Didascalia palermitana
di Domenico Cogliandro
- 11/1/2011
Didascalia la parte non dialogica di un testo teatrale, oppure la breve descrizione posta accanto a un'immagine. Se limmagine non ha bisogno di didascalia pu voler dire che essa stessa didascalica, cio si descrive da sola oppure, per esteso, dialoga con chi la vede pur non potendo parlare. La citt Palermo, mandamento Tribunali, piazzetta Cattolica gi crocevia di traffici urbani: infatti la via Paternostro qui incrocia una lunga arteria che univa piazza Marina con il mercato dei Lattarini.
Questa immagine con tanti dettagli (che non descrivo, descrivendosi da sola) io ritengo didascalica, come il ceci nest pas une pipe di Magritte. In quel caso il calligramma disfatto denunciava lopera darte, qui ci sono, invece, le quinte laterali, il fondale e la scena. Al di qua, una umanit di passaggio: cittadini, turisti, passanti, iterativi, curiosi e distratti; stranieri, italiani, immigrati, migranti, periferici e limitrofi; impiegati, disoccupati, benestanti, nullatenenti, onesti e disonesti; pensieri, idee, sguardi, percezioni, commenti e interiezioni.
La citt non esiste senza che qualcuno la racconti, una citt
non descritta come se non ci fosse. Palermo teatro, romanzo,
fotografia e film; favola, poesia, nota e appendice, e molto altro. Ma se dico
s bella e perduta commento quello che penso,
non i versi di Temistocle Solera. Ognuno la veda come vuole, ma una immagine,
nellimmediato, vale pi di unidea. Limmagine rimane
impressa, lidea ha bisogno di un respiro pi lungo. Lidea
educa, limmagine racconta: e a me non piace dover parlare di questa citt
come di un luogo fatto a pezzi dai suoi abitanti.
(Domenico Cogliandro - 11/1/2011)
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