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Commento 5921 di renzo marrucci del 16/01/2008


Editoriale di D.C. Genealogia e progetto di L.G. su Spazio Architettura. Leggo l'editoriale di Caramma e capisco la tentazione di lavorare su Brandi e sui suoi punti fermi per muoverli o almeno scantonarli delle asperit che danno tantofastidio agli architetti. Lo capisco ma ...neanche B. Zevi si azzardava capendo bene l'intelligenza del personaggio e soprattutto conscendone l'amore forte, direi totale, per la materia. Non che sia stato infallibile ma certamente ha piantato dei pali sui quali non si pu evitare di sbatteci il muso....e vangando nella materia brandiana esce sempre alla luce il vivo e sotto varie forme... Quindi va benissimo! Avanti ....Ma non c' bisogno di pensare a confutare o a ribaltare ecc...altrimenti...il palo...Per forza .!...quando si lavora con amore vero per le cose dell'arte o della vita rimane qualche cosa di importante e rimane ad uso di tutti ...per crescere...C' tra gli architetti, e non solo, una certa diffidenza sul restauro e si capisce benissimo per la pletora di gerarchini che lo amministrano inalberandosi sulla conservazione che taluni definiscono ottusa... da parte di molte Soprintendenze... E altre volte troppo liberale per compiacere la politica locale ma giusto estendere la critica anche alla scuola attuale... e ai ministeri, che con i loro ministri intervengono ognuno sempre con un divesro assetto ministeriale ma sostanzialmente con tanta noia e confusione... muovendo tutto... per non muovere niente! La materia del restauro come stata affrontata da Brandi destinata a costituire pietra miliare ancor di pi nella confusione che avanza in questo campo. Oggi invalsa l'idea che per far carriera si debba confutare o almeno far finta di farlo e figurare senza preoccuparsi troppo... Ma bisogna prendere sul serio la materia per aprire un dibattito su fronti interessanti destinati a dare frutti... Sempre che l'impazienza e l'imbecillit non finiscano per distruggere prima ogni cosa. La citt storica utile per continuarla in un futuro di civilt e bellezza funzionale... E senza sovrapporre idiozie sia nel senso dell'antico che di un nuovo pseudoartistico atteggiamento privo di continuit. Tanti saluti

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