Siamo ormai abituati alla brutalit delle architetture di Dorigati. La chiesa di Petosino doveva essere un ambiente ipogeo, risultato uno scatolone di ferro e vetro artificiosamente incassato nella montagna. Gli edifici residenziali di Abitare Milano dovevano configurare una rivisitazione del "borgo", ne risultato invece un impattante patchwork di pannelli ipercolorati mal rifiniti.
Quello che sembra contare per Dorigati l'architettura come gesto brutale, come "voler esser-ci".
Commento 9250 di DAVIDE DONATI
del 29/01/2011
relativo all'articolo Dorigati a Pavia. Ingresso al mercato coperto. Let
di Giueppe Zappelloni
Siamo ormai abituati alla brutalit delle architetture di Dorigati. La chiesa di Petosino doveva essere un ambiente ipogeo, risultato uno scatolone di ferro e vetro artificiosamente incassato nella montagna. Gli edifici residenziali di Abitare Milano dovevano configurare una rivisitazione del "borgo", ne risultato invece un impattante patchwork di pannelli ipercolorati mal rifiniti.
Quello che sembra contare per Dorigati l'architettura come gesto brutale, come "voler esser-ci".