La Cultura Morfologica nella progettualit architettonica
di Mario Galvagni
- 4/12/2004
Nel mio precedente intervento in AntiThesi sono partito dalla constatazione,
che ormai investe la critica architettonica e lopinione pubblica, dellerrata
credenza, che lavvento del Computer abbia liberato e determinato
lavvento di una nuova architettura.
Premessa
Chi scrive, si considera un pioniere delluso del computer, perch
fin dal 1974, con i collaboratori del suo studio frequentava gli uffici IBM
di Milano, dove si sperimentavano i primissimi programmi grafici (non ancora
in commercio) per il disegno architettonico. Allora non era ancora accessibile
la funzione UNDO e si doveva ricominciare tutto dallinizio!
Chi scrive usa giornalmente il computer dal 1989 e considera ormai storici
e acquisiti i concetti:
1. Che il computer, con la sua influenza e i suoi specifici condizionamenti
il necessario motore geometrico.
2. Che la modellazione geometrica* lingrediente
fondamentale dei sistemi CAD e CAM, nella computer graphics, nella computer
art, nellanimazione, nella simulazione, nella visione artificiale, e nella
robotica.
3. Che luso degli elaboratori nella progettazione, nella produzione
e nella generazione (CAD/CAM) si basa sulla suddivisione tra due fasi logiche
ben distinte: quella della definizione doggetti ed ambienti e quella
della loro visualizzazione che corrispondono alle attivit di
modellazione e di produzione dellaspetto realistico degli oggetti.
4. Che queste due fasi logiche (in una realt industriale
che non utilizza i sistemi CAD) corrispondono con la produzione di un prototipo
fisico e di una relativa rappresentazione grafica.
5. Che apparso chiaro che con i sistemi CAD era possibile definire
ed usare prototipi numerici invece che fisici e quindi era possibile
simulare invece che sperimentare con modelli fisici.
6. Che il punto di partenza e darrivo stata quindi la
forma degli oggetti e la simulazione deffetti dinamici. E
da questa priorit che nasce il termine di modellazione geometrica.
7. Che la modellazione geometrica riunisce e applica contestualmente
geometria analitica, calcolo vettoriale, topologia, teoria degli insiemi ed
un ampio spettro di metodi di computazione.
8. Tutti i calcoli di cui il punto 7) sono eseguiti con la matematica
che risale al 1700/1800.
9. Che i progressi di cui il punto 2) dipendono dalla possibilit
e capacit di creare modelli geometrici adeguati.
A volte si debbono creare modelli realistici di cose che gi esistono
altre volte invece di cose che esistono solo nella mente di chi li produce
come nella progettazione e nellarte.
Osservo e affermo che il progredire dellevoluzione tecnica dello
straordinario mezzo espressivo del Computer nella rappresentazione dei
vari programmi elettronici interattivi
(ovviamente) una questione nettamente diversa rispetto alla rappresentazione
estetica nelle singole opere. Come lo stata linvenzione
della tecnica dei caratteri mobili nella stampa (nel 1450), fino alle
tecniche elettroniche, rispetto alle singole opere di poesia.
E ancora, linvenzione della tecnica della pittura ad olio e della
prospettiva (nel 1400) e della recente tecnica acrilica rispetto alle singole
opere pittoriche e, nella musica, levoluzione e linvenzione
dei vari strumenti musicali, nelle varie epoche, fino alle componenti elettroniche,
rispetto alle singole opere di musica.
Inoltre ogni autore, quasi sempre, inventa la propria tecnica. Gli esempi sono
sterminati, in tutte le attivit artistiche.
Lavvento di una nuova architettura dipende esclusivamente dalla cultura
morfologica (che una cultura intuitiva che si fonda sul sentimento)
che esiste solo nella mente di chi la produce. Lartista non crede
e non discrede la sua immagine: la produce. **
Il motore geometrico non produce nessuna forma darte.
A titolo desempio, che esemplifica lutilizzo simultaneo nei processi
CAD, di cui il punto 7), voglio mostrare un modello geometrico, (utilizzando
il programma matematico Mathcad, che uso nelle mie ricerche di fisica teorica),
relativo alla deformazione di una superficie torica, facendo variare le coordinate
x, y, z nello spazio parametrico matriciale X, Y, Z.
Posto
Sotto, i corrispondenti diagrammi in coordinate ortogonali e polari
Grafico del corrispondente campo vettoriale e grafico del corrispondente contorno
I valori della matrice X (analogamente per le matrici Y e Z), che aperta
(per evitare appesantimenti numerici)
fino allintervallo 14 invece che fino allintervallo 50.
La si legge: punto 1 di coordinate: 0=x=120, 1=y=119.84294025, 2=z=119,371663223
e cos via.
-
E il grafico corrispondente alla matrice Z della superficie parametrica
3D.
Grafici corrispondenti alle matrici X e Y della superficie parametrica 3D
Questesempio ci aiuta a comprendere appieno il punto 2) dei principi storici
e avere la conferma che il motore geometrico CAD non produce forme inedite,
perch la manipolazione geometrica dipende dalla visione morfologica
specifica dellartista ed soltanto lui che la fa entrare nellarmonia
della sua ricerca. Lo spazio intuitivo uguale allarte
mentre la sua analisi la critica dellarte. Lo scenario
che presentano i media ha invece carattere sociologico.
La cultura morfologica storica ci ha insegnato a percepire e rassicurarci
sullimmagine del mondo antropizzato:
Il movimento cubista (soprattutto Picasso, Braque, Juan Gris) ci ha
mostrato larmonia dello spazio simultaneo morfologico a 360 gradi.
Il movimento futurista (soprattutto Boccioni, Balla, Severini) ci ha
mostrato larmonia dello spazio dinamico e proiettivo.
