ULTIMI 50 ARTICOLI
Architettura (lezioni 16-20)
di Sandro Lazier
- 27/10/2020
Il 'pensiero unico', in architettura, non una novit. Appartiene alla storia del mondo dai tempi dellantica Roma ed ha percorso tutta l'arte classica fino alla fine dell'ottocento.
Lo 'stile internazionale', come la nostra cultura profonda, ha origine nella Grecia antica e, se si escludono le pause medievali e le rivoluzioni delle avanguardie del primo novecento, arrivato ai nostri giorni dove, pare, ancora non abbia intenzione di fermarsi.
Pressoch tutti i palazzi del potere in giro per il mondo, infatti, sono, tutto sommato, in stile neoclassico. Soprattutto quelli pi autoritari.
...(continua)
Architettura (lezioni 11-15)
di Sandro Lazier
- 17/9/2020
Lezione numero 11
Siamo un paese orgoglioso della propria storia, bench in maggioranza sia storia di poveracci macellati in guerra dalla vanit di principi, re e tiranni. Siamo un paese che ha paura di perdere la propria identit (in maggioranza figli di poveracci macellati da principi, re e tiranni) che, da quando dice daverla persa, nei popoli che l'hanno persa, non ha meravigliosamente pi conosciuto una guerra cruenta.
Il nostro problema, quindi, quello di cambiare identit, non quello di conservarla, perch la nostra identit violenta, sporca, infetta, cinica e malata.
Il nostro problema quello di liberarci della galera della memoria e costruire un uomo nuovo, sano, libero, senza storia, perch ognuno deve essere padrone ed autore del proprio destino, in barba ai pedigrees di tutte le razze e religioni. E questo lo si fa cominciando da dove si abita, sfidando il futuro, inseguendo il presente in tutte le sue possibilit, ripudiando il linguaggio formalizzato della tradizione e di questa accettando solo le sue meravigliose bestemmie.
...(continua)
Senza vergogna
di Sandro Lazier
- 4/8/2020
Genova, 3 agosto 2020.
Impressionante. Senza vergogna.
- Costruire un ponte è un gesto di pace.
Vero, così come demolirlo è un gesto di guerra.
C'era il ponte caro Renzo, ed era un grande capolavoro, e tu l'hai lasciato demolire per costruire uno squallido viadotto. I ponti sono un'altra cosa e tu lo sai bene. Se tu avessi veramente pensato quello che stai dicendo ti saresti impegnato di più e non ti saresti fermato alla retorica a buon mercato con cui hai piazzato il tuo cadavere vecchio di centanni, farcito di retorica da quattro soldi....(continua)
Architettura (lezioni 1-10)
di Sandro Lazier
- 27/7/2020
La chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori di Francesco Borromini, iniziata nel 1642, mai finita per mancanza di fondi, aperta al pubblico nel 1655, rappresenta, secondo il mio parere, un concreto antenato della modernit nei suoi aspetti pi attuali e sofisticati. Un esempio di architettura capace di contestare la pi alta forma di suggestione architettonica fin dai tempi antichi: la simmetria. Questo edificio, nella sua parte pubblica esposta, con lo svuotamento della partitura centrale riesce a demolire completamente il senso della simmetria, che pretenderebbe invece un crescendo, sia fisico che formale, che dai lati dovrebbe procedere verso un centro enfatico, in questo modo celebrando lunit delledificio e la sua conseguente potenza comunicativa. Invece ledificio, che risulta spezzato e raddoppiato, pretende una lettura in movimento e continuamente attratta dal rimando al lato fratello che, in questo modo e grazie alle differenze delle aperture e dei riferimenti, perde ogni forma di gemellanza richiesta dalla rigida visione simmetrica qui sfacciatamente negata. Il portale dingresso la vittima sacrificale di una centralit ridotta a comparsa.
...(continua)
Pandemia e paraculismo
di Sandro Lazier
- 6/5/2020
Una delle prime conseguenze tangibili del corona virus riscontrabile nell'immediato incremento del carico burocratico, ovviamente sempre a spese del solito babbeo che ha deciso di lavorare in questo paese di santi (non praticanti), navigatori (web) e poeti (della gabella).
Chi non avesse idea di cosa vuol dire oggi decidere, per esempio, di aggiustare casa, sappia che la sua bizzarra idea metter in moto una quantit di personaggi "certificatori" tale che, solo per la carta che non verr mai letta e per linchiostro necessario per produrre un copia incolla di proporzioni ciclopiche, varr un considerevole pezzo di PIL, rubato ad investimenti pi produttivi, e una pari quantit di Co2 per trasportare inutilmente le truppe della burocrazia da una parte all'altra dei confini nazionali.
...(continua)
Scuola, riviste e potere
di Sandro Lazier
- 19/3/2020
Recentemente ho pubblicato, in occasione della morte di Vittorio Gregotti, un breve testo del quale ho ricevuto elogi ma anche rimproveri per la crudezza del giudizio, ritenuto inopportuno in occasione della sua morte. Ovviamente, provo per lui partecipazione e sincera compassione, cos come la provo umanamente per qualsiasi mio simile che giunga alla fine dei suoi giorni, perdipi nel bel mezzo di unepidemia. Ancora ovviamente, non credo che sarebbe un gesto leale e onesto, nutrendo per lo stesso pochissima stima professionale, celebrarne ipocritamente la fama, il potere e la gloria. ...(continua)
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Bruno Zevi e la didattica che non c
di Sandro Lazier
- 1/3/2020
Credo che, oggi, a ventanni dalla morte, Bruno Zevi sarebbe sicuramente stupito della sua attualit, ma soprattutto dellinattualit della condizione dellarchitettura di questo paese che ultimamente vede sparire capolavori dellintelligenza per essere sostituiti con la mediocrit pi comune e banale.
