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Commento 1501 di flavio Casgnola del 07/12/2006


La biennale a Palermo da "leggersi" non solo come tappa di un percorso culturale finalmente aperto alla periferia, ma anche e, forse, soprattutto, come riconoscimento a questa Citt, di uno sforzo notevole e significativo nella direzione di una crescita importante e senza precedenti, almeno recenti, sul piano sia culturale in generale, sia estetico specifico delle tematiche del fare architettura.
Per troppi anni la Citt ha vissuto in una sorta di medioevo post-bellico dove il concetto stesso dArchitettura non solo non trovava uno spazio fisico ma finanche, quello stesso spazio veniva invaso sino alla saturazione da oggetti di edilizia privi danima e storia che, come tali, hanno finito col omogeneizzare quasi lintero paesaggio urbano.
Non sappiamo se oggi sia troppo tardi, di certo per il tentativo di rileggere la Citt, e corregerla, attraverso lArchitettura di qualit, testimonia oltre allAmore rinato di molti dei suoi Cittadini, anche la sensibilit, in tal senso, dei propri Amministratori.
Ritengo quindi che tutte le iniziative che vanno in questa direzione siano non solo auspicabili ma, nel caso Palermo, urgenti ed indifferibili.
Quanto poi al pensare questa Citt, per dirla come descrive Domenico Cogliandro commentando levento, come rivoltaverso il Maghreb pensando la pianura fluida del Mediterraneo come un territorio i cui sentieri vanno ancora esplorati, e le cui strade tracciate in funzione di una sinergia tra valore della domanda e qualit dellofferta, appartiene appunto al dibattito finalmente avviato e, in tal senso, meriterebbe un serio approfondimento in una sede adeguata e non certo nellambito di un commento veloce, tuttavia ritengo opportuno evidenziare che Palermo per sua natura rappresenta una Citt-Ponte, aperta quindi da sempre alle contaminazioni culturali dei nostri vicini mediterranei, tuttavia non pu rinunciare al suo ruolo storico di Citt Europea, pena la perdita definitiva di una sua connotazione specifica e irrinunciabile che da Federico II alla BellEpoque lha spesso vista protagonista della scena Continentale.

Arch. Flavio Casgnola

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