P R I M A P A G I N A
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Ultimi Articoli
Architettura (lezioni 16-20)
di Sandro Lazier
- 27/10/2020
Il 'pensiero unico', in architettura, non una novit. Appartiene alla storia del mondo dai tempi dellantica Roma ed ha percorso tutta l'arte classica fino alla fine dell'ottocento.
Lo 'stile internazionale', come la nostra cultura profonda, ha origine nella Grecia antica e, se si escludono le pause medievali e le rivoluzioni delle avanguardie del primo novecento, arrivato ai nostri giorni dove, pare, ancora non abbia intenzione di fermarsi.
Pressoch tutti i palazzi del potere in giro per il mondo, infatti, sono, tutto sommato, in stile neoclassico. Soprattutto quelli pi autoritari.
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Architettura (lezioni 11-15)
di Sandro Lazier
- 17/9/2020
Lezione numero 11
Siamo un paese orgoglioso della propria storia, bench in maggioranza sia storia di poveracci macellati in guerra dalla vanit di principi, re e tiranni. Siamo un paese che ha paura di perdere la propria identit (in maggioranza figli di poveracci macellati da principi, re e tiranni) che, da quando dice daverla persa, nei popoli che l'hanno persa, non ha meravigliosamente pi conosciuto una guerra cruenta.
Il nostro problema, quindi, quello di cambiare identit, non quello di conservarla, perch la nostra identit violenta, sporca, infetta, cinica e malata.
Il nostro problema quello di liberarci della galera della memoria e costruire un uomo nuovo, sano, libero, senza storia, perch ognuno deve essere padrone ed autore del proprio destino, in barba ai pedigrees di tutte le razze e religioni. E questo lo si fa cominciando da dove si abita, sfidando il futuro, inseguendo il presente in tutte le sue possibilit, ripudiando il linguaggio formalizzato della tradizione e di questa accettando solo le sue meravigliose bestemmie.
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Senza vergogna
di Sandro Lazier
- 4/8/2020
Genova, 3 agosto 2020.
Impressionante. Senza vergogna.
- Costruire un ponte è un gesto di pace.
Vero, così come demolirlo è un gesto di guerra.
C'era il ponte caro Renzo, ed era un grande capolavoro, e tu l'hai lasciato demolire per costruire uno squallido viadotto. I ponti sono un'altra cosa e tu lo sai bene. Se tu avessi veramente pensato quello che stai dicendo ti saresti impegnato di più e non ti saresti fermato alla retorica a buon mercato con cui hai piazzato il tuo cadavere vecchio di centanni, farcito di retorica da quattro soldi. ...(continua)
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Architettura (lezioni 1-10)
di Sandro Lazier
- 27/7/2020
La chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori di Francesco Borromini, iniziata nel 1642, mai finita per mancanza di fondi, aperta al pubblico nel 1655, rappresenta, secondo il mio parere, un concreto antenato della modernit nei suoi aspetti pi attuali e sofisticati. Un esempio di architettura capace di contestare la pi alta forma di suggestione architettonica fin dai tempi antichi: la simmetria. Questo edificio, nella sua parte pubblica esposta, con lo svuotamento della partitura centrale riesce a demolire completamente il senso della simmetria, che pretenderebbe invece un crescendo, sia fisico che formale, che dai lati dovrebbe procedere verso un centro enfatico, in questo modo celebrando lunit delledificio e la sua conseguente potenza comunicativa. Invece ledificio, che risulta spezzato e raddoppiato, pretende una lettura in movimento e continuamente attratta dal rimando al lato fratello che, in questo modo e grazie alle differenze delle aperture e dei riferimenti, perde ogni forma di gemellanza richiesta dalla rigida visione simmetrica qui sfacciatamente negata. Il portale dingresso la vittima sacrificale di una centralit ridotta a comparsa.
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Pandemia e paraculismo
di Sandro Lazier
- 6/5/2020
Una delle prime conseguenze tangibili del corona virus riscontrabile nell'immediato incremento del carico burocratico, ovviamente sempre a spese del solito babbeo che ha deciso di lavorare in questo paese di santi (non praticanti), navigatori (web) e poeti (della gabella).
Chi non avesse idea di cosa vuol dire oggi decidere, per esempio, di aggiustare casa, sappia che la sua bizzarra idea metter in moto una quantit di personaggi "certificatori" tale che, solo per la carta che non verr mai letta e per linchiostro necessario per produrre un copia incolla di proporzioni ciclopiche, varr un considerevole pezzo di PIL, rubato ad investimenti pi produttivi, e una pari quantit di Co2 per trasportare inutilmente le truppe della burocrazia da una parte all'altra dei confini nazionali.
