Sempre a proposito di "contesto"
di Sandro Lazier
- 15/7/2001
In un articolo precedente mettevo in rilievo il paradosso seguente: se prima di scrivere devo tenere conto del testo nel quale inserir frasi e parole, come posso scrivere nel contesto di ci che ancora non scritto? E indubbio che colui che legger e vorr comprendere le mie frasi non potr non riconoscere il contesto in cui sono inserite; ma quando si legge i giochi sono praticamente fatti: il nuovo contesto (post-scrittura) sicuramente diverso dal contesto preesistente (ante-scrittura). Il contesto, ammesso che esista in termini analitici ed oggettivabili, non quindi simmetrico rispetto allatto di scrivere e a quello di leggere. Scrivere e leggere appartengono a momenti diversi, ad un prima ed un dopo rispetto allevento che li sollecita. Tra il prima ed il dopo levento cambia e richiede un punto di vista aggiornato. Scrivere presuppone azione, una presa di coscienza e di posizione culturale esplicita; avviene prima e non in grado di subire gli effetti di ci che sar mutato in seguito
al proprio agire. Gli effetti pu prevederli, ma non subirli. Ma la pre-visione
materia culturale, quindi pretestuosa, non oggettiva. Scrivere implica
quindi pre-testo e non con-testo. Ogni scritto, infatti,
pretestuoso poich necessita di un atto comunicativo che pu avvenire
esclusivamente mediante la manipolazione della realt precedente. Anche
il desiderio di rispettare e subire passivamente o criticamente lo stato
di fatto (il contesto, appunto) atto pretestuoso in quanto propone una
personalissima condizione intellettuale come evento comunicativo culturale,
indipendentemente dal testo, dal tempo e dal luogo oggettivi. Nessuno,
infatti, si sognerebbe di proporre un evento brutto in un contesto brutto,
intendendo con il termine brutto uno stato di fatto precedente sottoposto
a giudizio negativo. Tutta la realt che ci circonda perentoriamente
sottoposta al nostro giudizio e la presunta neutralit di un luogo sottoposto
ad analisi (lanalisi contempla la osservazione di dati indipendentemente
dai giudizi di valore che su di esso possono venire pronunciati) non pu
essere compresa se non in virt di una negazione del giudizio: un non-giudizio che si suppone idoneo come presupposto di analisi. Ma allora che significato ha il confronto meglio o peggio (termini di giudizio di valore) relativamente al contesto? Un cubo nello spazio vuoto ha sei facce uguali. Se ogni faccia rimane neutra lo si pu ruotare e idealmente posare su una delle sei basi ma nessuno sapr mai che qualcuno lo ha ruotato. Solo se traccio un segno su una delle facce tutti potranno rendersi conto della rotazione: di un prima e di un dopo. Solo il segno comunicazione. Ma, dopo il segno,
il contesto iniziale mutato: tra cubo neutro e cubo segnato la differenza
essenziale. Il segno, il pretestuoso (e non potrebbe essere altrimenti)
segno lunico strumento di comunicazione. Non vi quindi comunicazione
senza manipolazione, per di pi pretestuosa.Il rispetto del contesto
cos comunemente inteso e predicato nellambito della progettazione architettonica perde significato e forza nellatto di scrivere architettura. Solo larchitettura letta nel suo contesto ha senso e significato. Ogni atto di architettura scritta muta la realt e crea un nuovo stato di cose. La rinuncia al pretesto della comunicazione porta inevitabilmente alla negazione della stessa e, senza comunicazione, senza linguaggio, non possibile parlare architettura. Lantica querelle tra antico e moderno, riproposta negli ultimi anni e difesa dal pensiero neostoricista, non ha importanza sul terreno del confronto logico-critico in quanto, da un punto di vista linguistico e quindi architettonico, ricostruire in stile antico (al di l del fatto che larchitettura comunque non stile) nel contesto antico nega e contraddice il pretesto storico nel quale viene inserito il nuovo, semplicemente perch il segno deve
necessariamente dichiarare un prima ed un dopo, deve logicamente condurre da un pre-testo pre-scrittura ad un con-testo post- scrittura. Lonest e la verit del segno-evento che si vuole scrivere pu solo essere contemporaneo allatto scrittura, senza imbrogli e camuffamenti, pena la negazione e lesaurimento della comunicazione, del linguaggio che la dichiara e, alla fine dellarchitettura. Per finire, semplificando,Il segno che viene scritto sul cubo neutro, per essere inteso, non pu essere neutro e non pu imitare una faccia neutra.
(Sandro Lazier
- 15/7/2001)
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