Ritengo, ovviamente a mio parere, che, il coinvolgere stelle del firmamento dell'architettura internazionale per una citt, per ora, periferica possa essere uno strumento strategico assai interessante. Questo non vuol dire che figure, porbabilmente meno in vista e sicuramente molto meno forti a livello economico e strategico, non possano essere coinvolte ma, e credo di non sbagliarmi, nel caso del concorso del waterfront di Reggio Calabria, il bando stato strutturato rispetto a quelle che sono le linne guida di una legge (lavori pubblici) che detta caratteristiche, potenzialit di fatturati e quant'altro. Dunque, per non essere prolissi, penso che le figure proponenti (committenza) non abbiano neanche la possibilit di poter proporre bandi tali da coinvolgere anche figure meno visibili o meglio ancora facenti parte dell'interland cittadino. La possibilit dei giovani professionisti dipende, quanto meno nel panorama dei lavori pubblici, dalla forza che ogni singolo professionista o gruppo di professionisti hanno in termini di esperienze gi concretizzate e dalle potenzialit economiche (fatturati negli ultimi anni). Tutto ci penalizza fortemente quello che lo scenario professionale che tocca i giovani professionisti. Forse uno strumento pi flessibile e quindi pi aperto al coinvolgimento delle giovani leve sarebbe la soluzione ideale.
Grazie.
Commento 6070 di Arch. Massimiliano Altomonte
del 22/02/2008
relativo all'articolo Zaha Hadid si aggiudica tutto. Anche a Reggio di C
di Gian Paolo Manfredini
Ritengo, ovviamente a mio parere, che, il coinvolgere stelle del firmamento dell'architettura internazionale per una citt, per ora, periferica possa essere uno strumento strategico assai interessante. Questo non vuol dire che figure, porbabilmente meno in vista e sicuramente molto meno forti a livello economico e strategico, non possano essere coinvolte ma, e credo di non sbagliarmi, nel caso del concorso del waterfront di Reggio Calabria, il bando stato strutturato rispetto a quelle che sono le linne guida di una legge (lavori pubblici) che detta caratteristiche, potenzialit di fatturati e quant'altro. Dunque, per non essere prolissi, penso che le figure proponenti (committenza) non abbiano neanche la possibilit di poter proporre bandi tali da coinvolgere anche figure meno visibili o meglio ancora facenti parte dell'interland cittadino. La possibilit dei giovani professionisti dipende, quanto meno nel panorama dei lavori pubblici, dalla forza che ogni singolo professionista o gruppo di professionisti hanno in termini di esperienze gi concretizzate e dalle potenzialit economiche (fatturati negli ultimi anni). Tutto ci penalizza fortemente quello che lo scenario professionale che tocca i giovani professionisti. Forse uno strumento pi flessibile e quindi pi aperto al coinvolgimento delle giovani leve sarebbe la soluzione ideale.
Grazie.