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BUONE
VACANZE... A MASSIMO BILO'
In seguito al poderoso successo della prima edizione, in/arch (Istituto Nazionale di Architettura) propone una nuova edizione del Master in Architettura Digitale, che inizier ad Ottobre 2003. Dunque, il Master di architettura digitale raddoppia.
La notizia, pubblicata su architecture.it, labbiamo appresa dalle parole di Furio Barzon: non abbiamo infatti avuto il piacere di esserne informati direttamente dagli organizzatori. Ovviamente, chissenefrega.
Quel che conta che la battaglia meritoria di Antonino Saggio, Mara Dolce e antiTHeSi abbia dato i suoi frutti: nella seconda edizione ci saranno le borse di studio, oggetto del contendere sulle pagine di antiTHeSi di qualche mese addietro.
E adesso non mi venga a dire Bil che le avrebbe istituite anche senza la forte
e giustissima protesta sollevatasi in merito (che, agendo in malafede, qualcuno
volle fraintendere in un attacco ai docenti). A proposito, ho atteso vanamente
che Bil rispondesse allarticolo in cui lo chiamavo in causa. Probabile che non
abbia voluto perdere tempo: lo ringrazio, perch non ne ha fatto perdere neanche
a me.
Ma nonostante le borse di studio, anche la seconda edizione del Master non esente
da lacune, la pi evidente delle quali il mancato coinvolgimento delle universit
con le quali iniziare un proficuo interscambio culturale, un valore aggiunto alla
qualit che il master si prefigge di raggiungere. Eppure, proprio la sinergia
tra universit e cultura extra universitaria era uno degli obiettivi primari di
Bruno Zevi, disatteso dallistituzione da lui stesso fondata tanto quanto avviene
per gran parte degli altri ideali che stavano alla base del discorso programmatico
del 1959, di cui un passo pu riassumere tutto il succo:Dagli Stati Uniti
allAustarlia, dall?Inghilterra al Brasile, dalla Svizzera allArgentina, ovunque
nel mondo esistono Istituti di architettura. Soltanto lItalia non ha un organismo
del genere, una casa dove coloro che producono larchitettura si ritrovano, concordano
il lavoro, dibattono problemi, predispongono strategie per incidere negli orientamenti
della classe dirigente, nella vita del paese, nellopinione pubblica.
Che lIn/arch, coinvolta com in lotte intestine sui ruoli dirigenziali (siano essi nazionali che regionali) che fanno potere, stia oggi vivendo un momento di crisi interna oramai risaputo e sfido i suoi gestori a smentirmi. Ma la cosa peggiore che non si voglia prendere consapevolezza che la crisi forte perch manca una chiara presa di posizione sugli ideali da perseguire: bene per il Master ed i suoi obiettivi tesi a stare al passo con le innovazioni culturali, ma dove sono le azioni contro la speculazione edilizia, contro lassoluto decadimento a cui stanno andando incontro le facolt di architettura dopo lattuazione del pessimo 3+2, contro i concorsi di architettura ben orchestrati (eufemismo...)? E non parlo di impegno profuso in convegni e dibattiti, ma di operativit sul campo.
Certo, il Master di architettura digitale un buon mezzo per ridarsi limmagine di Istituzione attiva, sfruttando magari loccasione per riportare in attivo anche il bilancio (anche se non a mia conoscenza che Zevi abbia mai organizzato tramite lIn/Arch master economicamente onerosi). A scanso di equivoci (e per prevenire chi mi scriver per dirmi che sono solo invidioso...; gi successo durante la polemica sulle borse di studio inesistenti, ma stavolta non risponder a nessuno di essi), ribadisco che non discuto nel modo pi assoluto la validit di chi avr il compito di tenere i corsi e i seminari (solo solo per il buon gusto di essere consapevole che hanno molta pi preparazione nel settore di quanta non ne abbia io), nel senso che se su alcuni di loro non posso che prendere atto dellimpegno che profondono nella ricerca, su altri non posso assolutamente esprimermi in quanto non li conosco, dunque lascio il beneficio del dubbio.
