Commento
374
di Mara Dolce del 17/07/2003
relativo all'articolo
Critica da allevamento di
Mara Dolce
formulo un' ipotesi: che la pessima opinione che hanno i lettori piu critici sulla critica italiana, sia dovuta al fatto che sono coscienti di trovarsi di fronte ad opinioni che si vogliono far passare per critica .
La critica, per chi avesse letto almeno un libro sul genere, ha le sue condizioni. Una delle quali, elementare, e che non esiste critica senza teoria, dalla quale trarre i giudizi che sostengono le interpretazioni. Non ce critica senza teoria e nemmeno ha senso la teoria senza la critica dellopera. Ma e recentissima la polemica che ha ospitato questa rivista su una quasi medaglia italiana alla critica, ad un finalista che ha mai pubblicato nemmeno un articolo .
Unaltra condizione affinche esista la critica, e che questa entri nellanalisi strettamente formale dellopera superando la lettura dellinterpretazione generale per entrare nel merito delle caratteristiche spaziali, della logica strutturale, dei materiali usati e delle questioni funzionali.E con questa seconda condizione abbiamo tolto di mezzo la critica italiana che si limita a considerazioni storico- sociologiche.
Una terza condizione e che esiste la critica solo quando esistono visioni contrapposte di possibilit; anche in questo caso la critica italiana fuori gioco: siamo infatti in piena stagione di grandi tavolate di tutti-amici-di-tutti.
Una quarta riguarda lemissione di giudizi che non devono intendersi nel suo senso pi immediato, di promozione o negazione, di stabilire quale architettura buona e quale non lo e; ma nella recente editoria, non si visto altro che discutibili liste di promesse italiane allegate allultimo libro del docente di turno.
Fuori di queste elementari condizioni, esiste una critica da condominio, perch in realt, di opinioni che si tratta.
Non poi cos strano e un po' paradossale che i pi critici tra i nostri lettori abbiano una cos pessima opinione della critica.
Commento 374 di Mara Dolce
del 17/07/2003
relativo all'articolo Critica da allevamento
di Mara Dolce
formulo un' ipotesi: che la pessima opinione che hanno i lettori piu critici sulla critica italiana, sia dovuta al fatto che sono coscienti di trovarsi di fronte ad opinioni che si vogliono far passare per critica .
La critica, per chi avesse letto almeno un libro sul genere, ha le sue condizioni. Una delle quali, elementare, e che non esiste critica senza teoria, dalla quale trarre i giudizi che sostengono le interpretazioni. Non ce critica senza teoria e nemmeno ha senso la teoria senza la critica dellopera. Ma e recentissima la polemica che ha ospitato questa rivista su una quasi medaglia italiana alla critica, ad un finalista che ha mai pubblicato nemmeno un articolo .
Unaltra condizione affinche esista la critica, e che questa entri nellanalisi strettamente formale dellopera superando la lettura dellinterpretazione generale per entrare nel merito delle caratteristiche spaziali, della logica strutturale, dei materiali usati e delle questioni funzionali.E con questa seconda condizione abbiamo tolto di mezzo la critica italiana che si limita a considerazioni storico- sociologiche.
Una terza condizione e che esiste la critica solo quando esistono visioni contrapposte di possibilit; anche in questo caso la critica italiana fuori gioco: siamo infatti in piena stagione di grandi tavolate di tutti-amici-di-tutti.
Una quarta riguarda lemissione di giudizi che non devono intendersi nel suo senso pi immediato, di promozione o negazione, di stabilire quale architettura buona e quale non lo e; ma nella recente editoria, non si visto altro che discutibili liste di promesse italiane allegate allultimo libro del docente di turno.
Fuori di queste elementari condizioni, esiste una critica da condominio, perch in realt, di opinioni che si tratta.
Non poi cos strano e un po' paradossale che i pi critici tra i nostri lettori abbiano una cos pessima opinione della critica.