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Commento 1613 di Antonello Marotta del 13/01/2007


Vorrei ringraziare Brunetto De Batt per aver colto la seriet del lavoro recentemente pubblicato: "Arie Italiane, Motivi dellarchitettura italiana recente" (collana IT Revolution diretta da Antonino Saggio, Edilstampa 2006). Siamo particolrmente lieti che il professor De Batt abbiamo sottolineato il nostro sforzo di operare attarverso categorie critiche che offrano al lettore delle chiavi possibili per interpretare un panorama certamente di non immediata comprensione.


Siamo anche lieti della recensione apparsa recentemente su "Edilizia e Territorio | Il Sole 24 Ore" ad opera di Prestinenza Puglisi, che ringraziamo per aver posto lattenzione al nostro lavoro su un giornale di cosi ampia diffusione.

Questi contributi ci offrono loccasione per ribadire alcuni concetti.

Il libro stato certamente un lavoro complesso, su una scena in movimento, non ancora storicizzata. Il risultato condotto da Paola Ruotolo, Giovanni Bartolozzi, Italia Rossi, Antonia Marmo, Rosetta Angelini e da chi scrive stata una ricognizione durata pi di due anni, da cui emerge una forte vitalit di intenti e realizzazioni di ottima qualit della nuova scena italiana, promuovendo ben 50 progetti, calibrati in base al taglio della collana che si interroga sul ruolo che "La rivoluzione Informatica" ha avuto nell'operativit dei progettisti italiani.
Abbiamo, nel nostro lavoro, inteso evidenziare un terreno fertile, vitale, fatto di realizzazioni ma anche di concorsi, evitando facili entusiasmi e semplificazioni, tra chi propone un modello felice e acritico del nostro tempo e chi piange per la perdita dei valori consolidati. Una scena in crescita in cui abbiamo offerto una serie di prospettive, di tematiche concettuali, di architetti che con grandi difficolt stanno combattendo una battaglia per emergere, in un periodo storico e in un contesto certamente non facile. Il mio testo, in particolare, vuole sottolineare che larchitettura italiana riparte da una serie di tracce vitali interne, includendone altre, che derivano da incontri, viaggi, reti, appunto una stratigrafia contemporanea.
Non crediamo, che vi sia un carattere ideologico preconcetto dietro questo libro, ma semmai il contrario. Le inevitabili esclusioni nascono esattamente da questo processo di ricerca di categorie critiche di analisi e di indirizzo della ricerca progettuale. Crediamo anche che il fatto che libro edito con generosit da Edilstampa sia uno dei progetti del gruppo Nitro sia un punto di forza. Tra noi il dibattito stato intenso, vitale e prolungato ed riuscito ad offrire al pubblico un contributo dal quale, naturalmente, andare ancora avanti.

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