Apprezzo di molto il pezzo, e credo fermamente che oltre i problemi disquisiti ci sia un altro, ulteriore, punto che v toccato:
vi una immane difficolt nel giudicare (intendo come insegnanti, soprattutto i nostri baroni) un lavoro che non appartenga ad una qualche scuola per poterlo paragonare, anche solo inconsciamente, a qualcosa di gi realizzato, ed per questo che, a mio avviso, la creativit subisce tradimenti continui.
Non reputo cos delicato ragionare esclusivamente sulla forma, dato che la funzione obbligatoria, per una porta o ci si passa o troppo stretta, una sedia o comoda o dopo un poco ci alza perch fa male la schiena, chi non in grado di capire ci non dovrebbe progettare, e che la forma corrisponda o no alla funzione mi sembra una argomentazione obsoleta, da vecchia accademia.
Ma del resto questo sono le nostre universit.
Commento 11276 di Massimiliano ercolani
del 25/08/2012
relativo all'articolo La confusione delle forme nelle scuole di architet
di Sandro Lazier
Apprezzo di molto il pezzo, e credo fermamente che oltre i problemi disquisiti ci sia un altro, ulteriore, punto che v toccato:
vi una immane difficolt nel giudicare (intendo come insegnanti, soprattutto i nostri baroni) un lavoro che non appartenga ad una qualche scuola per poterlo paragonare, anche solo inconsciamente, a qualcosa di gi realizzato, ed per questo che, a mio avviso, la creativit subisce tradimenti continui.
Non reputo cos delicato ragionare esclusivamente sulla forma, dato che la funzione obbligatoria, per una porta o ci si passa o troppo stretta, una sedia o comoda o dopo un poco ci alza perch fa male la schiena, chi non in grado di capire ci non dovrebbe progettare, e che la forma corrisponda o no alla funzione mi sembra una argomentazione obsoleta, da vecchia accademia.
Ma del resto questo sono le nostre universit.
Massimiliano Ercolani