Inizio la riflessione, molto immodestamente, riprendendo un commento scritto di recente sul mio profilo Facebook:
1998. Scrissi una lettera a Bruno Zevi. Allora la posta pi veloce si chiamava Fax. Il prof. Zevi li adorava e io, ogni tanto, ne approfittavo per divagare un po tra le mie crisi esistenziali. Quella volta, preso dalla retorica filantropica della professione, feci una dichiarazione damore allumanit intera. La risposta fu tassativa: stai lontano da questa razza dannata.
...(continua)
Le Vele di Scampia
di Sandro Lazier
- 25/2/2020
Dove sta la particolarit delle Vele di Scampia, in particolare nel senso della loro demolizione?
Sta in buona parte nei suoi fondamentali di progetto e nella loro genesi e ispirazione ideale e ideologica.
Il modello case popolari proposto per le Vele sulla spianata di Scampia nella sua tecnologia complessiva collocato in un impianto urbanistico che stato notoriamente un omaggio al movimento partigiano d'Italia contro il regime degli anni Venti e Trenta del Novecento. Non un caso infatti, le strade che permettono lo scorrere del traffico automobilistico attorno alle Vele portano con s i nomi e i cognomi di personaggi storici che hanno contribuito alla Resistenza italiana, nonch i nomi con cui si ricordano gli eventi storici per questo movimento. E pi ci si avvicina alle strutture pi eloquente e significativo il ricordo di quegli anni, di cui, la sua massima espressione proprio il lungo, circolare Viale della Resistenza.
...(continua)
Autarchia comacina
di Sandro Lazier
- 15/2/2020
Non voglio assolutamente entrare nellagone della politica di trincea, ma in quella della politica come sintesi ed espressione massima della civilt, lo voglio eccome.
Diceva Bruno Zevi: L'architettura il termometro e la cartina di tornasole della giustizia e della libert radicate in un consorzio sociale.
Questa una ragione forte, che responsabilizza enormemente chi si occupa di trasformare lambiente, perch ne fa una pagina su cui scrivere il proprio grado di civilt collettivo, la propria tacca evolutiva. Gli errori urbanistici, e in questa definizione comprendo anche e soprattutto quelli architettonici - perch senza architettura non c urbanistica, ma senza urbanistica ci pu essere architettura - sono sicuramente gli errori politici pi gravi che qualunque pubblica amministrazione pu incontrare. Questo non vale solo per i soldi buttati malamente o inutilmente - i soldi vanno e vengono - ma per il danno generazionale che si procura alla cittadinanza.
...(continua)
Rocca Brancaleone: serve un architetto
di Sandro Lazier
- 2/2/2020
Fresca fresca di settimana ci arriva notizia della boutade che vedete nellimmagine qui sopra.
Si tratta dei lavori di 'valorizzazione' della Rocca Brancaleone, quattrocentesca fortezza ravennate utilizzata come luogo pubblico. Un rudere importante ed imponente, che fu salvato dallabbandono e dal decadimento quando fu acquistato, nel 1965, dal comune di Ravenna e successivamente riadattato con restauri e rimaneggiamenti, fino alla destinazione attuale ad uso di giardino e teatro allaperto.
Ora si sarebbe deciso di coprire il grande spazio centrale dove attualmente c il teatro con una sorta di telarium, alla maniera dei romani, sostenuto perimetralmente da impalcature in ferro che dovrebbero ricordare le fattezze originali dellintero edificio....(continua)
Una legge per l'architettura
di Sandro Lazier
- 2/1/2020
Questo edificio un progetto di Stephane Malka. Si trova a Parigi, sui bordi della Senna.
Qualcuno, credo un paio di anni fa, defin questo genere di interventi urbani architettura parassita, intendendo con questo termine, non molto generoso, unarchitettura che nasce e vive sopra unaltra, in modo e forma del tutto autonomi, ma utilizzandone le risorse.
Diciamo subito che la storia dellarchitettura ci offre una moltitudine di esempi che corrispondono a questo tipo di descrizione: sopraelevazioni, accostamenti e rimaneggiamenti sono vicende consuete nelle nostra citt storiche. In questo caso, evitando il riferimento al nome che , dovendo trattare una tipologia urbanistica probabilmente lascia molto spazio alla interpretazione, metterei laccento sul modo e la possibilit di poter realizzare anche nel nostro paese interventi del genere.
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Finisce anche il 2019
di Sandro Lazier
- 27/12/2019
Finisce anche il 2019, per noi italiani abbastanza povero di novit. Addirittura negativo se pensiamo che una delle pi importanti, la vicenda di Genova Polcevera, sar ricordata per quello che abbiamo perduto e non per quello che abbiamo acquistato.
Nel panorama internazionale la situazione cambia, ma senza grandi sorprese.
