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commenti all'articolo: Compriamo la Farnsworth House di Mies di Guidu Antonietti
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Commento 550 di >>Paolo Marzano
15/12/2003


Da Isabel Archer e da Gianluigi d'Angelo giunge la notizia che riguarda il caso della Farnsworth House, molto bene. Come dai commenti che ho distribuito per la rete e che molti siti di architettura 'sensibili' hanno percepito, ho cercato di stimolare una discussione che spero abbia toccato la comunit virtuale (architettonica), non perch io abbia previsto esattamente la conclusione, praticamente sostenevo il possibile interesse pubblico e soprattutto didattico che poteva assumere la destinazione d'uso della casa in questione, ma perch ha prevalso l'unica soluzione possibile (per l'interesse dell'architettura, chiaro!), 'filantropicamente' come dicevo nel primo commento, David Bahlman, presidente del LPCI e Richard Moe, presidente del National Trust si sono attivati nella maniera pi opportuna. In primavera ci ritroveremo magari a visitarla per osservare le trasformazioni che hanno permesso di creare un luogo 'mitico'.
Come al solito per una serie di coincidenze strane:[] ma al destino non mai mancato il senso dellironia citazione calzante del futuristico Virgilio (Morfeus) dal film Matrix, quando evidenzia al novello Dante (Neo) le meraviglie nascoste nell'illusoria 'apparente' realt, mentre si avvicendava questa discussione sulle maggiori riviste d'architettura on-line contemporaneamente a Firenze una mostra sul maestro dava l'idea di questi oggetti. E' evidente anche grazie a questa mostra, una cultura dei materiali del maestro, che fanno leggere pi facilmente 'lo spazio'. Osservando attentamente s'intuisce come, nelle loro direttrici segniche, questi oggetti, rinnovano la sapiente iniquivocabile forza direzionale, nervi tesi come fughe sollecitate che confluiscono in profili unici, quasi dei gesti grafici interpretanti le possibilit del 'materiale' costitutivo. E' il frutto della tecnologia unita alla cretivit sempre attiva verso nuovi e diversi modi d'espressione; questo io chiamo modernit e questi oggetti presenti ora a Firenze e nella Farnsworth House, lo testimoniano.
Appare chiaro che sono queste linee progettuali, questi riflessi ricercati, questi esili profili, questi vuoti formali studiati e attivati da una colta sperimentazione, che possono determinare ambiti 'variabili', capaci di generare luoghi altamente significanti come la Farnsworth House. Tra le foglie degli alberi, dalle tante foto delle tante immagini che sono andate in rete ricercate dalla comunit, in questo periodo, rimane attivamente realizzata (e a quanto pare rimmarr per lungo tempo) 'la casa' di Mies nel suo breve intorno dai primi gradini, alla piastra-pavimento ancora pi leggero e fluttuante tra le piante e sollevato rispetto al terreno, carica di stimoli dai quali, credetemi, si possono iniziare discorsi architettonici importanti e soprattutto diversi.
Ci che mi sembrato interessante che la comunit virtuale della rete abbia 'reagito' intellettualmente, nessuna voce dalle 'cattedre', ma il gioco perverso della storia architettonica, generata sempre l dove si sperimenta e non se ne parla! Comunque ci siamo, grazie ai sostenitori attivi e sensibilmente pronti ad indagare per apportare in rete quella qualit comunicativa che altri media inesorabilmente stanno facendo tramontare.

Paolo Marzano


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Commento 548 di >>Gianluigi d'Angelo
13/12/2003


Vittoria! La Farnsworth di Mies salva. Scampato il pericolo di essere venduto, l''edificio rischiava di essere spostato e alterato nella costruzione. Per impedirlo la National Trust for Historic Preservation (NHTP) e la Landmarks Preservation Council of Illinois (LPCI) si sono aggiudicate all'asta ieri 12 dicembre l'edificio di Mies van der Rohela alla cifra di 6.7 milioni di dollari (7.5 milioni comprese le tasse) grazie a tutti quelli che hanno contribuito con il loro supporto e hanno permesso di recuperare i soldi per comprarla. Una campagna riuscita che preserver la conservazione nel relativo luogo originale ed permetter l'accesso pubblico ad una delle case pi significative costruite negli Stati Uniti nel ventesimo secolo e solo uno dei tre edifici residenziali negli Stati Uniti di Mies van der Rohe.


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Commento 545 di >>Isabel Archer
13/12/2003


Landmark Mies House Goes to Preservationists
By CAROL VOGEL
Published: December 13, 2003
"In just seven minutes of intense telephone bidding, preservationists won the battle yesterday for Ludwig Mies van der Rohe's legendary Farnsworth House, paying $7.5 million at a Sotheby's auction in New York. They competed against only one other telephone bidder, who was not identified.
The National Trust, which will operate the house along with the Landmarks Preservation Council of Illinois, plan to open it to the public as a museum sometime this spring. (...)"
www.nytimes.com/2003/...