Ma, detto senza mezzi termini, mi stupisce non poco che molti dei personaggi coinvolti nell'iniziativa abbiano fatto parte della collana IT Revolution diretta da Antonino Saggio e che, nonostante ci, non abbiano pensato di affidargli quantomeno un seminario, soprattutto in virt del fatto che il suo corso di Progettazione Architettonica Assistita diventato un punto di riferimento non solo per gli studenti che hanno a che fare con larchitettura digitale ma anche per molti docenti e professionisti (alcuni, tra l'altro, protagonisti del master), che hanno spesso partecipato, quali invitati, all'esame finale degli studenti di Saggio. La qualcosa fondamentale perch lascia bene intendere quanto Saggio abbia voluto e cercato l'interazione con il mondo extra universitario, presentando il suo lavoro a chiunque ne avesse interesse. Ora, a prescindere da qualsivoglia atteggiamento di antipatia-simpatia (che reputo roba da asilo...), mi chiedo come si possa lasciare da parte chi chiamato in giro per il mondo a parlare di argomenti strettamente collegati allarchitettura digitale. Soprattutto, mi meraviglia come si possa perdere volutamente loccasione di creare un cocreto legame tra luniversit e la cultura extra universitaria.
Con fare assolutamente ipocrita, Bil, durante linaugurazione del primo master, lod i corsi universitari per darsi una pulitina alla coscienza, tanto quanto voleva farla sentire sporca a noi di antiTHeSi che, pur se mai nominati, fummo il bersaglio dei suoi strali, con cui ci liquidava quali invidiosi...
Forse lo sono, ma invidioso di chi ha lottato pi di me e non certo di chi non ha il coraggio di affrontarmi apertamente. Pazienza: andr a fare compagnia a Giudo Del Duca e Sapia, in vacanza da quasi mille anni...
Buone vacanze architetto Bil; faccia una rilassante vacanza, magari in Sicilia cos, dopo che sar tornato dalla vacanza al purgatorio, potr venirmi a trovare e, tra un limoncello, un passito, un rosso frizzante, ubriachi persi ce le potremo dare di santa ragione, dopo averla persa... Nel frattempo, Le consiglio un film divertente e rilassante, poco impegnativo, adatto al clima estivo. E visto che il Master ha raddoppiato...
BUONE
VACANZE... A CESARE M. CASATI
E' casuale, ma l'augurio a Casati strettamente legato a quello a Bil. Sono infatti sponsorizzate da lArca le Borse di studio per accedere gratuitamente al Master.
Per carit! nulla da dire...se non che Cesare Maria Casati si dimostra, ancora una volta, infallibile segugio nel fiutare possibili sfruttamenti dimmagine ammantati da azione culturale...
Lo so: adesso qualcuno dir ...ma questo Ferrara proprio un gran rompipalle, mai contento e spesso pretestuoso!. Pu darsi, ma a volte lo sono per motivi inconfutabili, tanto quanto inconfutabile che lArca, nonostante elargisca borse di studio, fa di tutto per apparire quale il peggiore periodico di architettura italiano. Perch? Semplice, perch se vero che lArca va ovunque ci sia da mettersi su di un piedistallo pseudo culturale, altrettanto vero che non va mai -o quasi- a vedere in prima persona le architetture di cui poi scrive. Balle? Neanche per sogno.
E difatti risaputo che molti articoli sono pubblicati sotto la spinta delle ditte fornitrici di materiali edili e non so se per lecito scambio pubblicitario (ti compro la pubblicit sulle pagine e tu mi pubblichi unopera) o direttamente sotto forma di acquisto, legalmente lecita ma eticamente scorretta.
Quel che certo lo stupore di Maarten Jansen, progettista della Torre Uffici a Collegno, segnalata alla Medaglia doro della Triennale grazie a Pippo Ciorra e pubblicata sullultimo numero del giornale di Casati.
Stupore -a dire la verit, abbastanza disincantato- sui modi con cui stato scritto larticolo a firma di Michele Bazan Giordano, al quale vanno i miei complimenti per essere riuscito a rendere palese il fatto che non si recato in loco a visitare lopera. Quantomeno non ha peccato dipocrisia...
S, perch lette le banalit scritte, risulta assolutamente evidente che si trattato di un articolo nato dalla presa di visione di fotografie, cosa confermatami dallo stesso Jansen. C da chiedersi che credibilit possa avere una rivista che lavora in questo modo. Lo fanno anche tante altre? vero, ma non una giustificazione bens unaggravante, soprattutto quando ci si vuole dare un tono culturale.
Chi ha letto larticolo di Bazan sa bene che di architettura non se ne parla; chi ha visitato ledificio e non sa che Bazan non andato a visitarlo (forse che 22,00 di treno Milano-Torino-Milano fossero un budget impossibile per Casati?!) si chieder: ha capito i significati dellapplicazione del raumplan? e quelli del basamento della torre in blocchi di cemento? e del suo sfondamento angolare?