Il movimento suprematista (soprattutto Malevi, Lisitskij, Tatlin)
ci ha mostrato larmonia dello spazio sensibile nel mondo senza oggetto
e la proiezione costruttivista.
Il movimento astratto e neoplastico (soprattutto Mondrian, Klee, Kandinski,
Magnelli, Van Doesburg, Veronesi) ci ha mostrato larmonia geometrica
e plastica dello spazio percettivo esterno.
Il movimento surreale (soprattutto De Chirico, Mir, Dal,
Ernst, Magritte) ci ha mostrato larmonia dello spazio dellautomatismo
psichico.
Noi contemporanei viviamo ancora di rendita rispetto a questa cultura morfologica
storica.
Le rappresentazioni di quella cultura allorch tali morfologie e relazioni
di forme, dalla superficie della tela si trasmettono nello spazio, diventano
pura architettura. E oggi noi, nel migliore dei casi siamo soltanto ad un super
inizio dindagine di lettura morfologica che si svilupper
in seguito per esprimere larte di questo secolo. Non c ancora
un taglio netto.
Per contribuire alla chiarezza sul concetto di Capitano, relativa ai modelli
topologici (taglio, deformazione e unione)- in auge negli anni 70- del nastro
di Mebius e della bottiglia di Klein (ambedue matematici del 1800) ricordo
che
Il nastro di Mebius una superficie continua, formata attorcigliando
una striscia rettangolare di materiale, tagliandola ed unendone le estremit.
Il cammino chiuso pi breve intorno al nastro lungo 2l, dove l
la sua lunghezza originaria non attorcigliato; cos, se la superficie
dipinta, iniziando in un punto arbitrario e continuando fino a che si
ritorna al punto di partenza e, successivamente, il nastro tagliato,
si trova che questo colorato su entrambi i lati.
La bottiglia di Klein una superficie chiusa con solo un lato e
senza interno; se tagliata a met della sua lunghezza, si ottengono
due nastri di Mebius. Tale superficie non realizzabile nello
spazio tridimensionale, ma pu esserne formato un modello inserendo
lestremit pi stretta di un tubo aperto attraverso lestremit
pi larga e fissando poi le estremit tra loro, come mostrato nella
figura.***
I meccanismi di taglio, deformazione e unione erano parte integrante della
mia ricerca fin dagli anni 50 delle architetture laminari e in seguito
delle architetture nascenti (vedi il mio libro elettronico Poetica della
complessit- breviario del fare architettura, parte prima e quinta), ricerca
i cui principi sono stati presentati alla prima Biennale dArchitettura di
Venezia del 1978 intitolata Topologia e Morfogenesi ( a cura di Lara Vinca
Masini) e
degli anni 90 sulla metodologia dellautoformazione topologica. Ricerche
che continuo ancora oggi nellambito dellEcologia della Forma (GestaltEcology)
e della metodologia delle matrici formali.****.
Bene a colto Giannino Cusano, laspetto importante: ..che le stesse
matrici formali producono percezioni profondamente diverse, che mutano con let
della storia. Ma quelle matrici formali appartengono a un luogo e ad una comunit
di viventi, per cui la cosiddetta invenzione formale impedisce lomologazione
se coglie questaspetto e si lega al luogo: nasce dal e nel luogo, senza
timori di ricadere nel gi visto, per le ragioni sopra esposte.
Per ultimo un omaggio alle ricerche di ingegneria modellistica, di matematica,
di geometria Rinascimentale, e di prospettiva, su cui meditare in relazione al
motore geometrico.
Paolo Uccello. Sfera a settantadue facce e punte- Penna e inchiostro
marrone, acquarellature su carta bianca, mm270248-1435/1440-Parigi, Muse
du Louvre, Dpartment des Arts Graphiques. *****
Paolo Uccello-Miracolo dellostia profanata-La riconsacrazione dellostia
porofanata-1467/1468-Tempera su tavola cm.4358,5- Urbino, Galleria Nazionale
delle Marche- *****
Referenze
* Michael e Mortenson - Modelli geometrici in computer graphics -
McGraw-hill Libri Italia srl. 1989
**Croce B.- Breviario di estetica- Editori Laterza 23. 1948-.
*** E.J. Borowski e J.M. Borwein- Dizionario Collins della Matematica-
Gremese Editore. 1995.
**** Galvagni M. GestaltEcology Website: Mario Galvagni.
***** I classici dellarte - Paolo Uccello- Rizzoli-Skira-Corriere della
Sera. 2004.
(Mario Galvagni
- 4/12/2004)
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Commento 849 di Vilma Torselli del 05/12/2004
Da una lunga intervista di Pietro Zullino a Bruno Zevi comparsa su una pagina del numero 15 (inverno 1998/99) della rivista on line Telema, oggi purtroppo soppressa: "......... Il computer ha portato la libert, la rivoluzione in casa nostra. Ha abbattuto le antiche costrizioni indotte dagli strumenti di lavoro tradizionali; ha spazzato via la grammatica e la sintassi dell'architettura classica ...... Il computer concede all'architetto di far di tutto e non gli impone niente: questa la cosa straordinaria. Ci libera da tutte le schiavit di rappresentazione dell'architettura che nascono dall'inizio del Quattrocento e finiscono... ieri sera........... La consapevolezza divenne generale nel 1988, con la mostra del decostruttivismo al Museo dell'arte moderna di New York. Accettata l'idea della decostruzione fu evidente che questa si poteva realizzare solo con il computer. ....".
Un bell'abbaglio, non c' che dire.
Scusate se oso, ma i miti ogni tanto vanno scossi, se non altro per far cadere la polvere, anche se si chiamano Bruno Zevi.
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