Acri, 24 marzo 2001
Egregio Sig. Sindaco,
si recentemente parlato su alcuni organi di stampa del concorso
ad inviti organizzato dalla Sua Amministrazione per la sistemazione dell'area
Duomo- Orsini.
Questa parte di citt, senza dubbio importante nel contesto urbano
di Benevento, era stata posta come area cruciale nel Piano Particolareggiato
redatto da Bruno Zevi, Sara Rossi ed altri. Tale strumento urbanistico
stato fin dalla sua stesura fonte di studio e di raffronto per
tantissimi architetti ed urbanisti che vedono in questo piano un modello
essenziale per tutti coloro che si interessano di progettazione urbana.
Il piano di Zevi e Rossi ha rappresentato il meglio della cultura urbanistica
e proponeva una visione della citt dichiaratamente moderna, era
contro lo storicismo ed ogni sorta di accademismo e si poneva in antitesi
al modo aberrante di concepire la citt espresso nei progetti di
Ungers, Portoghesi, Graves ecc., peraltro ormai perdenti e rifiutati in
qualsiasi altra parte del globo terrestre.
Il concorso ad inviti espletato dalla Sua Amministrazione ha raccolto
il peggio della cultura storicista che si sempre posta contro
le ipotesi culturali di Bruno Zevi e con rammarico, da architetto che
opera in una regione meridionale, devo registrare il fatto che ancora
una volta il sud del nostro paese si posto in una condizione
di provincialismo e luogo di scorrerie per una cultura gi da tempo
rottamata.
La municipalit di Benevento aveva ricevuto un immenso lascito
culturale con lo strumento urbanistico di Zevi e Rossi e la disponibilit
dei progettisti a dare all'Amministrazione i disegni originali voleva
essere un primo contributo per la formazione di una struttura permanente
nella quale si potevano studiare le problematiche dei centri urbani.
Molti sono gli architetti amareggiati e fortemente delusi da come
stato portato avanti il concorso per l'area Duomo-Orsini sia per quanto
riguarda la scelta dei concorrenti (P. Portoghesi, O.M.Ungers, A. Isola,I.
Makovecz e M. Graves sono ormai fuori dai circuiti culturali internazionali),
sia per il fatto che si sono ormai annullate e ribaltate le tesi culturali
esposte nello strumento urbanistico di Bruno Zevi e Sara Rossi.
Cordiali saluti.
Marcello Guido |