1 commenti di Federico Venturi
12/4/2003 - Paolo GL Ferrara risponde a Federico Venturi
Lunica cosa per cui mi impressiona Nonsolomoda la pochezza e linutilit, appunto, dei contenuti.
Contenuti che sono la base assoluta dellarchitettura e che non trovano casa sicuramente nel consumismo di cui Lei parla. Mi dica, possiamo davvero stabilire come e quando unarchitettura diventa vecchia? Crede davvero che se ne debbano giudicare solo gli aspetti figurativi? e che intendiamo per essi? Se facciamo un passo indietro (e dobbiamo farlo), scopriamo che tutti gli architetti citati (a sproposito) da Nonsolomoda -e ridotti a stilisti della costruzione- hanno assolute radici nel passato, a dimostrazione che larchitettura non diventa mai vecchia...nei suoi contenuti, appunto.
Rifletta un p.
Cordialit
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Commento 306 di Federico Venturi
del 12/04/2003
relativo all'articolo Nonsolomoda, anche idiozie
di Paolo G.L. Ferrara
Ma perch invece di prendersela tanto con la redazione di Nonsolomoda con intransigenza intellettualistica (i livelli di fruizione dell'architettura possono essere molti e quanti sanno guardare alle opere con maggior profondit di analisi hanno sicuramente la capacit di non lasciarsi impressionare da un programma televisivo) non comprende il vero problema sollevato da Nonsolomoda?
L'architettura diventata oggi, in molti suoi esempi, espressione della societ e della cultura dei consumi, e il "dibattito" che anima le riviste centrato quasi unicamente su questioni formaliste. Architetture di cinque anni sono gi vecchie e passate, questo il risultato di un approccio consumista all'architettura, per cui non pi importante riflettere sui significati spaziali di un'architettura, sul ruolo della luce, sul programma distributivo e funzionale, sulla valenza sociale di un'archiettura, in breve sui contenuti (parola di cui Lei, fa un gran utilizzo) ma si giudicano solo gli aspetti figurativi bidimensionali dell'architettura, l'architettura fotografata, smaterializzata e resa virtuale.
Se il saggio Le indica la luna non guardi il suo dito senza capire