La Cultura Morfologica nella progettualit architettonica
Oggi il 18/7/2011
Storia e Critica
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La Cultura Morfologica nella progettualit architettonica
di Mario Galvagni - 4/12/2004

Nel mio precedente intervento in AntiThesi sono partito dalla constatazione, che ormai investe la critica architettonica e lopinione pubblica, dellerrata credenza, che lavvento del Computer abbia liberato e determinato lavvento di una nuova architettura.
Premessa
Chi scrive, si considera un pioniere delluso del computer, perch fin dal 1974, con i collaboratori del suo studio frequentava gli uffici IBM di Milano, dove si sperimentavano i primissimi programmi grafici (non ancora in commercio) per il disegno architettonico. Allora non era ancora accessibile la funzione UNDO e si doveva ricominciare tutto dallinizio!
Chi scrive usa giornalmente il computer dal 1989 e considera ormai storici e acquisiti i concetti:
1. Che il computer, con la sua influenza e i suoi specifici condizionamenti il necessario motore geometrico.
2. Che la modellazione geometrica* lingrediente fondamentale dei sistemi CAD e CAM, nella computer graphics, nella computer art, nellanimazione, nella simulazione, nella visione artificiale, e nella robotica.
3. Che luso degli elaboratori nella progettazione, nella produzione e nella generazione (CAD/CAM) si basa sulla suddivisione tra due fasi logiche ben distinte: quella della definizione doggetti ed ambienti e quella della loro visualizzazione che corrispondono alle attivit di modellazione e di produzione dellaspetto realistico degli oggetti.
4. Che queste due fasi logiche (in una realt industriale che non utilizza i sistemi CAD) corrispondono con la produzione di un prototipo fisico e di una relativa rappresentazione grafica.
5. Che apparso chiaro che con i sistemi CAD era possibile definire ed usare prototipi numerici invece che fisici e quindi era possibile simulare invece che sperimentare con modelli fisici.
6. Che il punto di partenza e darrivo stata quindi la forma degli oggetti e la simulazione deffetti dinamici. E da questa priorit che nasce il termine di modellazione geometrica.
7. Che la modellazione geometrica riunisce e applica contestualmente geometria analitica, calcolo vettoriale, topologia, teoria degli insiemi ed un ampio spettro di metodi di computazione.
8. Tutti i calcoli di cui il punto 7) sono eseguiti con la matematica che risale al 1700/1800.
9. Che i progressi di cui il punto 2) dipendono dalla possibilit e capacit di creare modelli geometrici adeguati.
A volte si debbono creare modelli realistici di cose che gi esistono altre volte invece di cose che esistono solo nella mente di chi li produce come nella progettazione e nellarte.
Osservo e affermo che il progredire dellevoluzione tecnica dello straordinario mezzo espressivo del Computer nella rappresentazione dei vari programmi elettronici interattivi (ovviamente) una questione nettamente diversa rispetto alla rappresentazione estetica nelle singole opere. Come lo stata linvenzione
della tecnica dei caratteri mobili nella stampa (nel 1450), fino alle tecniche elettroniche, rispetto alle singole opere di poesia. E ancora, linvenzione della tecnica della pittura ad olio e della prospettiva (nel 1400) e della recente tecnica acrilica rispetto alle singole opere pittoriche e, nella musica, levoluzione e linvenzione dei vari strumenti musicali, nelle varie epoche, fino alle componenti elettroniche, rispetto alle singole opere di musica.
Inoltre ogni autore, quasi sempre, inventa la propria tecnica. Gli esempi sono sterminati, in tutte le attivit artistiche.
Lavvento di una nuova architettura dipende esclusivamente dalla cultura morfologica (che una cultura intuitiva che si fonda sul sentimento) che esiste solo nella mente di chi la produce. Lartista non crede e non discrede la sua immagine: la produce. **

Il motore geometrico non produce nessuna forma darte.
A titolo desempio, che esemplifica lutilizzo simultaneo nei processi CAD, di cui il punto 7), voglio mostrare un modello geometrico, (utilizzando il programma matematico Mathcad, che uso nelle mie ricerche di fisica teorica), relativo alla deformazione di una superficie torica, facendo variare le coordinate x, y, z nello spazio parametrico matriciale X, Y, Z.
Posto


Sotto, i corrispondenti diagrammi in coordinate ortogonali e polari


Grafico del corrispondente campo vettoriale e grafico del corrispondente contorno

I valori della matrice X (analogamente per le matrici Y e Z), che aperta (per evitare appesantimenti numerici)
fino allintervallo 14 invece che fino allintervallo 50.
La si legge: punto 1 di coordinate: 0=x=120, 1=y=119.84294025, 2=z=119,371663223 e cos via.
-
E il grafico corrispondente alla matrice Z della superficie parametrica 3D.

Grafici corrispondenti alle matrici X e Y della superficie parametrica 3D

Questesempio ci aiuta a comprendere appieno il punto 2) dei principi storici e avere la conferma che il motore geometrico CAD non produce forme inedite, perch la manipolazione geometrica dipende dalla visione morfologica specifica dellartista ed soltanto lui che la fa entrare nellarmonia della sua ricerca. Lo spazio intuitivo uguale allarte mentre la sua analisi la critica dellarte. Lo scenario che presentano i media ha invece carattere sociologico.

