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all'articolo: Intervista a Attilio Terragni di
Paolo G.L. Ferrara
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Bravo Attilio! Il tuo sforzo e il tuo lavoro non andr perduto! Hai dato inizio ad un recupero di Giuseppe Terragni e credo che ormai la sua figura non potr pi essere accantonata.
Certo, ognuno ha modi di vedere diversi, chi avrebbe evidenziato di pi un aspetto, chi un altro, possono sorgere anche dei costruttivi dissensi, ma...resta il valore della tua azione intesa a comunicare l'importanza di un grande architetto italiano come Giuseppe Terragni alle nuove generazioni.
L'architettura di Terragni una architettura intensamente umana, che con i mezzi e la tecnica della sua epoca cerca di trasmettere i migliori valori dell'uomo, superando il funzionalismo per una attenzione alla vita e al sociale, alle sofferenze e alle gioie che attraversiamo nel tempo e nello spazio.
Non releghiamo Terragni ad una fredda lettura ufficiale ed accademica, o meramente "colta" che dir si vuole, ma apriamo l'architettura di Terragni ad una lettura pluralista e complessa, democratica e variegata, libera e spontanea, ma vera e ricolma di sentimento....e credo Attilio che il tuo lavoro stia facendo tanto in questo senso!!!
Continua cos Attilio, e vedrai che dal bene uscir bene, che l'insegnamento dell'architettura di Giuseppe Terragni ha ancora da dare tanto per una buona e veritiera Architettura Italiana....e questo...e ti sia di conforto.... anche ci che pensa Antithesi e il sottoscritto.
Carlo Sarno.
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Personalmente ritengo che il lavoro che svolge Attilio Terragni con la sua fondazione per ricordare il suo illustro parente, sia addirittura imbarazzante per almeno due motivi:
Il primo che lui stesso non ha capito lapporto e linfluenza che Giuseppe Terragni ha avuto per larchitettura internazionale e che non si riduce ad un'apporto sociologico come lui in pi occasioni sostiene, (si legga : ...abbiamo appena riniziato a ripensare a Terragni per fare tornare lidea che larchitettura pu raccontare la storia dellanimo umano... non riuscendo evidentemente a spiegarne i meriti (che sono altri) con competenze architettoniche.
Il secondo motivo che con il nome di Atilio Terragni non si fanno altro che vedere, da un p di tempo a questa parte, discutibili e superficiali publicazioni, che con la scusa di attualizzare la figura di Terragni, ripropongono le opere dellarchitetto ri-fotografate alla moda; vale a dire con questaurea digitale che fa capire solo che lunico che poco o niente ha capito della modernit di Giuseppe Terragni lautore stesso del libro.
Lasciare che attilio Terragni gestisca simile eredit un autentico spreco, perch si ha la sensazione che tutta loperazione sia meno culturale di quanto si voglia far credere. Ma in fondo un p la legge della regressione verso la media, che vede i grandi finire tra le mani di eredi medriocri che non posseggono neppure se non il talento, almeno il coraggio - di farsi da parte per lasciare a gente pi competente e di livello ,il gravoso compito di gestire tali eredit.
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