Il National Museum of Qatar di Jean Nouvel, una rosa del deserto nel deserto, un pleonasmo architettonico, ha preso le facili prime pagine di molte riviste, ma non credo abbia condizionato pi di tanto la riflessione architettonica pi attenta. Da Nouvel, star indiscussa, ci si aspetterebbe qualcosa di meno scontato della fedele riproduzione d'una curiosit geologica.
...(continua)
La palestra di Nibionno
di Sandro Lazier
- 22/12/2019
Ladeguamento antisismico e lefficientamento energetico sono le nuove parole dordine nel mondo delle costruzioni. La qual cosa ammirevole e auspicabile per gli enormi benefici che questa nuova sensibilit promuove, sia dal punto di vista climatico che economico. Mezzo paese sarebbe da rifare, con criteri tecnologici pi attenti, procurando in tal modo lavoro per i prossimi trentanni. Mancano le risorse, si sente dire. La verit che, se una parte del mare di denaro impiegato per salvare il sistema finanziario fosse stato investito in un progetto generale di riqualificazione edilizia, si sarebbe creato benessere e ricchezza in modo concreto e tangibile, probabilmente evitando la disaffezione della popolazione verso le istituzioni, con la conseguente deriva morale e politica che stiamo vivendo. Un paese civile e moderno ha necessit di strutture e infrastrutture adeguate, semplicemente perch si vedono....(continua)
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Progetto Kalhesa
di Massimo Pica Ciamarra
- 21/12/2019
Quando si discetta sulle metodologie di progetto, sulle premesse e sequenze delle sue fasi, si inseguono modelli perfetti, definizioni precise, distinzioni di compiti e ruoli. Si sa, il ragionamento teorico complesso, insegue semplificazioni, le nega, intreccia rimandi. A chi ambisce avvicinarsi alla "scienza delle progettazioni" da tempo consiglio tre volumi Edizioni Seat - si, proprio la casa editrice degli elenchi telefonici distribuiti capillarmente ogni inizio di autunno - pubblicati anni addietro in edizione troppo ristretta e pressoch sconosciuta nella collana "Comunicare l'Architettura" diretta da Bruno Zevi con Carmine Benincasa: "Venti monumenti"; "Venti complessi edilizi", "Venti spazi aperti". ...(continua)
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Siamo alla frutta
di Sandro Lazier
- 9/12/2019
Scrive Federico Giannini su Finestre sullarte a proposito di Comedian, la banana attaccata a un muro con nastro adesivo che Maurizio Cattelan ha presentato ad Art Basel Miami Beach:
Comedian qualcosa di pi: intanto, unopera che trasmette dei contenuti, anche se non ci si vuol credere e anche se si vuol far finta che non dica alcunch solo perch, in fin dei conti, stiamo parlando duna banana appesa a un muro. Sarebbe interessante scoprire chi sia stato il primo ad affermare quellimmane bestialit secondo cui larte non dovrebbe aver bisogno di spiegazioni: chi pu dire di entrare agli Uffizi e di capire opere come il Tondo Doni di Michelangelo, la Madonna delle Arpie di Andrea del Sarto o la Venere di Urbino di Tiziano senza aver necessit di qualcuno che le illustri? Rievocando DAnnunzio, che cos la critica darte se non larte di godere larte? E Cattelan ci ha offerto nientaltro che unopera di cui tutti possiamo letteralmente godere. Eventualmente anche senza vederla dal vivo."...(continua)
Bruno Zevi su Lara-Vinca Masini su Riccardo Morandi
di Sandro Lazier
- 8/10/2019
Vi ripropongo questo pezzo scritto da Bruno Zevi nel 1974 su Cronache di Architettura, rubrica tenuta dal 1955 sul settimanale L'Espresso.
Zevi vi cita un libro di Lara-Vinca Masini sulle opere di Riccardo Morandi.
Mi sembra doveroso riproporre questi tre maestri, ai quali la mia formazione e la mia esperienza professionale devono parecchio, in un momento nel quale la memoria del loro tempo migliore sembra essere infamata dalla volgarit della cronaca....(continua)
Oltraggio a Terragni
di Attilio Terragni
- 6/10/2019
Riceviamo da Attilio Terragni questa lettera nella quale si denuncia la cattiva gestione, da parte del comune di Como, del restauro dell'asilo Sant'Elia di Giuseppe Terragni.
Non possiamo ch'esser solidali con la difesa d'un patrimonio mondiale dell'architettura e della cultura del novecento, invitando tutti i lettori a prender posizione sottoscrivendo l'appello per la sospensione dei lavori e la rielaborazione d'un progetto degno del prestigio e dell'importanza dell'opera.
...(continua)
Boeri a Genova
di Sandro Lazier
- 5/10/2019
Ai tempi miei
dell'universit, per essere architetti bisognava spacciarsi per
sociologi: il problema da risolvere, prima d'essere quello
architettonico, aveva da essere quello umano. Il che sicuramente dava
un certo lustro intellettuale alla figura dell'architetto, ma la
scioglieva inesorabilmente nella melassa pedante della filosofia da
salotto. Iniziava cos la deriva storicista che, ignorando le
conquiste pi intelligenti della ricerca architettonica dei tanti
maestri italiani del dopoguerra, i quali costruivano molto e
parlavano poco, s'infilava nella retorica dei disegnini e delle
citazioni dotte, infine finendo cadavere dentro la pedanteria dei
sepolcri rossiani.
