Torna alla PrimaPagina

Altri articoli recenti
articoli

Commenti
Ci sono 4 commenti relativi a questo articolo

Commento 7766 di flavio Casgnola del 25/01/2010


Concordo in pieno e, con riferimento al Piano Casa, segnalo che si deciso che: "Sar possibile lampliamento delle abitazioni mono e bifamiliari, ma anche la demolizione e ricostruzione di fabbricati non idonei sul piano della sicurezza e degli standard igienico-sanitari, situati al di fuori dei centri storici." Miopia tecnico-politica quando, invece, appunto, proprio nei centri storici poteva avere un qualche senso la demolizione e ricostruzione. Sono infatti convinto che in molti casi "sedicenti" interventi di consolidamento siano tali solo nel senso che consolidano le "cattive coscienze".

Tutti i commenti di flavio Casgnola

 

Commento 7767 di Leandro Janni del 28/01/2010


Lennesimo crollo in un centro storico siciliano ha determinato la tragica morte di due bambine. Favara un centro interno dellagrigentino, di 35mila abitanti, con il record di imprese edili, in Italia (ben 900 imprese!), rispetto al numero di abitanti. Un luogo come tanti delle nostre aree interne, cresciuto senza regole e senza limiti al di fuori dei propri confini storici; un tasso altissimo di abusivismo edilizio.
E la dimostrazione di un Paese che, nonostante le ripetute tragedie (Abruzzo e Messina solo negli ultimi mesi), resta incapace di prevenzione, di rispetto delle regole, di tutela del proprio patrimonio storico e urbanistico e quindi incapace di difendere la vita dei propri cittadini. Ancora una volta una tragedia annunciata, in un Sud che paga una inesorabile e scriteriata sopraffazione degli interessi privati sul bene pubblico. Sono le conseguenze della mancata programmazione e gestione del territorio, che ancora vede, nel 2010, lassenza di strumenti di pianificazione urbanistica, cos come spesso manca una pur minima politica di salvaguardia del patrimonio storico e ambientale.
Restano inascoltati i ripetuti appelli del Presidente della Repubblica Napolitano sulla necessit di emergenti azioni di prevenzione per evitare tragedie come quelle che nellultimo anno hanno colpito il nostro Paese.
Mentre in taluni casi vengono create ad arte situazioni di emergenza fittizia finalizzate alloccupazione dei pi importanti siti culturali da parte di commissari di nomina politica, laddove questa emergenza non solo reale ma drammatica, gli organi di governo sono colpevolmente assenti.
Serve una verifica immediata degli strumenti di ricognizione: cartografia del rischio in primis, analisi della situazione idrogeologica. Di quali strumenti dispongono attualmente gli organi di governo? E a che livello di aggiornamento e di affidabilit risultano tali strumenti? Serve lo stanziamento immediato di adeguate risorse economico-finanziarie per una mappatura del territorio, con le gradazioni di rischio sismico, idrogeologico e sullo stato delledificato. Vedremo.




Tutti i commenti di Leandro Janni

 

Commento 7780 di Renzo MARRUCCI del 02/02/2010


A Ferrara
Sar questione di coccodrilli? Certo, l'immagine procura una certa suggestione, ma credo che sia una questione di mentalit collettiva pi che mai... Chi manda avanti i crostosi coccodrilli (per usare l'immagine di Ferrara)? Sar il fato oppure un certo tipo di lavoro o di interessi, di cultura o che altro? La chiave nella mancanza di senso della collettivit che prevale e quindi prevale tutto il resto... Ci che fa diventare la cultura una idea anzich no e via dicendo... Il rapporto con la societ friabile come lo sono le montagne che franano addosso alle citt, seppellendo intere famiglie nella comune speranza dello speriamo che non succeda mai e dello speriamo che non succeda pi... Si va avanti cos e cos vanno avanti i nostri e vostri politici... i nostri ei vostri uomini di cultura nelle loro posizioni originali e individuali. Siamo un popolo animato da un forte senso della speranza e allora si risorge da ogni misfatto e da ogni realt in un modo o nell'altro mi pare, con la stessa flemma dei cosiddetti poveri coccodrilli che quando perdono la giornata (la preda) si ritirano sulla sponda con santa pazienza, in attesa... Questi antichi animali hanno la giornata dura, cercano di campare anche nell'equilibrio generale della forza della natura o della societ ... Se invece noi vogliamo pensare in modo pi civile, allora ci tocca dire, per esempio, che la materia edilizia non un modo per trovare denaro ma una condizione per migliorare la vita dell'uomo e fargli assumere il meno possibile atteggiamenti pi o meno tribali.
Ci tocca dire che in Italia si odiano i Centri Storici e allora si lasciano franare sotto gli occhi di tutti gli edifici che andrebbero tenuti sotto responsabile controllo . E' un odio che viene camuffato con il sorriso dell amore, cio si dice che il centro storico bellissimo e che con il paesaggio una ricchezza... il bel paese ecc... ma non si fa nulla per tutto ci che viene ritenuto una risorsa da decenni e pi, anzi si continua a fare leggi e regolamenti che ne abusano e ne ritorcono le qualit... oppure si effettuano falsi protezionismi e si lasciano deperire le potenzialit , nella tutela pi ottusa e nella pi grigia salvaguardia, favorendo l'esodo e con esso la progressiva decadenza fino a morte sicura. Ci tocca dire che questo accade oggi in Italia, sia da destra che da sinistra e in Sicilia in un modo e in Toscana in un altro, come in Veneto e in tante altre storiche e affascinanti regioni. Tutto ci mentre i nostri baldi ministeri, sempre sullattenti, non capiscono la realt in cui operano senza nulla di chiaro e serio per recepirne i problemi. Non possiamo evitare di dire che pi che si va avanti le leggi della tutela si fanno pi ingarbugliate e peggiorano con tanta nostalgia delle origini. Sono passati i ministri, ma nulla o poco pi di poco cambiato se non nella burocrazia formale di gattopardesca memoria.
E allora speriamo, non rimane che continuare a sperare, cercando di evitare o mettere sotto tutela il coccodrillo, o stando il meno possibile sulla sponda dove vive e cercando anche di sapere se la giornata gli andata bene, in modo da mantenere la pelle come minimo, auspicabilmente viva
Renzo Marrucci

Tutti i commenti di Renzo MARRUCCI

 

Commento 7812 di renzo marrucci del 24/02/2010


Piacerebbe sapere Il prof. dr. Antonino Saggio della Sapienza di Roma quale contributo vuole portare alla gi consistente confusione italiana con il suo blog sulla pagina di antithesi. Impermeabile e autonomo si concede alla visione senza contraddittorio forse per timore di ricevere delle critiche ? Oppure cos sicuro delle approvazioni ? Oppure puro narcisimo intellettuale o roba simile... sia detto per necessit di capire come mai ci si protende per immagini autocelebrando un vizio gi molto consistente in giro e senza uso della parola quando in realt ce ne sarebbe almeno in parte bisogno...

Tutti i commenti di renzo marrucci

 

[Torna su]
[Torna alla PrimaPagina]