Noi, pesciolini rossi, meglio delle cernie
di Paolo G.L. Ferrara
- 29/11/2005
Complimenti vivissimi alla Lista Continuit e Rinnovamento, quella attualmente in carica allOrdine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori dellOrdine di Milano.
Complimenti perch personaggi quali Gae Aulenti, Ettore Sottsass, Stefano Boeri, Antonio Monestiroli, Leopoldo Freyrie (e tanti altri) hanno aderito al programma che essa presenta per essere rieletta. Lo hanno comunicato con una e mail trasmessa a pi di 5.000 architetti/elettori per il nuovo Consiglio: Ricordandovi che I SEGGI CHIUDERANNO GIOVEDI 1 DICEMBRE, ringraziamo i colleghi che hanno gi aderito al programma della nostra lista (vedi file allegato).
Apro il file e.impallidisco, sudo, mi sento piccolo piccolo. Ma come? io mi schiero con il CoDiArchmentre il mio nome lo avrei potuto mettere accanto a grandi calibri? Insomma, se davvero certi personaggi di alto profilo voteranno per la Lista Continuit e Rinnovamento, beh, significa che la strada giusta per diventare tali e quali!
C infatti davvero da impallidire a leggere tutti questi grandi nomi! Ecco che, preso dall'invidia pi inverosimile, arrivo a pensare che dovrei contattare Bernardo Provenzano affinch, con la rete di conoscenze che ha, possa fare un p di campagna al CoDiArch! Ma come fare? Provenzano non usa internet: va ancora "a pizzini" (bigliettini) e il tempo stringe...I seggi si chiuderanno tra due giorni e di tempo non ce n' a sufficienza per poterne mandare 5.000 di pizzini!
In realt, a parte le battute, c da impallidire soprattutto per la scorrettezza assoluta che lattuale Consiglio ha fatto nei confronti degli altri candidati: incitare ad andare a votare la lista che rappresentano allegando lelenco dei grandi nomi che li appoggiano deontologicamente scorretto, visto e considerato che si sciorinano ami prestigiosi a cui fare abboccare i pesci. Anzi, i pesciolini rossi, ovvero tutti quegli architetti che non possono neppure lontanamente immaginare che lobby di potere i nomi suddetti gestiscono. Lobby che, a scanso di equivoci pretestuosi, non significa delinquenza organizzata di stampo mafioso ma, pi semplicemente, scambiarsi amorevoli favori.
Pesciolini a cui, una volta avuto il loro voto, n gli eletti n nessuno dei grandi nomi che appoggiano la lista Continuit e Rinnovamento dar pi retta.
Ma i pesciolini rossi sono davvero stupidi? Hanno davvero piacere a vivere nella palla di vetro osservando tutto quello che succede intorno a loro senza poterne essere parte?
Dalla palla di vetro si vede di tutto: concorsi truccati, favoritismi accademici, incarichi clientelari.
Dalla palla di vetro si vede tutto ci ma nulla si pu fare: ci tengono l dentro, spruzzandoci qualche ditata di mangime e, ogni tanto, cambiandoci lacqua, con il rischio costante di cadere anche noi nello scarico e osservare, agonizzanti, i nostri padroni fare spallucce e pensare che tantodi pesci rossi ce ne sono cos tanti!.
Daltronde, oramai anche larte, quella con la A maiuscola, reputandoli oggetti senza anima, si impadronita dei pesciolini rossi: lartista danese Marco Evaristti, nel 2000, aveva messo dei pesciolini rossi in dieci frullatori lasciando ai visitatori la libert di premere il pulsante e frullarli.
Non cani di razza, ermellini, visoni, ma pesciolini rossi, ovvero stupidi e inutili, dunque assolutamente adatti ad un esperimento sullistinto omicida degli uomini.
Bene, se vero che noi tutti architetti senza alcuna grande conoscenza, senza nessun aggancio di razza, senza alcuna speranza di fare strada se non quella di lavorare quotidianamente con impegno e passione, se vero che siamo considerati pesciolini rossi, altrettanto vero che non siamo stupidi e siamo men che meno disposti a farci frullare dal sistema che lattuale gestione degli Ordini sta gestendo e sta programmando.
A prescindere da ci, resta il fatto che lazione della lista Continuit e rinnovamento davvero fuori luogo. Chiss: che abbiano paura che i pesciolini rossi si trasformino in piranha? No, non succeder: i pesciolini rossi sapranno sempre essere disponibili verso i proprietari: lOrdine di tutti i 10.000 iscritti, i veri proprietari di s stessi, del loro futuro. C pi bisogno di pesciolini rossi che di cernie.
Il CoDiArch non sa chi aderir alla propria lista, ma lo avrebbero di certo fatto Danilo Dolci, Carlo Rosselli, Bruno Zevi. Sono tutti morti? Non possono smentirci? Vero, ma ci sono le loro lotte, i loro scritti a dirci che sarebbero con noi.
(Paolo G.L. Ferrara
- 29/11/2005)
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Commento 997 di vito Corte del 01/12/2005
Da qualche tempo leggo le problematiche sollevate da questo Giornale in occasione del rinnovo degi consigli degli ordini: sono un presidente di ordine dal '94 (!); recentemente riconfermato con un inquietante consenso da parte dei colleghi. (Perch inquietante: ancora mi chiedo se non gliene frega niente oppure i miei colleghi-elettori sono davvero soddisfatti di come li ho finora rappresentati). Tuttavia non voglio subito prendere le difese d'ufficio e di conseguenza arroccarmi su una controffensiva che dichiari a priori la giustezza delle ragioni di chi sta negli ordini (a servizio dei colleghi, dovrebbe essere...). Vorrei riflettere e far sedimentare questa sollecitazione di critica e di polemica contro certi modi di prestare servizio nell'ordine perch ho impressione che molte rivendicazioni siano fondate e meritevoli di essere prese in seria considerazione, a prescindere dagli esiti elettorali (chi fuori dagli ordini, infatti, non pu immaginare quale capacit aggregativa possa tradurre in termini di consensi elettorali l'attuale meccanismo elettorale, pur se recentemente rinnovato). Se questo giornale lo riterr opportuno, allora, vorrei dare un contributo organico al dibattito, sforzandomi di essere equlibrato, concreto e, al contempo, sufficientemente idealista per immaginare come si potrebbe cambiare un sistema che, obiettivamente, deve essere revisionato.
E' bella/brutta l'immagine che Paolo restituisce degli architetti/pesci rossi. Anch'io, nonostante le apparenti circostanze, mi sento pesce rosso cos per come lo immagina Paolo, per dico che questo suo ragionamento applicato ad una parte di noi architetti vale anche per una parte di noi cittadini (penso che anche lui volesse dire questo, citando Danilo Dolci). Credo che dobbiamo sforzarci di capire quali strumenti utilizzare per una migliore e diversa partecipazione, agli ordini come ai consigli comunali.
per , ripeto, non ho ancora le idee chiare: vorrei prendermi un p di tempo, perch l'argomento merita.
V.C.
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