...(continua)
Momumenti, Daverio e il cemento armato
di Sandro Lazier
- 15/8/2019
In un recente programma televisivo in cui si ricordava il ponte Morandi di Genova ad un anno dal crollo di una torre, Philippe Daverio, noto curatore di programmi televisivi sull'arte, si avventurava in una stravagante critica dell'architettura contemporanea, di cui evidentemente non dev'essere granch esperto, nella quale sosteneva che l'utilizzo rilevante del cemento armato avrebbe di fatto estromesso la medesima da una concezione monumentale (nel significato preciso del termine) dell'architettura, in quanto incapace di durata e pertanto indegna di conservazione. Come se la firmitas, la robustezza insieme alla capacit di perdurare nel tempo, fosse principio capitale anche del movimento moderno. ...(continua)
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Storia (5)
di Sandro Lazier
- 16/7/2019
C' stato un periodo abbastanza lungo della nostra recente storia nel quale il pensiero stato cos debole d'aver perso il senso del ridicolo.
il periodo che per gli storici va sotto il nome di Postmoderno, che dalla met degli anni settanta del novecento, periodo in cui il filosofo francese Jean-Franois Lyotard concepisce e pubblica La condition postmoderne, si trascina fino oltre la fine del secolo.
L'esito finale di questo melodramma, grave ma non serio, lo stiamo vivendo nella situazione politica e morale attuali, che non provano nemmeno la vergogna della propria disumanit.
...(continua)
Attualit e simmetria in Terragni
di Sandro Lazier
- 10/6/2019
Le periferie secondo l'artista Eugenio Tibaldi
di Sandro Lazier
- 30/5/2019
Riprendo un testo che ho recentemente pubblicato su AL-BA(vaglio), un nuovo blog d'interesse locale di cui sono amministratore, dal titolo " Eugenio Tibaldi: l'artista albese pi importante oggi ". Il tema che questo artista sviluppa nelle sue ricerche, quasi ventennali, riguarda da vicino il mondo dell'architettura, in particolare in un momento in cui sono in atto stravolgimenti politici e sociali che puntano il dito contro le periferie e l'abbandono lasciato alle stesse.
Questo che segue il testo completo....(continua)
Brucia il tetto di Notre Dame a Parigi
di Sandro Lazier
- 17/4/2019
(Nell'immagine, Notre Dame nel 1840 circa, prima del restauro di Viollet-le-Duc)
Vanno a fuoco guglia e tetto della cattedrale di Notre Dame a Parigi.
Va a fuoco parte d'un monumento di grandissimo valore storico, simbolico, sentimentale, narrativo. Sul valore artistico, invece, nutro parecchie perplessit.
La parte incendiata e distrutta fa parte del progetto di restauro che Viollet-le-Duc attu nella met del milleottocento.
"La grande cattedrale, allora come oggi, era il simbolo di Parigi. Ma dopo le spoliazioni della Rivoluzione era diventata il terreno di battaglia di continui atti vandalici e cadeva letteralmente a pezzi. Per celare il degrado allo sguardo dei fedeli e dei cittadini si arriv a coprire le pareti della navata con le bandiere che la Grand Arme riport trionfante dalla battaglia di Austerlitz, orgoglio della nazione e momento pi alto dellet napoleonica. Si form, tra le polemiche, un movimento di opinione che propose di abbattere la struttura....(continua)
Da Buckminster Fuller a Ratti
di Sandro Lazier
- 20/3/2019
Richard Buckminster Fuller, nellesposizione universale e internazionale di Montral del 1967 stupiva il mondo con una grande cupola geodetica in acciaio e vetro.
Per larchitettura erano anni di grande fecondit creativa e loccasione delle fiere universali proseguiva il percorso di ricerca e sperimentazione iniziato da pi dun secolo con la prima esposizione di Londra del 1851 e la costruzione del Crystal Palace, opera dellarchitetto Joseph Paxton.
Nel 1889 la sperimentazione prosegu con laudace torre di ferro di Alexandre Gustave Eiffel a Parigi, che avrebbe dovuto essere abbattuta, nei ventanni successivi, in seguito ad un accordo tra i costruttori e la comunit parigina intollerante verso lingombrante invenzione....(continua)
Siamo in alto mare
di Sandro Lazier
- 19/3/2019
Siamo in alto mare espressione metaforica per dire che il nostro paese sta affondando. Lo dimostrano, oltre i numeri delleconomia e della finanza, anche alcuni freschi eventi architettonici: il viadotto di Renzo Piano a Genova, di dichiarata ispirazione navale, e i tre scafi capovolti sul tetto del padiglione Italia di Dubaj 2020. Due progetti sulla cui dicotomia enfasi/risultato progettuale conviene riflettere....(continua)
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A proposito di conservazione
di Sandro Lazier
- 7/2/2019
I recenti conflitti tra architetti e storici dellarte in relazione agli interventi su beni storici rilevanti ripropone il tema della conservazione dei monumenti. Un tema che ha attraversato buona parte del secolo scorso e che sembrava ultimamente abbandonato in un conciliante compromesso nel segno dellindeterminatezza. Senonch gli eventi, che sono indifferenti alle insofferenze degli umani, si ripresentano con le loro questioni ad ogni occasione in cui la vita li chiama in causa.
