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Ci sono 3 commenti relativi a questo articolo

Commento 1234 di Giulia Gresti del 12/06/2006


Lontano da Bari, dove un Sindaco, ex magistrato, ha avuto la forza e il coraggio di difendere il bene pubblico contro gli interessi di pochi , guardiamo la grande Milano.
Stanno sorgendo tante Punte Perrotti ,armate di tutte le autorizzazioni, sotto l'egida dell'Amministrazione, di intrecciati comitati di affari e l'ingiustificabile silenzio degli Ordini Professionali, delle Soprintendenze e delle Universit.
Si sta cancellando la storia di Milano, ne si sta pregiudicando le testimonianze storiche, monumentali , ambientali e la qualit di vita stessa della citt, in nome di un modernismo che ignora anche il diritto dei cittadini a partecipare alla trasformazione del proprio territorio come diritto riconosciuto anche in sede europea dalla "Convenzione per il Paesaggio " e recepita dall'Italia sin dal luglio del 2001.

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Commento 1255 di Marco mannori del 27/06/2006


Riporto la Tua analisi , centrata e corretta :

"Dunque, il vero problema non relativo al solo impatto ambientale dell’architettura ma, piuttosto, alla speculazione economica sull’architettura che vive e vegeta grazie ad un complesso sistema di connivenze tra professionisti, costruttori, tecnici comunali, giunte comunali, soprintendenze. Chi concede le licenze? Come vengono concesse? Perch gli Ordini professionali non intervengono sulle responsabilit dei progettisti? e perch non istituiscono un organo di controllo sulla legittimit dello svolgimento dell’iter finalizzato all’ottenimento delle licenze?
E’ questo sistema che deve essere demolito. In caso contrario, avranno ragione i Matarrese a chiedere i danni e commentare la vicenda quale “Situazione paradossale, di una edificazione ritenuta illegittima ma che non ha colpevoli.” Festeggiare le demolizioni assolutamente inutile. Pi utile sarebbe non dovere demolire, il che significherebbe che tutto ci che si costruisce ha legittimit vera, non certo quella creata ad arte da poteri occulti a cui pochi, pochissimi, sanno dire di no."

Detto questto occorre per interrogarsi se esistano oggi nei paesi occidentali a regime capitalistico ed in particolare in Italia le condizioni politiche , perch quello che Tu lamenti non possa pi avvenire ??? La risposta NO !! Questo un sistema che fa comodo a tutti sia pur in diversa misura e con ruoli e responsabilit acnhe molto diverse !! Gli ordini difendono solo gli interessi di una ristretta casta di professionisti, che poi sono sempre quelli maggiormenti collusi con la speculazione eilizia e con le forze politiche che la sostengono e la alimentano. Gli enti locali, anche quando non sono direttamente infiltrati dal crimine organizzato, si mostrano deboli ed inerti sia a livello di struttura burocratica che di quella politico.-istituzionale e non hanno la capacit amministrativa per confrontarsi con potenti lobbies economiche. Pretendere che gli archittetti, anche qualora ne avessero voglia, possano da soli fare la rivoluzione, mi sembra francamente utopistico ed anche un p ingenuo !!!!

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Commento 1266 di Leandro JANNI del 02/07/2006


L' Italia - per ragioni storiche, sociali, politiche - il paese dei furbi.
E la furbizia, di certo, non migliora il mondo.

Un caro saluto, Leandro Janni


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