arrivare strozzate nella societ... come possiamo pensare di fare architettura e migliorare le citt ? Chi si salva da questo ribollire di fatica e di senso del denaro che diviene unico valore della vita ?
Spero di essere stato pi chiaro...
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Commento 7796 di christofer giusti del 14/02/2010
Le debolezze umane sig. Pagliardini?
poniamola allora in termini di architettura.
Ci che stato fatto alla Maddalena, per citare l'esempio che in questi gg va per la maggiore, ritiene che sia espressione di debolezza, corrotta e lasciva, decadenza, crisi ideale ed intellettuale, oppure secondo lei il tramite della corruzione, della , a pochi concessa, vicinanza a certe persone o enti, hanno dato effettivamente come frutto una architettura vera, onesta, etica e pregna di significato?
Deve l'architettura, per essere tale, costare tanto?
deve per forza esser fatta di gestualit, sfoggio di materiali pregiati e costosissimi (solo perch firmati da corrotti designer) oggetti, oppure no?
deve essere la manichea e superficiale imitazione degli aspetti pi epidermici dei maestri del "moderno" o c' dell'atro?
deve esser fatta solo dai paraculati figli di pap (Boeri, Casamonti), che per giunta si prestano volentiri a dare la proprio opera in mbiti loschi, o forse da altrove verrebbero dei messaggi diversi?
era la Maddalena il luogo dove l'architettura dovesse esprimersi?
architettura ci che si produce e si pone come facciata e espressione di corruttela, lucro di denaro (qulcuno ha scritto che su 350.000 euro, 60.000 sono il frutto di "gonfiaggio" dei conti)
nessuno nega che la natura dell'uomo abbia insite delle debolezze, ma, da architetti, bisogna sforzarsi di mantenere un'etica (peraltro auspicata molto ipocritamente dall'ordine stesso) oppure dobbiamo fingere che i reali "contenuti" dell'architettura risiedano nelle modaiole e puttane gestualit dei blasonati Boeri e Casamonti?
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Commento 7798 di giannino cusano del 16/02/2010
Non so se i designer italiani di successo sono corrotti, come suggerisce Giusti, o no. So che ogni giorno che passa le leggi in Italia sono sempre pi un optional, anche (non solo) perch troppe e confuse. E parto da cose piccole: queste elezioni regionali prossime venture, all'insegna della pi totale illegalit6 e spregio delle regole. A sinistra come a destra, nel PD come nel PdL. Le firme, per es.: per presentare liste, se non si gi in parlamento regionale, occorre raccogliere firme autenticate e certificate da pubblici ufficiali che siano sul posto. Il PD deve presentarle, perch 5 anni fa non c'era. Vi pare che abbia difficolt? Nessuna: piglia un po' di elenchi vari e "firma" a filo dritto in nome e per conto di ... poi firma anche per eventuali liste civiche e liste civetta. A volte, si fanno le candidature DOPO aver raccolto le firme: cosa illegale, perch i cittadini per legge devono sottoscrivere liste gi formate. Per Forza Italia e AN, quando c'erano, era lo stesso. E sar lo stesso per il PdL. Intanto, chi rispetta le leggi non ha nemmeno il supporto della pubblica (dis)informazione e deve spendere, oltre tutto, un mucchio di tempo per spiegare ai cittadini come mai sta chiedendo loro una firma.
A qualcuno viene in mente di cancellare questa legge inutile e infame? No: perch fa conodo eliminare sulla linea di partenza dei potenziali concorrenti scomodi attraverso l'illegalit e la concorrenza sleale. Ecco un esempio piccolo ma assai significativo: le leggi si fanno per fottere i pi deboli e "i fessi" che le rispettano. Il che significa: caro cittadino onesto, vuoi cavartela anche tu? Impara anche tu a non rispettare le leggi, allora: ecco come la corruzione dilaga. E questo discorso vale per l'abusivismo, i concorsi di idee e di architettura che non si fanno e se si fanno solo per fottere le idee, e cos via.
E non per parlare di politica: che ovunque ti giri trovi situazioni analoghe. Una ricerca condotta in sede UE ha documentato che tra i paesi europei l'Italia , nella percezione dei suoi cittadini, il paese pi corrotto d'Europa dopo la Grecia.
Ma allora: un miracolo che persone come Stefano Boeri, ottimo professionista a mio modo di vedere, riescano ancora a mettere ancora a segno qualche risultato, fino a priva contraria.