Cercare di fare chiarezza per riprendere un dialogo con la ragioni pi pertinenti e attuali appare quindi necessario oltrech utile....(continua)
Sui concorsi di architettura
di Sandro Lazier
- 24/1/2019
I recenti avvenimenti che hanno visto, di fatto, invalidare un regolare concorso darchitettura ci costringono a ragionare, pi che sulla giustezza, sulla efficacia dello strumento concorsuale in un paese dal forte spirito conservativo nel quale vincoli dogni genere e grado sostengono larbitrio di pochi censori.
Intanto, cominciamo col dire che i concorsi sono regolati dal codice degli appalti, di cui lultima modifica risale al 30 dicembre 2018. Quindi un codice attualissimo.
In questa legge, nello spirito di promuovere la qualit dei beni e dei servizi forniti alla pubblica amministrazione, viene chiaramente specificata la nozione di concorso di progettazione e di idee, al capo VI che qui trovate in estratto.
...(continua)
In architettura la perfezione non esiste
di Sandro Lazier
- 19/1/2019
La vicenda ferrarese ci dice della condizione profondamente borghese e conformista di quella che dovrebbe essere la parte migliore del paese. Parlo di quella parte che sta comodamente seduta sul proprio sedere nei posti che contano, per prestigio o popolarit, con l'appoggio di tanti sprovveduti che li guardano come tutori della ciccia culturale di questa pingue ma triste nazione. E lo sono, infatti, ma di quella cultura ingessata di cui sono diventati i fossili, incapaci di qualsiasi azione che non sia la citazione o lincensamento, dentro lintruglio del tradizionalismo pi ordinario e scontato.
Tutto ci che ha pi di centanni, in questo paese di bocca buona, viene digerito grazie agli enzimi della retorica storicista pi pittoresca, cominciando nelle scuole primarie dove i nomi degli eroi e dei salvatori della patria sono studiati pi per legittimare le lapidi delle vie cittadine che per onest verso le vicende che li hanno coinvolti.
...(continua)
Labics - Palazzo dei Diamanti
di Sandro Lazier
- 9/1/2019
Finisce lanno con le urla di Vittorio Sgarbi: linverosimile, incredibile, intervento di allargamento del palazzo, in perfetto contrasto con i principi basilari di tutela del patrimonio mondiale dellumanit dichiarati dallUnesco. I barbari, a Ferrara, non li ferma neppure lUnesco.
Oggetto della schizofrenia il progetto dei nuovi lavori per il Palazzo dei Diamanti di Ferrara affidato allo studio Labics di Roma dopo un regolare concorso.
Del progetto vorrei parlare dopo.
Prima intendo esporre le varie tesi che sostengono, da un lato, una petizione in atto per impedirne la realizzazione; dallaltro le risposte di chi il progetto lha voluto e le ragioni che lo sostengono.
...(continua)
Per unidea universale dellarchitettura
di Sandro Lazier
- 5/1/2019
In questi anni ho pi volte cercato le ragioni di quello che considero il terreno di coltura della deriva reazionaria che ha portato il paese ad uno dei punti politici pi bassi della sua storia.
Ho scritto pi volte di quanto larchitettura reazionaria degli ultimi 30 anni abbia di fatto contribuito a negare, soprattutto nel nostro paese, ogni interferenza capace di cambiare le abitudini profondamente borghesi dellarchitettura. Uso il termine borghese nella sua etimologia classica, che comprende in particolare la capacit di chi, intellettualmente, ha sempre combattuto la condizione di cui egli pare essere inesorabilmente schiavo; combattuto a parole poich nei fatti la sua condizione abitativa e i suoi giudizi sono stati e restano profondamente conformisti. ...(continua)
Auguri A.D. 2019
di Sandro Lazier
- 27/12/2018
Anche il 2018 giunge al termine.
Un anno che marca la decade dallinizio della crisi finanziaria ed economica che ha colpito il mondo intero, riducendolo nella condizione di crisi politica attuale.
Forse grave come quella che nel 1929 port al disastro dei regimi fascisti e nazisti, questa crisi stata certamente pi lunga e logorante. Un logorio che, anno dopo anno, ha eroso persino i principi su cui sono nati gli stati liberali.
Gli intellettuali, anche questa volta, non hanno saputo capire il pericolo che le banali situazioni di disagio conseguenti la carenza di risorse possono produrre, lasciando scoperto il fronte pi fragile ma ritenuto pi scontatamente sicuro e acquisito: quello delle classi popolari; che per numero rappresentano la massa che pu decidere in democrazia, sulle cui istanze si sono formate storicamente le democrazie moderne.
...(continua)
Requiem per Genova,
e forse per tutto il paese
di Sandro Lazier
- 19/12/2018
14 agosto 2018, ore 11,36.
Crolla una parte d'un caposaldo dellingegneria italiana, il ponte Morandi di Genova. Non solo un ponte, ma un capolavoro dingegneria riconosciuto in tutto il mondo. Un raro evento architettonico, e ce ne sono pochi, che qualificano e nobilitano una parte di mondo che, senza, passerebbe inosservata. Tutti, dico tutti, passando su quel ponte hanno avuto la misura di quanto grande e alta pu essere la dimensione umana.
