2 commenti di claudio scalas
Commento
364
di claudio scalas
del 03/07/2003
relativo all'articolo
Nonsolomoda, anche idiozie
di
Paolo G.L. Ferrara
Caro Paolo G.L. Ferrara, la ringrazio per aver letto il mio articolo e di averlo trovato cos interesssante da sentire il bisogno di dire la sua al riguardo. Mi rincresce rispondere soltanto ora, poich non ero a conoscenza di questo suo scritto, che ho scoperto facendo un giochino che mi diverte parecchio e che consiste nel scrivere il mio nome e cognome in un motore di ricerca per scoprire cosa c' nel web a me collegato.
Finita questa breve interruzione volevo solo dire che se si prende una citazione, almeno la si prenda per intiero e non come fa comodo. Infatti chi avr perso del tempo a leggere le idiozie che scrivo avr letto la frase:
"Forse i servizi stanno pi dalla parte del design che dell'aspetto architettonico (ma dov' che finisce uno e comincia l'altro?) ma una piccola finestra che si apre sul mondo dell'architettura, praticamente assente dal palinsesto televisivo (...purtroppo? ...per fortuna?) e l'elemento che viene messo in primo piano come questa faccia costume e informazione."
che ben diverso dal dire
"Ma c' chi ne gioisce, come Claudio Scalas che, su Archilink, scrive di Nonsolomoda: "... una piccola finestra che si apre sul mondo dell'architettura, praticamente assente dal palinsesto televisivo (...purtroppo? ...per fortuna?) e l'elemento che viene messo in primo piano come questa faccia costume e informazione".
Pur nella mia ignoranza so distinguere una monografia di qualche famosa casa editrice da un TVshow, ma forse ha ragione lei, credo nel "non importa in che contesto, non importa se in modo superficiale, basta che di architettura se ne parli" poi sar l'individuo che, alla base delle sue facolt, sceglier di guardare il dito o la luna...
Mi lasci almeno, nel mio piccolo, nella mia ignoranza e nella mia inesperienza, godere di questo 3-0 ottenuto nei commenti...
Saluti
claudio scalas
3/7/2003 - Paolo GL Ferrara risponde a claudio scalas
Caro Scalas, delle citazioni se ne prende il succo. Comunque sia, non riesce davvero ad individuare il confine tra architettura e design?
Vede caro Scalas, mi spiace solo che Lei faccia intendere che le ho dato dell'ignorante. Su antithesi, vero, attacchiamo duro, ma credo sempre senza andare oltre certi limiti. Tutti coloro che sono stati chiamati in causa hanno avuto la possibilit di replicare. Il pi , appunto, replicare con argomentazioni che smontino la nostra critica. E' solo questo l'obiettivo di antithesi. Ma pochi lo colgono (o lo vogliono cogliere).
cordialit
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Commento 366 di claudio scalas
del 04/07/2003
relativo all'articolo Nonsolomoda, anche idiozie
di Paolo G.L. Ferrara
Chiedo scusa se torno sull'argomento, ma lo faccio in segno di pace.
1)Architettura=>Design
Trovo che il discorso si stia facendo abbastanza complesso (non il discorso tra noi due -chiariamo prima di creare malintesi- ma il discorso tra i "due" di questo primo punto. Le rivolgo una domanda che pi volte il nostro docente del corso di Architettura e COmposizione Architettonica III rivolgeva spesso a noi studenti:
"Il Guggenheim di Bilbao una scultura o un'architettura?"
Io mi chiedo, inventando un improbabile sillogismo:
"una scultura architettura o design?"
Io penso alla mia quasi anziana madre che, alla vista del tanto citato Guggenheim -che ormai si star rivoltando sulle sue fondamenta- probabilmente darebbe come risposta: bello, ma che cos'?
Quello che dico che la tendenza sembra quella di essere il pi trendy possibile, in modo da fare copertina (non solo delle riviste specializate). Pensi ai ragazzi che consegnano la Nutella attraversando il ponte in bicicletta, o alla Megane Gale che pattina con disinvoltura sul Guggenheim (eccolo che torna!). L'architettura non pi architettura, diventa scenografia. Allora, torniamo ai miei sillogismi fasulli:
-Il Guggenheim architettura; il Guggenheim scenografia; l'architettura -anche- scenografia.
E' questo che a me crea un p di seghe mentali, se mi lascia passare il termine.
2)Se avessi letto nel suo testo la parola ignorante a me riferita allora avrei probabilmente pensato che mi stesse dando dell'ignorante.
Poich non ho letto nulla di ci, non mi venuto quindi in mente di pensarlo. Il fatto che mi apostrofi come un ignorante (e lo faccio spesso) perch IO credo di essere un ignorante, in quanto sono tante, troppe le cose che non conosco e che cerco ogni giorno di imparare.
La reazione che mi ha provocato il suo articolo stato, mi creda, tanto divertimento, soprattutto perch non pensavo che potesse creare queste reazioni, e mi ha fatto piacere vedere che si sia creata attorno una piccola discussione. Se ho replicato solo perch, sentendo di essere stato tirato in causa, ho voluto controbattere la mia posizione. Tutto qua.