La situazione pericolosissima e noi viviamo e discetiamo tranquilli della crisi, di come ne usciremo ecc. , ma siamo ridotti peggio di Weimar. Quando dici cose del genere, ti danno della Cassandra, dell'esagerato. Salvo poi che subire tutto questo non tocchi proprio a quelli che fino al giorno prima ti accisavano di disfattismo e di pessimismo. E ne ho viste mica poche, di situazioni del genere, nella mia vita. Durante l'assedio del ghetto di Varsavia i pi colpevoli, a mio avviso, non furono tanto i nazisti, ma quelli che ai tavoli dei caff nelle piazze poco distanti continuavano indifferenti a ordinare ostriche e a brindare a chanmpagne, come se nulla stesse accadendo. Come se, una volta eliminate certe anomalie (=persone) la vita potesse tornare bella e felpata e da godere come prima. E lasciamo pure che crepino quegli altri, allora. Purch serva a tornare quanto prima alla normalit, a caviale, pellicce e champagne e purch non tocchi a noi. Salvo poi che il destino dei pochi non fa che prefigurare quello di tutti.
Sono anni che dico che l'aria in Italia mefitica. E in cambio, il rompicoglioni sei tu, non chi viola le leggi in modo sistematicxo. E sono anni che dico che prima o poi finir per chiedere ASILO POLITICO a un altro paese UE e che bisognerebbe essere in tanti. Non una boutade o un'esagerazione: in questo paese la democrazia commissariata da oltre mezzo secolo: un fatto non pi solo formale, ma ridotto ad apparenza. E oggi che sente la stessa necessit di asilo politico all'estero anche il mio amico Pannella con altri che se ne stanno convincendo, spero che si sar in molti e che la cosa abbia un qualche effetto su questo paese dormiente. Male che vada, si star in buona compagnia. Il Fascismo non mai morto, in Italia, e non necessariamente si chiama destra o va identificato con Berlusconi.
L'ignoto non deve far paura: deve spaventare il gi noto e l'abitudinario, specie quando le abitudini sono quelle, pessime, che tutti i giorni abbiamo sotto gli occhi.E non si fa assolutamente nulla!
G.
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Commento 7801 di giannino cusano del 16/02/2010
PS: tornando all'architettura, intendo solo dire che da noi non fa eccezione dall'andazzo generale. Chi conta si d delle regole ben sapendo che non potr o vorr rispettarle. Esattamente come quella delle firme per le liste elettorali.
Per fare un solo esempio, le regole della deontologia professionale dell'Ordine. Che imporrebbero, a tutela degli iscritti, la sospensione di persone come Casamonti indipendentemente dall'esito delle azioni giudiziarie. Perch? Semplice: perch c' pi di una sua chiara ed esplicita ammissione, conosciuta via intercettazioni telefoniche, di aver contribuito a falsare concorsi: violando cio il principio di libera concorrenza delle idee. E l'esito giudiziario della sua vicenda, come il giustizialismo, non c'entra nulla. C'entra un organo di garanzia che quando necessario non garantisce nulla e nessuno, in barba ai suoi stessi statuti che viola sistematicamente. Specie nei confronti di chi verosimilmente, paga bene perch lavora tanto: con i sistemi che sappiamo!
Ottima occasione, dunque, perch gli iscritti onesti e corretti si autosospendano, in mancanza del rispetto delle regole che l'Ordine (di Stato!) a chiacchiere si dato. Qualcuno, in quasi un anno e mezzo l'ha fatto ? O almeno ci ha pensato? Nessuno! Io non posso, perch con questa Corporazione non ho n voglio aver nulla da spartire. E prima o poi, previa autodenuncia all'autorit giudiziaria, inizier a firmare progetti a chiunque, con la dicitura in bella vista "GIANNINO CUSANO, NON ISCRITTO ALL'ORDINE DEGLI ARCHITETTI" , se pi avere efficacia: non ho la vocazione di Giordano Bruno o di Savonarola.
Ma di cosa ci si lamenta, se non ci si ribella con i fatti, invece che con lamenti e mugugni? Continuiamo ad andare ai sabati fascisti in camicia nera, giudicandoli delle buffonate e mugugnando malumori, solo perch non si campa senza? E con chi ce la pigliamo, poi, se non anzitutto con noi stessi?
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Commento 7802 di christofer del 16/02/2010
Sig. Cusano, essendo esattamente e coscientemente nella sua stessa posizione rispetto all'ordine, mi associo alla protesta ed anzi gi lo faccio con immaginabili difficolt lavorative (come se non bastassero quelle che gi normalmente ci sono).
Sono pronto ad andare in galera, visto che mi permetto di progettare solo in nome di un diploma di laurea conseguito con il massimo dei voti e, per giunta, anche con l'esame di abilitazione superato con facilit........
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Commento 7803 di giannino cusano del 16/02/2010
Bene, Giusti: le sono assai grato di questo suo intervento.