28 agosto 2018.
Sono passati 14 giorni. Un tizio dello studio di Renzo Piano viene fotografato con un plastico sottobraccio mentre varca la porta della Regione Liguria. Il senatore architetto Piano intende donare il progetto di un nuovo ponte, definito in tutti i dettagli, maquette compresa. Probabilmente, la torre del ponte non era ancora del tutto crollata che al senatore era gi arrivata lispirazione del nuovo progetto: un viadotto.
...(continua)
Morandi per noi
di Sandro Lazier
- 18/9/2018
Alla met degli anni settanta, come tutti i giovani che avevano compiuto i diciottanni (diciottanni volevano dire patente di guida) feci visita per la prima volta al Salone dellautomobile di Torino.
Nellimportante spazio del palazzo delle esposizioni, un grande edificio razionalista progettato nel 38 da Ettore Sottsass senior in collaborazione con Pier Luigi Nervi, e successivamente ampliato in occasione del centenario dellunit dItalia, entrai nel salone sotterraneo di Riccardo Morandi. Ne fui rapito. Credo al punto che, come me molti altri giovani, se hanno in mente un futuro ancora incerto, in luoghi come questo possono trovare le risposte e le conferme di cui hanno disperata necessit.
...(continua)
Centro/periferia: il grande gelo
di Vincenzo Ariu
- 2/8/2018
Abstract
La dialettica tra il centro della citt (il foro, la piazza medievale) e il suo intorno sempre stata, per le societ occidentali, in continuo mutamento: intere parti di citt, nel divenire storico, si sono sviluppavate per i bisogni dei cittadini facoltosi per poi repentinamente essere abbandonati dagli stessi, quando le masse popolari, alla parti di citt, nelle quali gli emarginati del passato sono sostituiti dagli esclusi di oggi. Il tentativo ricerca di condizioni migliori, ne aumentavano la densit e con essa il degrado. Nel novecento, dopo i tentativi di riordino dellurbanistica ottocentesca, la contrapposizione tra centro e periferia ha, nella nuova dimensione metropolitana, congelato di decentramento di alcune Istituzioni, come asseriva Aldo Rossi, per provocarne la rinascita, non stato efficace....(continua)
In der Strafkolonie
di Ugo Rosa
- 2/8/2018
Nellarchitettura di Carlo Scarpa custodito, in vitro, il dramma dellesporre e tutta la sua ambiguit.
Ogni opera darte concepita per lombra, ne ha desiderio e vocazione; vuole rimanere celata, lasciarsi sfiorare solo da un raggio di luna che la riveli parzialmente e con parsimonia estrema.
Tanto pi si vota al silenzio quanto pi certi suoi fortuiti artefici proclamano di volere esprimere qualcosa (o, peggio ancora, esprimersi).
Esporla la violenza pi atroce cui la si possa sottoporre e il museo la raffinata camera di tortura che luomo ha concepito per praticare in tutta comodit, e spesso a pagamento, lo stupro.
...(continua)
Je te veux
(per Loos)
di Ugo Rosa
- 2/4/2018
Come scrive Kierkegaard: alla base della certezza del passato v questa incertezza che lo caratterizza nello stesso modo dellavvenire, questa possibilit da cui il passato non potrebbe mai risultare con necessit (Briciole di filosofia) e ogni storico (ma anche ogni critico, ammesso che si possa essere una cosa senza laltra) scommette, su questo, la sua stessa esistenza.
Se il passato fosse dato una volta per tutte non ci sarebbe storia n critica possibile....(continua)
Spazi incompresi e spazi incomprensibili
Letture e considerazioni sulle strategie di ri-generazione urbana in corso ad Atene
di Andrea Bulleri
- 31/3/2018
Lo sviluppo disordinato di Atene ha generato nel tempo un incredibile continnum edilizio, privo di spazi verdi e ricreativi. Nelleccessiva densificazione urbana, la proliferazione di numerosi ambiti interstiziali minuti e improbabili ha ribadito una ostinata propensione alla vita allaperto, tipica della capitale greca, mortificata dallinvadenza del traffico veicolare. La piazze, i balconi e i marciapiedi raccontano tante microstorie imperfette: isole di strade incrociate; logge strette e profonde; sentieri occupati da mercatini improvvisati. Sono tutti esempi di volenterosa incompiutezza spaziale che rivendicano unaspirazione inespressa e irraggiungibile. Lassenza di luoghi pubblici un limite strutturale del tessuto urbano ateniese riconducibile alla moderna espansione post-bellica, manifestata da un processo meccanico di ripetizione tipologica dellunico modello residenziale, la polykatoikia (palazzina per appartamenti). Durante tale periodo la popolazione urbana pi che raddoppiata, raggiungendo, alla fine degli anni 70, il tetto massimo di 4 milioni (lattuale ordine di grandezza). Lattenzione rivolta alla mera soddisfazione della domanda residenziale ha fatto emergere fenomeni di discontinuit ed eterogeneit ambientale, marginalizzando nel tempo lazione sulle qualit spaziali degli spazi aperti....(continua)
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Storie di un Atene Moderna:
la facciata mutilata
di Andrea Bulleri
- 30/3/2018
Il legame fra Atene e il mare ha contraddistinto la formazione e lidentit storica della capitale greca fin dalle sue origini mitologiche (tramandate nelle gesta di Teseo e di suo padre Egeo). Lintuizione politica di Temistocle fece di Atene una potenza mercantile egemone nel Mediterraneo, decretando labbandono dellantico porto del Faliro per il Pireo; la creazione di una doppia centralit, polarizzata sullAcropoli e lArsenale (V sec. a.C.), indirizzer limpianto della citt antica determinandone le fortune nel periodo del suo massimo sviluppo.
