Desidero precisare l'apparentemente piccola questione sollevata da un commento da me qui letto che sottintendeva la colpevolezza, almeno etica, degli "Emeriti Architetti" riguardo la costruzione della citt nuova di Gibellina: la citt di Gibellina non stata pensata, progettata quindi costruita da "Emeriti Architetti"(intesi, come sottende sarcasticamente quel commento, come le stars dell'architettura), pi semplicemente i suddetti Architetti, anni dopo la costruzione della cittadina, sono stati chiamati allo scopo di intervenire con progetti puntuali su una citt gi realizzata secondo visioni nord europee che certamente non avrebbero desiderato gli stessi Architetti che, anzi, si sono dimostrati, pur nei loro differenti linguaggi, concordi nell'intervenire per dare significato a contraddizioni che gi negli anni ottanta, ai loro occhi, erano evidenti. Ma ai loro occhi, professionalmente e non turisticamente parlando, quali contraddizioni potevano essere importanti? si sono concentrati, guarda un p, sulle incongruenze di un infelice progetto urbanistico, addirittura sulla non logica del tessuto urbano, sulla sua dispersivit, sulla mancanza del cosidetto (ma anche nuovo, perch no) "centro storico" e cos via. Nei commenti da me letti si insinua invece il dubbio che essi - gli Emeriti - avrebbero dovuto caricarsi del compito di risolvere l'economia, la politica, la distribuzione dei redditi, lo sviluppo del lavoro possibile in questta cittadina.
Coseguenza di ci, a trent'anni di distanza, il solito giochetto: sono colpevoli i Signori Purini, Venezia, Gregotti, Collov et similia, non certo una Regione indifferente (e oggi a dire solo indifferente sono un santo) e una popolazione che, nel migliore dei casi, voleva il posto subito magari anche come articolisti; e visto che ci non capitato, tutti in Svizzera, rosicandosi il fegato contro gli Architetti e magari contro Ludovico Corrao che, al contrario di centinaia di altri Sindaci di paesi siciliani ri-costruiti opportunamente allo scopo di privarli di significato, almeno ha desiderato mostrare un volto possibile di civilt, attendendosi magari da chi di dovere il proprio contributo, politico ed economico, evidentemente mancato.
Concludo: invito a viaggiare in Sicilia tra cittadine, anche importanti per il territorio, pensate progettate e realizzate ma soprattutto mantenute come Beirut (ovviamente gi bombardata); invito a smetterla di parlare degli Architetti come coloro che, realizzando un singolo edificio in una citt, diventano per sempre gli artefici nel bene e nel male del destino di questa. Anzi no, artefici solo nel male perch, come noto, quando va tutto bene mica si ringraziano gli Architetti ........
piccola postilla: ma del fatto che nel quartiere ZEN di Palermo manchino ancora le fogne, sar per caso colpa di Gregotti che non le voleva e ha imposto autorevole veto a realizzarle? chiss. In tal caso, uccidiamo gli Emeriti Architetti. Io mi salvo perch, nonostante sia Architetto, non sono, come oggi sarcasticamente si usa in termini denigratori dimenticando la nobilt del termine, Emerito. Grazie.
Commento 10652 di Claudio Giunta
del 31/08/2011
relativo all'articolo Gibellina: vergogniamoci, tutti.
di Paolo G.L. Ferrara
Desidero precisare l'apparentemente piccola questione sollevata da un commento da me qui letto che sottintendeva la colpevolezza, almeno etica, degli "Emeriti Architetti" riguardo la costruzione della citt nuova di Gibellina: la citt di Gibellina non stata pensata, progettata quindi costruita da "Emeriti Architetti"(intesi, come sottende sarcasticamente quel commento, come le stars dell'architettura), pi semplicemente i suddetti Architetti, anni dopo la costruzione della cittadina, sono stati chiamati allo scopo di intervenire con progetti puntuali su una citt gi realizzata secondo visioni nord europee che certamente non avrebbero desiderato gli stessi Architetti che, anzi, si sono dimostrati, pur nei loro differenti linguaggi, concordi nell'intervenire per dare significato a contraddizioni che gi negli anni ottanta, ai loro occhi, erano evidenti. Ma ai loro occhi, professionalmente e non turisticamente parlando, quali contraddizioni potevano essere importanti? si sono concentrati, guarda un p, sulle incongruenze di un infelice progetto urbanistico, addirittura sulla non logica del tessuto urbano, sulla sua dispersivit, sulla mancanza del cosidetto (ma anche nuovo, perch no) "centro storico" e cos via. Nei commenti da me letti si insinua invece il dubbio che essi - gli Emeriti - avrebbero dovuto caricarsi del compito di risolvere l'economia, la politica, la distribuzione dei redditi, lo sviluppo del lavoro possibile in questta cittadina.
Coseguenza di ci, a trent'anni di distanza, il solito giochetto: sono colpevoli i Signori Purini, Venezia, Gregotti, Collov et similia, non certo una Regione indifferente (e oggi a dire solo indifferente sono un santo) e una popolazione che, nel migliore dei casi, voleva il posto subito magari anche come articolisti; e visto che ci non capitato, tutti in Svizzera, rosicandosi il fegato contro gli Architetti e magari contro Ludovico Corrao che, al contrario di centinaia di altri Sindaci di paesi siciliani ri-costruiti opportunamente allo scopo di privarli di significato, almeno ha desiderato mostrare un volto possibile di civilt, attendendosi magari da chi di dovere il proprio contributo, politico ed economico, evidentemente mancato.
Concludo: invito a viaggiare in Sicilia tra cittadine, anche importanti per il territorio, pensate progettate e realizzate ma soprattutto mantenute come Beirut (ovviamente gi bombardata); invito a smetterla di parlare degli Architetti come coloro che, realizzando un singolo edificio in una citt, diventano per sempre gli artefici nel bene e nel male del destino di questa. Anzi no, artefici solo nel male perch, come noto, quando va tutto bene mica si ringraziano gli Architetti ........
piccola postilla: ma del fatto che nel quartiere ZEN di Palermo manchino ancora le fogne, sar per caso colpa di Gregotti che non le voleva e ha imposto autorevole veto a realizzarle? chiss. In tal caso, uccidiamo gli Emeriti Architetti. Io mi salvo perch, nonostante sia Architetto, non sono, come oggi sarcasticamente si usa in termini denigratori dimenticando la nobilt del termine, Emerito. Grazie.