A ottobre del 1995 firmai come "direttore responsabile non iscritto all'albo dei giornalisti" un numero ad hoc di "Rivoluzione Liberale", un foglio A3 che, predenunciandomi asssieme a data, ora e luogo, iniziai a distribuire a Trastevere. Dopo un po' si presenta un signore e senza dire una parola tenta di prendermi tutti i giornali. Gli dico "Uno, se lo vuole: non tutti" e quello urlando e cercando di strapparmi tutto di mano:"MI DIA QUEI GIORNALI!". Gli urlo "COSA VUOLE, LEI? NE PRENDA UNO E BASTA!" e allora quello caccia un tesserino della Digos. Sono stato denunciato per diffusione di stampa clandestina e altre amenit del genere. Con me, anche il prof. Romano Scozzafava, docente di Statistica e Calcolo delle Probabilit all'Universit di Roma e uno dei massimi matematici italiani: anche lui aveva firmato il suo numero di Rivoluzione Liberale. Sto ancora aspettando il processo. Vorrei tanto che un Giudice mi levasse una curiosit: come mai la Costituzione garantisce a tutti i cittadini la libera espressione del pensiero attraverso la parola e lo scritto, e poi bisogna sottostare all'Albo dei Giornalisti persino per fare un giornalino di quartiere col ciclostile. Norma fascista, come l'Albo dei Giornalisti e gli Ordini, utile solo a controllare chi e cosa scrive, dato che anche un giornalino deve avere gi l'autorizzazione della Questura e chi scrive personalmente responsabile penalmente e civilmente di ci che scrive, indipendentemente dalla sua isrcizione all'Albo. Ma non ho avuto ancora l'onore e il piacere di un processo e temo che mai lo li avr.
Le dico questo per dirle che fu un buco nell'acqua e che si, va benissimo, sono pronto pure a finire dentro, ma bisogna fare in modo che la cosa colpisca nel segno e non venga sommersa dalla bambagia di regime Soprattutto, che faccia saltare contraddizioni dentro gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri. Ci penso spesso e faccio il possibile perch la cosa maturi nel migliore dei modi.
La ringrazio ancora :)
G.C.
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Commento 7804 di pietro pagliardini del 17/02/2010
Architetto Giusti, lei dice: "Deve l'architettura, per essere tale, costare tanto?
deve per forza esser fatta di gestualit, sfoggio di materiali pregiati e costosissimi (solo perch firmati da corrotti designer) oggetti, oppure no?" e mi invita a nozze: no, no , no. Solo che risponderei no anche se i designer fossero onesti.
A Cusano, che sulle elezioni ha perfettamente ragione dico, per quel che vale, che ieri ho dato la mia firma alla Lista Bonino-Pannella, come ho fatto tante altre volte, non perch poi li voter (neanche a parlarne oggi, anche se l'ho fatto in passato) ma perch la chance va comunque garantita, non dico a tutti (per motivi pratici) ma in base a regole uguali per tutti.
Saluti
Pietro
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Commento 7805 di renzo marrucci del 17/02/2010
Bravo Giannino! Io credo che la cosa importante sia parlarne e scriverne.
Farne cultura o contro cultura. Seguendo il filo della quotidianit. Le posizioni estreme consentono solo di essere messi fuori luogo e tempo... La crosta per essere buona deve avere una ferita da proteggere ... La crosta della societ attuale fine a se stessa...non una cosa sana...
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Commento 7815 di giannino cusano del 01/03/2010
Pagliardini ha scritto:
"ieri ho dato la mia firma alla Lista Bonino-Pannella, come ho fatto tante altre volte, non perch poi li voter (neanche a parlarne oggi, anche se l'ho fatto in passato) ma perch la chance va comunque garantita, non dico a tutti (per motivi pratici) ma in base a regole uguali per tutti."
ed , volrairianamente, lo spirito giusto: si consente ad altri di concorrere e a ciascuno di avere una possibilit di scelta in pi. Si pu firmare una lista anche solo per votarle contro: pi che legittimo. Ma, appunto, per votarle contro bisogna che si presenti.
Il solito, annoso problema degli autenticatori: attualmente oltre 200000 + 100000 persone autorizzabili dai Sindaci = 300000 (trecentomila). Eppure spesso si sono dichiarati non disponibili, magari perch aderenti ad altri partiti.
Come sia, negli anni '90' in Basilicata offrii pubblicamente e molto volentieri tavolo e autenticatore, di cui disponevo, a tutte le liste che avevano problemi di Cancelliere. Qualcuno se ne avvalse. E non immaginavo che la cosa rimbalzasse fin sui TG nazionali, ma and proprio cos.
A curare il proprio orticello minando nottetempo quello del proprio vicino c' il rischio, una mattina o l'altra, di saltare tutti per aria ... :)
La ringrazio,
G.C.