La sua rinascita urbana nel XIX sec., come capitale del nuovo stato greco, riproporr intatta la vocazione marinara: lapertura della Leoforos Syngrou, nel 1883, ri-orienter gli equilibri su Faliro e Glyfada. La strada, lunga 6 km, collega la citt al mare attraverso un lungo rettifilo, disteso tra il tempio di Zeus Olimpio e la baia del Faliro; evidentemente il suo ideatore, il banchiere e filantropo Andreas Syngros, amava i collegamenti diretti e le scorciatoie (non a caso ricordato per il suo significativo contributo alla realizzazione del canale di Corinto)....(continua)
Tra faccia e facciata,
lo studio Doxiadis a Atene
di Andrea Bulleri
- 27/3/2018
Alan Colquhoun, in un articolo del 2005, delinea il concetto di facciata manifesto Die Fassade als Manifest , nella disamina critica di un tema sensibile e controverso: il ruolo della facciata nel Moderno. Riferendosi a Le Corbusier, il critico cita architetture come la villa a Garches, il padiglione dellEsprit Noveau e ledificio per lEsercito della salvezza a Parigi; esempi nei quali la facciata torna a rivestire unimportanza estetica e simbolica nellespressione di un programma, una dichiarazione architettonica che recupera anche il potenziale rappresentativo tradizionale (contestato invece dalle coeve correnti De Stijl e Neue Sachlichkeit)....(continua)
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A Norcia luomo fatto per il sabato
di Sandro Lazier
- 21/3/2018
In questi giorni a Norcia, colpita dal recente terremoto, stata sequestrata unarchitettura dello studio Boeri di Milano, finanziata con donazioni private, perch, per la Procura di Spoleto, non disponeva delle scartoffie necessarie alla sua autorizzazione. Ne seguito tutto un dibattito nel quale gli schieramenti, a favore e contro, hanno indagato e messo sotto esame ogni dettaglio sia giuridico che urbanistico, compreso quello edile motivato da chi chiede, pare in modo dirimente, se ledificio sia smontabile o meno....(continua)
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Gillo Dorfles (1910-2018)
di Gianni Marcarino
- 18/3/2018
Si è spento Gillo Dorfles. Se ne è andato ai primi di marzo nella sua casa di Milano.
Critico darte e artista era nato nel 1910 a Trieste, ancora cittadino dellimpero asburgico.
Dopo una laurea in medicina decise di occuparsi del mondo che più lo interessava , il mondo dellarte, fondando con altri artisti il MAC, Movimento per lArte Concreta. Fu anche tra in fondatori, nel 1956, di ADI, Associazione per il Disegno Industriale, tuttora ente essenziale per diffondere la cultura del progetto contemporaneo. Rifiutando il ruolo di storico dellarte, vestì con decisione i panni del critico, attraverso una acuta analisi estetica e culturale della modernità e una ricca produzione letteraria....(continua)
OcchioPinOcchio
di Ugo Rosa
- 8/1/2018
La pubblicit sarebbe un po incongrua in un mondo che non fosse visibile: se si potesse rimanere non visti e lontano dagli sguardi le nostre difficolt sarebbero differenti da quelle che sonoVenite a vedere linvito pubblico pi generalizzato...il mondo visibile, una volta iniziata lesperienza visiva, prende possesso di tutta lesistenza.
F. J.E. Woobridge, Saggio sulla natura...(continua)
RendeR-Vous
di Antonio Mastrogiacomo
- 5/1/2018
Trovare confinate nello spazio di un plastico le fermate della metro dell'arte di Napoli musealizza l'esperienza quotidiana cristallizzandola in scala: un palcoscenico senza attori che brilla della sua chirurgica geometria attende i visitatori del museo MAXXI, da sempre teso alla valorizzazione delle architetture. Ben altro spessore si addice a quelle rappresentazioni digitali, di per s riproducibili, che vanno sotto il nome di render. Se dovessi azzardare la proporzione su cui si gioca il contributo che segue direi che plastico : museo = render : web. Capirete bene dunque che il pubblico di questa traduzione digitale si aspetta qualcosa da quello che vede in maniera diversa che non con il semplice plastico - dove la staticità suggerisce il movimento dell'immaginazione....(continua)
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Piccolo Manifesto per il 2018
di Sandro Lazier
- 25/12/2017
La Cultura
Negli ultimi trentanni, uno dei maggiori aspetti che hanno influenzato pressoch tutto il mondo accademico riguarda la rivalutazione delle culture e lesaltazione delle loro diversit, senza nessuna distinzione di merito. La filosofia ermeneutica prima, e quella post moderna seguente, hanno di fatto cancellato la possibilit di conoscere e perseguire un solo sistema di valori, legittimando il relativismo fino alla falsificazione della realt. Questo ha prodotto la rivalutazione del localismo, del regionalismo, dei nazionalismi e di altre cose poco nobili a cui stiamo assistendo in tutto l'occidente....(continua)
Intervista a Davide Vargas,
architetto de Laltra citt
di Ambra Benvenuto
- 24/12/2017
Laltra citt [guida sentimentale di Napoli] (tullio pironti, 2017) lultimo libro di Davide Vargas che conclude la trilogia dedicata ai luoghi parlanti le tappe precedenti sono Racconti di qui (2009), Racconti di architettura (2012).