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Scuola, riviste e potere
di Sandro Lazier
- 19/3/2020
Recentemente ho pubblicato, in occasione della morte di Vittorio Gregotti, un breve testo del quale ho ricevuto elogi ma anche rimproveri per la crudezza del giudizio, ritenuto inopportuno in occasione della sua morte. Ovviamente, provo per lui partecipazione e sincera compassione, cos come la provo umanamente per qualsiasi mio simile che giunga alla fine dei suoi giorni, perdipi nel bel mezzo di unepidemia. Ancora ovviamente, non credo che sarebbe un gesto leale e onesto, nutrendo per lo stesso pochissima stima professionale, celebrarne ipocritamente la fama, il potere e la gloria. ...(continua)
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Bruno Zevi e la didattica che non c
di Sandro Lazier
- 1/3/2020
Credo che, oggi, a ventanni dalla morte, Bruno Zevi sarebbe sicuramente stupito della sua attualit, ma soprattutto dellinattualit della condizione dellarchitettura di questo paese che ultimamente vede sparire capolavori dellintelligenza per essere sostituiti con la mediocrit pi comune e banale.
Inizio la riflessione, molto immodestamente, riprendendo un commento scritto di recente sul mio profilo Facebook:
1998. Scrissi una lettera a Bruno Zevi. Allora la posta pi veloce si chiamava Fax. Il prof. Zevi li adorava e io, ogni tanto, ne approfittavo per divagare un po tra le mie crisi esistenziali. Quella volta, preso dalla retorica filantropica della professione, feci una dichiarazione damore allumanit intera. La risposta fu tassativa: stai lontano da questa razza dannata.
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Le Vele di Scampia
di Sandro Lazier
- 25/2/2020
Dove sta la particolarit delle Vele di Scampia, in particolare nel senso della loro demolizione?
Sta in buona parte nei suoi fondamentali di progetto e nella loro genesi e ispirazione ideale e ideologica.
Il modello case popolari proposto per le Vele sulla spianata di Scampia nella sua tecnologia complessiva collocato in un impianto urbanistico che stato notoriamente un omaggio al movimento partigiano d'Italia contro il regime degli anni Venti e Trenta del Novecento. Non un caso infatti, le strade che permettono lo scorrere del traffico automobilistico attorno alle Vele portano con s i nomi e i cognomi di personaggi storici che hanno contribuito alla Resistenza italiana, nonch i nomi con cui si ricordano gli eventi storici per questo movimento. E pi ci si avvicina alle strutture pi eloquente e significativo il ricordo di quegli anni, di cui, la sua massima espressione proprio il lungo, circolare Viale della Resistenza.
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Autarchia comacina
di Sandro Lazier
- 15/2/2020
Non voglio assolutamente entrare nellagone della politica di trincea, ma in quella della politica come sintesi ed espressione massima della civilt, lo voglio eccome.
Diceva Bruno Zevi: L'architettura il termometro e la cartina di tornasole della giustizia e della libert radicate in un consorzio sociale.
Questa una ragione forte, che responsabilizza enormemente chi si occupa di trasformare lambiente, perch ne fa una pagina su cui scrivere il proprio grado di civilt collettivo, la propria tacca evolutiva. Gli errori urbanistici, e in questa definizione comprendo anche e soprattutto quelli architettonici - perch senza architettura non c urbanistica, ma senza urbanistica ci pu essere architettura - sono sicuramente gli errori politici pi gravi che qualunque pubblica amministrazione pu incontrare. Questo non vale solo per i soldi buttati malamente o inutilmente - i soldi vanno e vengono - ma per il danno generazionale che si procura alla cittadinanza.
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Rocca Brancaleone: serve un architetto
di Sandro Lazier
- 2/2/2020
Fresca fresca di settimana ci arriva notizia della boutade che vedete nellimmagine qui sopra.
Si tratta dei lavori di 'valorizzazione' della Rocca Brancaleone, quattrocentesca fortezza ravennate utilizzata come luogo pubblico. Un rudere importante ed imponente, che fu salvato dallabbandono e dal decadimento quando fu acquistato, nel 1965, dal comune di Ravenna e successivamente riadattato con restauri e rimaneggiamenti, fino alla destinazione attuale ad uso di giardino e teatro allaperto.
Ora si sarebbe deciso di coprire il grande spazio centrale dove attualmente c il teatro con una sorta di telarium, alla maniera dei romani, sostenuto perimetralmente da impalcature in ferro che dovrebbero ricordare le fattezze originali dellintero edificio. ...(continua)
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