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Commento 544 di >>Domenico Cogliandro
13/12/2003


Vorrei precisare il mio commento 541. Questo non sar dunque un commento 544 (o 545, o via dicendo) ma una correzione che mi stata indicata da Beniamino Rocca. Due righe sul socialismo progressista di Porta Garibaldi. Ho sempre creduto che il sign. Li Calzi fosse un iscritto al PSI di Craxi, o almeno la mia memoria aveva conservato male un ricordo delle cose accadute, o forse, ed la cosa pi probabile, il tempo ha reso minestrone tutto quello che a suo tempo aveva un certo odore e un certo sapore. Beniamino mi dice che Li Calzi era un iscritto al picc. Conosco Beniamino e gli credo. Gaber scrisse un testo bellissimo in un momento difficile per l'Italia, che gli fu subito censurato e ritirato dal mercato: ancora oggi "Io se fossi Dio" un disco introvabile. Aveva teorizzato il minestrone di cui ho detto, ma prima di tutti e nel momento in cui c'era chi voleva fare il distinguo: le pagine sui giornalisti e sui comunisti valgono (per fortuna e purtroppo) ancora oggi. Devo dunque precisare che quell'oggetto, di Li Calzi, un oggetto terribile (nonostante ci sbeffeggi da lontano e non "invecchi" col tempo) e in quel caso il progetto non ha niente a che vedere con le strategie legate alla sua realizzazione. E' il progetto di un postmodern da ingoiare pi che da bere, con buona pace di chi ha investito dei soldi per vederlo realizzare.

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Commento 543 di >>Isabel archer
11/12/2003


Segnalo l'articolo "SOTHEBY'S TO SELL THE FARNSWORTH HOUSE MIES VAN DER ROHE'S MASTERPIECE WILL BE OFFERED IN THE DECEMBER 12, 2003 AUCTION OF 20TH CENTURY DESIGN"
www.shareholder.com/...
Personalmente, a me, gi il titolo fa venire i brividi, a voi il piacere di leggere la promozione pubblicitaria e sinistra dell'architettura.


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Commento 542 di >>Paolo Marzano
10/12/2003


Si, in effetti ha ragione Domenico Cogliandro, perch no?
Il 12 dicembre in fondo il 12 dicembre, vero e basta
........per...... almeno il proprio nome con un messaggio muto....perch questo indicherebbe una presenza, un'impressione in corso, una visione virtuale in formazione, un'immagine rinvenuta da particolari ricordati o studiati su manualistiche rivisitazioni, una foto di una costruzione tra gli alberi....in un bosco..... il bianco della struttura.....il vetro....la pilastratura...il pavimento che scivola e galleggia in un luogo diverso...una rarefazione architettonica che invita a riflettere... addirittura a pensare....uno spazio ridotto ma con un' unica caratteristica: essere libero.
Grazie dei vostri pensieri per lo spazio di questa casa, pensarlo un p viverlo !
Non importa, basta questo!
Paolo Marzano


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Commento 541 di >>Domenico Cogliandro
9/12/2003


Ecco, il 12 dicembre. Detto cos sembra quasi "ecco, Natale!", e invece no, solo il 12 dicembre, e all'ora in cui scrivo qualcuno credo stia battendo un martello di legno di un'asta per dire che quel che doveva esser fatto stato fatto: il monumento andato, voil. Se qualcuno ha perso del tempo per andar l a comprarla, con l'intento di volerla comprare, la benedetta casa miesiana, e ha avuto i suoi buoni motivi per pensarsela e fare due conti,e poi c' andato, s' seduto sulla sua seggiolina e ha atteso il momento del lotto 354/87/z o chess io, per alzare il ditino, o la manina e, per conto suo o di altri (in questi casi si manda avanti un cretino qualsiasi), si alzato soddisfatto per aver fatto comunque un buon affare, allora che mettano all'asta anche la Cappella di Ronchamp di Le Corbusier o il Kultuuritalo di Aalto, unico lotto.
Le cose vanno cos, e poi ci si lamenta se il carciofone colorato che sta sopra la stazione di Porta Garibaldi a Milano, frutto della Milano da bere e del socialismo progressista, alla quarta asta deserta, non riesce a (o non vuole) comprarselo nessuno. Ironia della sorte: Farnsworth House, seminascosta nelle radure americane, ha tutto il nostro appoggio morale (se cos possiamo dire) nonostante la sua sorte, mentre l'esecrabile monumento al postmodernismo arretrato, al quale non so guardare con riverenza, ci rimane sui coglioni checch se ne dica e se ne faccia. A qualcuno avanzano degli sghei per farci sopra un buon affare?


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Commento 540 di >>Paolo Marzano
4/12/2003


La comunit virtuale che segue questo caso risponda decisa e dia un parere riguardo la vendita della Farnsworth House di Mies van der Rohe, il 12 dicembre 2003 da SOTHEBY'S a New York, la strada aperta alle idee. Cerchiamo di affilare i termini di questo nuovo tipo di comunicazione ed esploriamo in rete, nuove idee di confronto e di discussione, forse mancava proprio questo, chiaro, l'episodio che fa scattare una 'scintilla emozionale'. Siccome tutti gli appassionati di architettura hanno provato emozione guardando la ricerca e l'opera che ha condotto nella vita, Mies van der Rohe, ora verifichiamo questo episodio, come un attacco alla nostra sensibiliti 'personale'.