La cultura morfologica storica ci ha insegnato a percepire e rassicurarci sullimmagine del mondo antropizzato:
Il movimento cubista (soprattutto Picasso, Braque, Juan Gris) ci ha mostrato larmonia dello spazio simultaneo morfologico a 360 gradi.
Il movimento futurista (soprattutto Boccioni, Balla, Severini) ci ha mostrato larmonia dello spazio dinamico e proiettivo.
Il movimento suprematista (soprattutto Malevi, Lisitskij, Tatlin) ci ha mostrato larmonia dello spazio sensibile nel mondo senza oggetto e la proiezione costruttivista.
Il movimento astratto e neoplastico (soprattutto Mondrian, Klee, Kandinski, Magnelli, Van Doesburg, Veronesi) ci ha mostrato larmonia geometrica e plastica dello spazio percettivo esterno.
Il movimento surreale (soprattutto De Chirico, Mir, Dal, Ernst, Magritte) ci ha mostrato larmonia dello spazio dellautomatismo psichico.

Noi contemporanei viviamo ancora di rendita rispetto a questa cultura morfologica storica.
Le rappresentazioni di quella cultura allorch tali morfologie e relazioni di forme, dalla superficie della tela si trasmettono nello spazio, diventano pura architettura. E oggi noi, nel migliore dei casi siamo soltanto ad un super inizio dindagine di lettura morfologica che si svilupper in seguito per esprimere larte di questo secolo. Non c ancora un taglio netto.
Per contribuire alla chiarezza sul concetto di Capitano, relativa ai modelli topologici (taglio, deformazione e unione)- in auge negli anni 70- del nastro di Mebius e della bottiglia di Klein (ambedue matematici del 1800) ricordo che

Il nastro di Mebius una superficie continua, formata attorcigliando una striscia rettangolare di materiale, tagliandola ed unendone le estremit. Il cammino chiuso pi breve intorno al nastro lungo 2l, dove l la sua lunghezza originaria non attorcigliato; cos, se la superficie dipinta, iniziando in un punto arbitrario e continuando fino a che si ritorna al punto di partenza e, successivamente, il nastro tagliato, si trova che questo colorato su entrambi i lati.
La bottiglia di Klein una superficie chiusa con solo un lato e senza interno; se tagliata a met della sua lunghezza, si ottengono due nastri di Mebius. Tale superficie non realizzabile nello spazio tridimensionale, ma pu esserne formato un modello inserendo lestremit pi stretta di un tubo aperto attraverso lestremit pi larga e fissando poi le estremit tra loro, come mostrato nella figura.***
I meccanismi di taglio, deformazione e unione erano parte integrante della mia ricerca fin dagli anni 50 delle architetture laminari e in seguito delle architetture nascenti (vedi il mio libro elettronico Poetica della complessit- breviario del fare architettura, parte prima e quinta), ricerca i cui principi sono stati presentati alla prima Biennale dArchitettura di Venezia del 1978 intitolata Topologia e Morfogenesi ( a cura di Lara Vinca Masini) e
degli anni 90 sulla metodologia dellautoformazione topologica. Ricerche che continuo ancora oggi nellambito dellEcologia della Forma (GestaltEcology) e della metodologia delle matrici formali.****.

Bene a colto Giannino Cusano, laspetto importante: ..che le stesse matrici formali producono percezioni profondamente diverse, che mutano con let della storia. Ma quelle matrici formali appartengono a un luogo e ad una comunit di viventi, per cui la cosiddetta invenzione formale impedisce lomologazione se coglie questaspetto e si lega al luogo: nasce dal e nel luogo, senza timori di ricadere nel gi visto, per le ragioni sopra esposte.
Per ultimo un omaggio alle ricerche di ingegneria modellistica, di matematica, di geometria Rinascimentale, e di prospettiva, su cui meditare in relazione al motore geometrico.

Paolo Uccello. Sfera a settantadue facce e punte- Penna e inchiostro marrone, acquarellature su carta bianca, mm270248-1435/1440-Parigi, Muse du Louvre, Dpartment des Arts Graphiques. *****

Paolo Uccello-Miracolo dellostia profanata-La riconsacrazione dellostia porofanata-1467/1468-Tempera su tavola cm.4358,5- Urbino, Galleria Nazionale delle Marche- *****

Referenze

* Michael e Mortenson - Modelli geometrici in computer graphics - McGraw-hill Libri Italia srl. 1989
**Croce B.- Breviario di estetica- Editori Laterza 23. 1948-.
*** E.J. Borowski e J.M. Borwein- Dizionario Collins della Matematica- Gremese Editore. 1995.
**** Galvagni M. GestaltEcology Website: Mario Galvagni.
***** I classici dellarte - Paolo Uccello- Rizzoli-Skira-Corriere della Sera. 2004.
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