Note agostane espresse in forma lirica
di Sandro Lazier
- 13/8/2001
E' raro trovare scritti critici in forma lirica. Certamente è curiosa la ragione per la quale un autore dovrebbe farlo. Da parte mia è il tentativo maldestro di far suonare corde che la cagnara mediatica apposta umilia. Vi assicuro che le corde vibrano, anche se la musica è quella che è.
(nota1)
L'architettura trasparente è resa possibile dall'uso di materiali
cristallini, molecole ordinate che lasciano passare la luce.
Nel confronto tra cristallino e amorfo, tra ordinato e informe, le possibilità
espressive dell'architettura sembrano contraddire quegli architetti contemporanei
che predicano il disordine formale ma, di fatto, perseguono la suggestione
della composizione cristallina.
Architettura Trasparente
La speranza di impreveduti eventi sbarca il lunario
dentro pensieri innocenti e, con ostinazione estranea al pregiudizio,
le apparenze si sovrappongono agli oggetti di una realtà troppo
indolente. Lo spazio dell'uomo è avaro di insegnamenti perch
sprovvisto di un gergo agevole, ordinato e cristallino. Sicch
la condizione amorfa del pensiero, esclude l'aspetto diafano e confonde
l'ordine e la disciplina, semplicemente per natura. Quindi la seduzione
della trasparenza indulge alla coscienza dell'agire l'alibi della negazione
del dire espressivo, materico, eccedente. Ma l'equivoco è evidente
perch a sedurre non è la trasparenza ma ciò che
traspare. Equivoco insolente se l'evidenza mutua la sua stessa sostanza:
cose reali che appaiono tali nell'artificio illusorio di una coscienza
costretta a mutare le cose stesse in ciance. Parole trasparenti in altre
parole, segni trasparenti in altri segni, spazi trasparenti in altri spazi.
La verità sta forse in fondo?
Verità e realtà discordano bench si accompagnino
volentieri. L'una è figlia della fede, l'altra del dubbio. L'una
dice reale un fatto creduto, l'altra dice creduto un fatto reale.
La trasparenza, invece, nel dubbio, tace.
(nota2)
Gianni Ranaulo è autore del libro Light Architecture per la collana
"La Rivoluzione Informatica in Architettura - Testo e Immagine -
Torino" e di numerosi progetti ispirati a questa concezione dell'architettura.
Un libro che consiglio perch illustra chiaramente le possibilità
offerte dalle nuove tecnologie informatiche e rende coscienti di quanto
queste debbano appartenere alle forme espressive della modernità.
Il segno architettonico ha la possibilità tutta nuova di rafforzare
la sua funzione soprattutto comunicativa a scapito di quella decorativa
e funzionale del paradigma accademico. Una possibilità che invade
il terreno della comunicazione mediatica tradizionale, come televisione
e pubblicità. Quindi una condizione delicata e rischiosa vista
la facilità con cui le forme mercantili di comunicazione tendono
a fagocitare consenso e tutto quanto lo procura, banalizzandolo. Una grossa
parte di mondo attende dall'informatica riscatto e speranza, soprattutto
in forma di modelli intelligenti.
Light Architecture
Stanno le cose lontano dal sentire quando le racconta
l'inganno. Il dilemma, quindi, non è nella lacrima, ma nel pianto.
La condizione di un povero mortale affida alla luce il mito che illumina
l'intelligenza, che rischiara la coscienza e che, nella fede, infine progetta
il trascendente. Ma l'ingegno ricusa l'inezia, la conoscenza l'inganno,
la fede lo scherno. Quindi è bene se la pelle di luce racconta
come l'abito il risaputo monaco. E' male se lo maschera, travisa, camuffa,
trasforma perch il santo si faccia demone e il demone santo. La
falsità corrompe, imbroglia e illude: leva l'emicrania senza curarne
la ragione.
Non è questa la metafora che attende chi abita la periferia della
vita. Chi, forse, non ha urgenza di una città in suburbio, ma di
una periferia in centro.
(Sandro Lazier
- 13/8/2001)
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