Sapete perch? Grazie a questo caso che riguarda l'opera architettonica di un grande maestro della storia dell'architettura, possiamo stabilire fin da adesso, delle ipotesi che in futuro serviranno ad indagare i casi di 'mala gestione architettonica', elencando in rete, a seconda dei casi, i possibili errori commessi, magari sollecitando docenti o tecnici o appassionati e conducendoli a 'parlare' in rete discutendo con la comunit di possibili ipotesi risolutive evidenziandone pregi, difetti e possibilit evolutive.

Cercheremo, grazie a questo caso, di creare 'un precedente' rispetto al quale muoverci. Io personalmente mi sono attivato (vedi commenti) per rintracciare in rete quante pi notizie possibili e descrivendo l'opera secondo canoni puramente spaziali e relazionali, notando i commenti di altri che hanno indicato immagini e analisi ancora pi attente e dettagliate. Bene. Nasce quindi una ricerca ed una documentazione che con l'aiuto di un' INTELLIGENZA COLLETTIVA sta portando a termine un'indagine eccellente! Una collettivit che si muove individualmente, ma che elabora 'aggiornando' comunemente i termini e il materiale, oggi presente in rete.
E' una prova di civilt evoluta, dove chi ha da ridire, a sua volta determina proposte, nuovi punti di vista e crea ambiti per nuove idee.

Quale il finale?
Ve lo spiego. Avendo trovato tutto questo materiale e avendolo fatto leggere a tutti (almeno ai compartecipanti, che spero siano molti), come se avessimo condotto un 'rilievo' virtuale documentato dettagliatamente della Farnsworth House.

E sapete a cosa porta questo?
Ad una sua conoscenza diretta e quindi ad una sua 'OCCUPAZIONE VIRTUALE' . Il consenso il primo metro di giudizio e se basato su regole democratiche, dove tutti hanno la possibilit di partecipare, allora pu valere la pena di collaborare con un parere, immaginando per esempio la destinazione d'uso o il sito dove potrebbe collocarsi l'opera in questione .

Secondo me proprio questo il caso!
La collaborazione aperta per uno scopo; la partecipazione vale se esiste un fine capace di mutare per una sua forma pi 'colta' o comunque, migliore. Far sentire la propria voce per l'architettura moderna penso che sia un buon motivo; non vi pare? Nel prossimo caso di 'mala gestione architettonica' occuperemo virtualmente qualsiasi architettura e trarremo da essa energia propulsiva per una nuova terminologia, di confronto, di discussione elaborando, a questo punto, intellettualmente una strategia che ci porti alla 'scelta' ; capace di far sognare, desiderare e realizzare.

Paolo Marzano



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Commento 538 di >>Alice G. Tancredi
2/12/2003


La sequenza di 8 foto che ritraggono la Farnsworth House, disponibile su www.landmarks.org , qualcosa a cui non si pu rimanere indifferenti, sono foto bellissime. Questa casa sembra quasi posarsi sul suolo e non solamente per far fronte alla generosa irruenza del fiume vicino, ma anche per una forma di rispetto verso la natura, come ad entrare in punta di piedi in un luogo paesistico dalla bellezza singolare. Senza atto di mimesi questa struttura concisa, compiuta e semplicemente partecipe di ci che la circonda, con aerea solidit, si pone come un segno forte, evidente, ed allo stesso tempo gentile e non invasivo, della presenza dell'uomo; non so perch mi viene da pensare a quella famosa scienziata che studiava i gorilla e stava per ore intere immobile tra i cespugli per far accettare la sua presenza nell'habitat gi consolidato di questi animali. Cos Lord Palumbo descrive la Farnsworth House: E' un capolavoro estemporaneo, l'equivalente nel 900 di un tempio greco adagiato su un prato ed ancora E' come un fiore di loto, galleggia sull'acqua senza mai bagnarsi. Salviamola.

Alice G. Tancredi


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Commento 537 di >>Alessio Blanco
1/12/2003


Farnsworth House, ovvero un'abitazione che Edith Farnsworth non sent mai casa sua.
Ferita e delusa da Mies, una profonda amarezza riecheggia ancora nelle sue parole:
"Le grandi riviste patinate hanno limato i loro termini e le loro frasi con tale pazienza che le anime semplici, l convenute per dare uno sguardo, si aspettavano di vedere la scatola di vetro tanto leggera da galleggiare nell'aria o nell'acqua, ormeggiata alle sue colonne, con il suo spazio mistico all'interno. Cos la cultura si propaga attraverso proclami, e se ne trae l'impressione che, se la casa avesse avuto la forma di uno svettante banano invece che di un rettangolo a giacitura orizzontale, il proclama sarebbe stato altrettanto perentorio... La disaffezione che sento oggi dev'essere iniziata sulla riva ombreggiata del fiume, troppo presto abbandonata dagli aironi che sono volati via pi a monte, alla ricerca della loro perduta tranquillit".


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