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Commento 7816 di giannino cusano del 01/03/2010
X Renzo
Parlare e scrivere, "fare cultura", a me non basta. Dal mio punto di vista riflettere assiame serve ad agire mettendo a fuoco linee d'azione efficaci: non sempre ci si riesce ed occorre esserne umilmente consapevoli. Decenni di pagine, spesso di altissimo livello, per trattare per esempio la "Questione meridionale" sono state utili e importantissime, da Giustino Fortunato ad Antonio Gramsci a Manlio Rossi Doria, Francesco Saverio Nitti e all'ottimo Francesco Compagna, per citarne pochissimi. Ma qual il punto in cui il pensiero diventa azione? Come lo si innesca? Molti, specie liberali eretici, hanno riflettuto sui rapporti fra politica cultura. Ma ora di dire che la politica (nel senso nobile, non quella partitica) E' cultura e viceversa, o finiremo sommersi dalle idee e scollati dal mondo.
Carlo Rosselli, avendo compreso che occorreva combattere Franco per indebolire Hitler e Mussolini, e dopo aver fatto opera di persuasione, part per la Spagna con la Colonna Italiana di Giustizia e Libert. Non attese certo il placet da Mosca, come invece decero i partiti repubblicano, socialista, comunista. Cosa che avvenne molto tempo dopo e secondo le convenienze del Cremlino. Part e basta..
Benedetto Croce ha scritto un bellissimo libro: "La storia come pensiero e come azione". Andrebbe studiato fin dalle scuole medie. Quando pensiero e azione giungono a coincidere pienamente, il che raro, storia e poesia combaciano. E questo particolarmente vero per la cosiddetta "urbatettura".
Ma a mio avviso in Italia siamo ormai a mezza via tra la Repubblica di Weimar e qualcosa d'altro che non (o)so immaginare.
"Tutta la nostra giovinezza abbiamo gettato nella lotta senza badare a rinunce per riconquistare la libert perduta" disse, appena eletto Presidente della Repubblica, Sandro Pertini.
E oggi?
Ciao,
G.C.
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Commento 7817 di Renzo marrucci del 02/03/2010
Fare cultura non vuol dire parlare o scrivere a vuoto e non vuol dire divagare e non vuol dire fare sfoggio di un sapere fine a se stesso ma oserei dire che " fare cultura" non ripetizione del nulla o reiterazione della forma . Dire quello che si pensa costituisce una buona semplifi
cazione della realt e soprattutto aiuta a riportare il confronto sui conte
nuti... in parole semplici aiuta a divulgare la realt a e non ha eluderla.
Cultura una parola giovane e organica...
Credo che abbia una grande forza di innescare una operazione di grande aiuto per chi voglia comprendere la realt e dare il proprio contributo a migliorarla.
Poi ad ognuno la propria disponibilit e libert di azione morale e di altra natura. Capire per esempio che fare cultura non solo organizzare mostre sfilando quadri dai musei secondo i circuiti tradizionali espositivi
ad uso dei soliti stregoni spendendo enormi somme di denaro pubblico
e lasciare le periferie allo stato della condizione attuale. Fare cultura soprattutto agire nella societ secondo i benefici della partecipazione alla bellezza e esercitare l'uso della bellezza per elevare la vivibilit della citt. Non esibizione per speciali palati di primarie opere facendo riferimento ad un settore della societ. Generare dalla vita e non dalle cantine dei musei... La vita presente l'oggetto primario della cultura come esercizio critico della realt... volto a capire dove sono gli errori e dove sono le malversazioni e dove sono le incompatibilit che rendono difficili le aspettative di vita e di speranza nel futuro. Alla ricerca di un ottimismo che reale fiducia nella vita e non illusione pubblicitaria sulle idee e coercizione della speranza. La speranza deve essere restituita alla vita e alla societ e non vedo un'altra possibilit utile per rigenerarne la materia se non il ricorso alla scaturente flagrante reale condizione della vita e dei suoi contenuti espressivi.
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Commento 7818 di Renzo marrucci del 10/03/2010
Scrivere fare cultura o controcultura che poi fare cultura in antitesi non implica lo stare in poltrona e avvitarsi in riflessioni narcisistiche o barbo barocche annaffiate da litri di vino e piattini di salame puro o piccante...
secondo il gusto... Anche cos, ma per me, e non solo per me... vuol dire essere e sentire, vivere tra persone e magari offrire esempio con la propria realt senza ricorrere a vari o diversi trombini o trombette. Offrirsi personalmente autenticamente e si pu solo migliorare e talvolta anche sparire dalla circolazione dei vivi. Non vedo e non capisco come potreb
be essere diversamente ! Senza ripari e semiripari e senza paura dei propri limiti... dura... ma c' da crederci davvero!
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