E cosa pensa del corpo scala posizionato dove mai ci si aspetterebbe di trovare in un moderno edificio verticale, ovvero posto su di un lato invece che al centro per potere assolvere alla funzione di controventatura? Crede che ci sia relazione tra la volont di lavorare con una figura geometrica tridimensionale-regolare per poi sconvolgerne la sintassi? Cosa pensa della netta separazione tra il corpo scala e i locali destinati ad uffici? centra forse la volont di farci vivere la sensazione temporale dellascensione verso lalto per poi, di colpo, farci ritrovare in luoghi (gli uffici) ove non vi pi una precisa direttrice spaziale ma un'assoluta quadridimensionalit, fatta di piani sfalsati, aggetti, piani a sbalzo, grandi vetrate trasparenti che, andando da pavimento a plafone, interrompono la continit muraria?
E la struttura portante in pilastri a sezione circolare che, pur essendo slegati dalla massa muraria, grazie alla loro spinta verticale senza soluzione di continuit partecipano attivamente alla dinamicit dellinsieme? e che mi dice della stessa regolarit della massa muraria che viene sezionata, erosa, scardinata, sino a renderla dinamicamente plastica, ma sempre e comunque unitaria?
E dei locali destinati alla mensa? vogliamo dire qualcosa anche di essi? non che, per caso, abbiano stretta relazione con la torre...? diciamo di s...? s, certo, perch ne sono il perfetto preludio in una sinergia di relazioni spaziali che rendono entrambe le protagoniste dellesistenza reciproca.
Mi fermo qui (uscir a settembre su antithesi un approfondito articolo sulledificio in questione) e invito Michele Bazan Giordano ad andare insieme a Collegno -dopo le vacanze estive per!- per verificare e confutare le mie sensazioni.
Giuro che tutte le spese saranno a mio carico!
Buone vacanze, architetto Casati; Le consiglierei una meditabonda passeggiata in riva al mare, ma mi raccomando, non tenti di camminare sulle acque: abbiamo gi un imitatore contemporaneo di chi lo fece veramente, a cui per... si vede non gli riesce bene (e se non riesce a lui...), tant che vuole fortemente costruire un ponte lungo lungo lungo...
Anche a Lei, caro Casati, consiglio un film di Tot, leggero leggero...
BUONE
VACANZE...AGLI AMMINISTRATORI COMUNALI DI MODENA
Hanno cacciato via Gehry e adesso esultano per il piano di recupero di piazza Matteotti progettato da...Leon Krier!
Pier Carlo Bontempi, coautore del progetto, ne difende la validit: non ubiquo, cio non pu essere spostato pari pari da unaltra parte. Meno male...visto che si tratta di architettura in pieno stile rinascimentale!!, di edifici che, sempre secondo Bontempi, parlano il linguaggio architettonico di questi luoghi, a differenza di quello che succede per tanta architettura neomodernista che pu essere proposta qui o a decine di migliaia di chilometri di distanza.
Per la cronaca, Leon Krier larchitetto che sostiene quale assolutamente casuale la predilezione di Hitler per larchitettura di Speer, cos da giustificarne il becero monumentalismo...e, indirettamente, anche il proprio.
Sappiamo trattarsi di falsit: Speer non era certamente orientato ad essere il rappresentante della cultura nazional-socialista, se vero che fu allievo ed estimatore di Heinrich Tessenow, che proprio Sperr ci dice essere stato un ...deciso avversario del movimento hitleriano [...]il solo pensiero di una parentela fra le sue idee e quelle di Hitler lo avrebbe fatto inorridire.
E difatti, quando Speer mostr a Tessenow la scenografia per le manifestazioni del 1maggio 1933, il maestro disse: Le pare di avere creato qualcosa? Eroba che fa impressione e basta.
Fu Speer a piegarsi alle follie di Hitler, anche a quelle architettoniche.
A Modena si esulta per laffermazione di un progetto di schietta tradizione italiana?
Suvvia, avete gi i cappelletti, che bisogno c di altre tradizioni?
Buone vacanze, amministratori modenesi; attenzione a non farvi pizzicare fotografati
in posa sullo sfondo di Bilbao, di Bear Run, di Ronchamp, etc... Potrebbe essere
usata come prova contro di voi. Nel caso, arrangiatevi! |