Considerato che per il letterato-architetto il tratto non esclude o sostituisce un testo, il libro giustamente arricchito di molti disegni colorati - ora chiarificatori, ora evocativi. Laltra citt configura la possibilit di leggere finalmente un testo su Napoli in cui poter trovare tracce da seguire dalla Sanit alla Mostra dOltremare; da Banksy a Lamont Young - e riflessioni che non cadono mai nei clich che quasi sempre accompagnano scritti sulle realt campane....(continua)
Deformazione culturale
di Sandro Lazier
- 8/12/2017
Nellanno scolastico 1967/68 frequentavo le scuole superiori di Aosta. Quali, sono un fatto mio privato: mi sono deformato culturalmente da solo e intendo mantenere incontaminato questo privilegio.
Provenivo da tre anni di collegio, passati dai Salesiani di Torino in via Medail. Tre anni scanditi da premi finali e medaglie per meriti di studio e disciplina. Il terzo anno, addirittura, fui premiato dallex allievo Oscar Luigi Scalfaro e, questo, per converso, avrei dovuto capire essere un segno di predestinazione dinsofferenza verso le Istituzioni. Dopo quel premio, infatti, mi chiesero darruolarmi tra i Salesiani, ma rifiutai.
...(continua)
Merchants National Bank
(1914)
di Ugo Rosa
- 25/11/2017
Che cos un predecessore?
Il trionfo dellinesistenza.
Un tenue, lontanissimo bagliore che viene salutato e valutato, come la stella cometa, solo in funzione di ci che annuncia.
Svolto quel compito, puramente introduttivo, non gli resta che sparire.
Per il predecessore la massima Form follows function, di cui Louis Sullivan, autore di questopera, fece il suo motto, assume il tono del sarcasmo.
La funzione infatti, cannibalizza in lui la forma e la riduce a un teschio rinsecchito.
Frank Lloyd Wright lo sapeva e coron il proprio mito definendo Sullivan Mein Lieber Meister. Lo releg in tal modo, con la perfidia di cui era maestro, nel sottoscala dei predecessori e, dopo averlo fottuto professionalmente in vita (gli sottraeva dolosamente i clienti) lo fott definitivamente post mortem.
...(continua)
Passaggi di riconversione simbolica:
il caso di piazza Skanderbeg a Tirana
di Andrea Bulleri
- 22/11/2017
La recente inaugurazione di Piazza Skanderbeg a Tirana riconfigurata secondo il progetto dello studio belga 51N4E propone la rivisitazione contemporanea di un tema urbano prettamente ottocentesco: lallestimento di una piazza nazionale, baricentro e fulcro spaziale di una citt certamente monocentrica. Ladozione di tale modello rimanda, per associazione mentale, alla formazione dei moderni stati europei, ad una filosofia urbana ricca di riferimenti identitari caratterizzati da una rigida fissit celebrativa ad impianti immutabili e spesso immutati nella loro consequenziale costruzione retorica (ancor oggi mantenuti come testimonianze storiche e luoghi simbolo dellunit nazionale)....(continua)
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MM
di Bobo Pernettaz
- 21/11/2017
Arrivo a Pistoia, splendida citt baipassata dai flussi turistici, e prendo possesso della mia porzione di b&b; che si affaccia sulla raccolta piazza della Sala e mi fiondo alla mostra M.M.
Con quattro salti mi inerpico sulla scalinata ma una garbata assistente mi conduce in biglietteria. Pago scontato causa et... SIGH!
Col fiatone affronto le undici sale che compongono la mostra. Rimango affascinato dall'eleganza delle forme e dai "gridi" inespressi dei cavalli che si contorcono trascinati al suolo.
Inebetito da tanta bellezza, quasi stordito, mi accorgo a visita iniziata della presenza di opere antiche, etrusche, ecctt e ospitate Manz, ecctt....(continua)
Cartella L - sezione museo
di Antonio Mastrogiacomo
- 20/11/2017
Una definizione accogliente di museo sembra potere essere rintracciata nella cartella L dei Passages di Walter Benjamin - quando li inserisce tra le case di sogno della collettivit "Case di sogno della collettivit: passages, giardini dinverno, panorami, fabbriche, musei delle cere, casin, stazioni. [L 1, 3]."
La storicit della gestione della macchina museale mostra infatti il progressivo coinvolgimento delle masse nella gestione delle opere. La nostra costituzione, ad esempio, inscrive tra i principi fondamentali l'art. 9 per dedicare alla voce paesaggio e patrimonio storico e artistico della Nazione l'azione della tutela; proprio su questa leva legislativa, si pu leggere nella categoria della moda il rapporto di adeguamento della tutela al capitolo voce di bilancio....(continua)